Sono in corso alcune verifiche sui forfettari: i controlli fiscali si estendono a tappeto in tutta Italia.
Il regime forfettario è noto per essere conveniente in termini di carico fiscale e per la sua semplicità di gestione, soprattutto per i piccoli imprenditori e professionisti.
Dietro a questi vantaggi, inclusa la semplicità, è necessario prestare sempre molta attenzione alla lente del Fisco.
Perché questi controlli? A cosa devono stare attenti i contribuenti aderenti al regime forfettario?
Scelto per la sua semplicità, il regime forfettario è al centro di controlli fiscali volti a verificare i requisiti d’accesso, gli incassi e la documentazione giustificativa.
Questa opzione agevolata, vantaggiosa per i piccoli professionisti e imprenditori, può nascondere alcune insidie quando si entra nel vasto e temuto campo dei controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Infatti, sono mesi molto intensi sul fronte dei controlli nei confronti di migliaia di Partite Iva in regime forfettario: molti contribuenti hanno ricevuto richieste di atti e documenti da parte del Fisco per verificare la legittimità dell’accesso al regime, con conseguenze anche serie sul piano tributario.
Con riferimento all’anno 2021, l’Agenzia delle Entrate sta inviando avvisi che invitano i forfettari a esibire atti e documenti ai fini dell’accertamento.
L’analisi della posizione fiscale del contribuente non mira soltanto a contestare i dati dichiarati nella dichiarazione dei redditi, ma è finalizzata soprattutto a verificare se sussistano effettivamente i requisiti per beneficiare del regime forfettario.
Da ciò può derivare una revisione complessiva della posizione fiscale del contribuente, che potrebbe essere tenuto non solo al pagamento dell’Irpef secondo le aliquote ordinarie e delle relative addizionali (in luogo dell’imposta sostitutiva), ma anche al versamento dell’Iva sull’intero ammontare dei ricavi o compensi percepiti.
L’Agenzia delle Entrate solitamente richiede l’esibizione della copia delle fatture emesse e della documentazione bancaria, per verificare l’aspetto finanziario, tenendo conto che i ricavi nel regime forfettario si determinano secondo il principio di cassa.
Nel caso in cui una o più fatture emesse nell’anno d’imposta oggetto di verifica siano state effettivamente incassate in esercizi successivi, è consigliabile fornire adeguata documentazione dei relativi flussi finanziari, così da chiarire inequivocabilmente l’irrilevanza fiscale di tali operazioni nel periodo sottoposto a controllo.
Ricapitolando, i principali documenti richiesti sono:
Talvolta viene richiesta anche la produzione di un registro degli incassi e pagamenti, un documento non obbligatorio per i contribuenti in regime forfettario.
In determinate circostanze, il contribuente può ricevere direttamente un avviso di accertamento, senza alcuna preventiva richiesta di chiarimenti. Ciò avviene quando l’Agenzia delle Entrate ritiene evidente l’ineleggibilità al regime, sulla base di situazioni ostative chiaramente desumibili dalle dichiarazioni rese dal contribuente.
Spieghiamo meglio quanto anticipato prima. Si tratta di un caso decisamente più complesso: i contribuenti forfettari possono ricevere direttamente un accertamento.
Questa situazione riguarda quei soggetti per i quali l’Agenzia delle Entrate non necessita di ulteriori approfondimenti, poiché la mancata spettanza del regime è evidente.
Sono casi frequenti e, teoricamente, di immediata comprensione, ma che - a causa del continuo evolversi della normativa - possono passare inosservati, comportando conseguenze fiscali particolarmente gravi.
Per non incorrere in problematiche di questo tipo, è fondamentale non considerare il regime forfettario come qualcosa di semplicemente facile. Un errore, semplice o complesso che sia, può comunque portare ad accertamenti fiscali.
Quel che bisogna comprendere è che il regime forfettario non è affatto esente da controlli e verifiche fiscali. Anzi, proprio per via dei numerosi vantaggi e delle semplificazioni (come l'addio alla Certificazione Unica), i forfettari sono spesso soggetti a verifiche approfondite.
Il regime forfettario, scelto per la sua semplicità e i vantaggi fiscali, è attualmente oggetto di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate in tutta Italia.
Le verifiche mirano a valutare la reale sussistenza dei requisiti per l’accesso al regime e la correttezza dei redditi dichiarati. I contribuenti devono conservare documentazione come fatture, movimenti bancari e prospetti di incasso.
In alcuni casi, l’accertamento può avvenire senza preavviso se l’ineleggibilità al regime è evidente. Errori, anche involontari, possono comportare pesanti sanzioni fiscali. È, quindi, fondamentale non sottovalutare gli obblighi documentali e normativi del regime forfettario.