02 May, 2025 - 16:37

Come evitare controlli sulla dichiarazione dei redditi 2025: 3 consigli utili

Come evitare controlli sulla dichiarazione dei redditi 2025: 3 consigli utili

Con la messa a disposizione online della dichiarazione precompilata inizia ufficialmente il periodo dichiarativo 2025.

Sia chi la presenta in completa autonomia, sia chi si fa guidare da un professionista, ogni anno milioni di cittadini sono alle prese con certificazioni uniche, spese deducibili e detraibili, ritenute d’acconto e contributi. Se non si presta attenzione, potrebbe essere molto semplice cadere in errore.

Come evitare i controlli del Fisco? In questo articolo ti svelerò 3 trucchi o, meglio, consigli per evitare i controlli per errori oppure omissioni.

Come avvengono i controlli dell'Agenzia delle Entrate

Il Fisco tiene sotto controllo tutto e, prima o poi, è impossibile sfuggire alla sua lente d’ingrandimento. Sono settimane di profondi e attenti controlli sui forfettari e, adesso, con la stagione dichiarativa inizieranno i controlli sulle dichiarazioni.

L’Agenzia delle Entrate esegue tre tipi di verifiche che si distinguono in controlli automatici, formali e preventivi.

I primi due tipi sono quelli frequenti, quando il contribuente viene informato e invitato a fornire tutti i chiarimenti necessari.

Quelli automatici si applicano a tutte le dichiarazioni dei redditi presentate. Si tratta di controlli automatizzati per verificare che i dati inseriti siano corretti.

Nel secondo caso, invece, ci troviamo di fronte controlli su una porzione di dichiarazioni selezionate utilizzando i criteri di rischio, di concerto tra il Ministero delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate.

Infine, i controlli preventivi avvengono entro quattro mesi dal termine ultimo per la presentazione delle dichiarazioni. In questo caso, sono soggetti quei contribuenti che non accettano la precompilata senza modifiche.

Come evitare i controlli sulla dichiarazione dei redditi

I controlli tengono sempre con il fiato sospeso i contribuenti, soprattutto coloro che presentano la dichiarazione dei redditi senza avvalersi di un professionista.

Evitare i controlli non è sempre facile e, soprattutto, non è sempre possibile. Tuttavia, si possono applicare una serie di accorgimenti per non finire sotto la lente d’ingrandimento delle verifiche più mirate e minuziose.

Allora, di seguito ti parlerò di tre metodi, semplici e anche molto intuitivi, che ti permetteranno di evitare i controlli più mirati e vivere la tua stagione dichiarativa senza troppe preoccupazioni.

Consiglio n. 1: utilizza la precompilata senza modificarla

Utilizzare la dichiarazione precompilata senza effettuare modifiche e integrazioni può essere considerata quasi come la prima regola d’oro per non finire sotto controllo.

In realtà, si tratta proprio del grande vantaggio della precompilata. Chi accetta il modello così come è stato predisposto dall’Agenzia delle Entrate evita i controlli.

Il modello precompilato è disponibile, accanto al 730 semplificato, dal 30 aprile 2025. A partire dal 15 maggio 2025, si può inviare, accettandolo così come è stato predisposto, o effettuando le modifiche o le integrazioni necessarie.

In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate può comunque verificare la sussistenza dei requisiti oggettivi per la fruizione delle agevolazioni.

Consiglio n. 2: evita modifiche che incidono sul reddito

Le dichiarazioni precompilate possono comunque contenere inesattezze, omissioni e, in generale, errori. Pertanto, è sempre bene controllare attentamente che le informazioni contenute nel modello rispecchino la realtà e combacino con le Certificazioni Uniche.

Appurato che apportare modifiche potrebbe comportare verifiche, se queste influenzano il calcolo del reddito oppure dell’imposta allora l’Agenzia delle Entrate può avviare controlli.

In particolare, si rischia quando emergono incongruenze rispetto ai dati disponibili oppure se il rimborso supera i 4.000 euro.

Cosa fare? Se necessario una modifica di tale portata, si consiglia di conservare accuratamente la documentazione giustificativa per almeno 5 anni, in modo tale di avere la possibilità di fornire le prove adeguate in caso di controlli.

Consiglio n. 3: verifica i dati

L’ultimo consiglio è quello più banale, ma, a volte sottovalutato. È fondamentale controllare che i dati inseriti siano corretti, sia che si tratti della precompilata e che del Modello ordinario.

Infatti, potrebbero esserci errori nei dati anagrafici, nelle informazioni personali o nelle stesse spese che potrebbero causare incongruenze e attirare come una calamita i controlli.

Domande frequenti

Cosa succede se commetto un errore nella dichiarazione dei redditi?
In caso di errore, l’Agenzia delle Entrate può avviare un controllo e richiedere documentazione giustificativa. Se l’errore ha comportato un rimborso non dovuto o una minore imposta, potrebbero essere applicate sanzioni o richiesti importi da restituire.

Quando conviene farsi assistere da un professionista?
Conviene rivolgersi a un professionista soprattutto quando si devono apportare modifiche sostanziali alla dichiarazione, in presenza di redditi complessi, detrazioni particolari, o se si vuole ridurre il rischio di errori che possano attivare controlli fiscali.

Quali sono i principali motivi per cui scattano i controlli fiscali?
I controlli possono scattare per diversi motivi, tra cui: incongruenze nei dati dichiarati rispetto a quelli in possesso dell’Agenzia delle Entrate, modifiche significative al modello precompilato (soprattutto se incidono sul reddito o sull’imposta dovuta), richieste di rimborsi superiori a 4.000 euro, oppure omissioni nella documentazione giustificativa di detrazioni e deduzioni.

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Sara Bellanza
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