Nelle ultime ore, un nuovo post del professor Alessandro Orsini sta facendo molto discutere. La star dei talk show scoperta da Bianca Berlinguer si interroga sulla possibilità di una nuova azione militare della Russia: questa volta non in Ucraina, bensì nei Paesi baltici.
Va da sé che anche questa volta, secondo il docente universitario, si tratterebbe di un'operazione sostanzialmente difensiva da parte del regime di Putin.
Per questo i commenti di sdegno che l'hanno accompagnato.
Ma tant'è: con Orsini non si sa mai fino a che punto arriva l'analisi dell'esperto di geopolitica e dove inizia la provocazione. Oggi, infatti, il docente ha specificato che con l'ultimo post non ha fatto altro che "un esperimento sociologico".
Il tutto mentre si preoccupa di fare pubblicità al suo ultimo libro, "Casa Bianca Italia", e di dare appuntamento ai suoi fan per la presentazione pubblica il 9 maggio alle ore 18 presso la Feltrinelli di Largo Argentina, a Roma.
Se una cosa riesce bene ad Alessandro Orsini è quella di far parlare di sé. E di destare sospetti: ora sui social si dedica a "esperimenti sociologici" per vendere più copie del suo ultimo libro?
I fatti sono questi. Ieri mattina, annunciando la presentazione del suo "Casa Bianca Italia" alla Feltrinelli di Roma, Orsini ha lanciato una sorta di provocazione sui suoi canali social
E insomma: il professore ha ipotizzato (e giustificato) un'altra invasione del regime di Putin in Europa, questa volta dalla parte dei Paesi baltici. Invasione davanti alla quale l'Italia dovrebbe starsene buona buona per difendere i propri interessi nazionali.
Il che, evidentemente, ha fatto sobbalzare molti. Anche perché il professore, come suo solito, ha una narrazione tutta pro-Putin: anche nel caso dei baltici, la guerra non sarebbe colpa del Paese invasore, bensì del Paese invaso.
Non c'è da meravigliarsi, quindi, se anche questa volta i commenti negativi suscitati dalla narrazione di Orsini si sono diffusi sui social etichettando il docente come un portavoce della propaganda del regime del Cremlino. Il giornalista Marco Setaccioli, ad esempio, ci è andato giù particolarmente duro
Ricordatevi questo post di Orsini. Segnatevi queste parole, che sono la controprova - semmai ne servisse una - della gravità del momento che viviamo.
— Marco Setaccioli (@marsetac) May 1, 2025
Perché non solo questa uscita del professorissimo dimostra che la propaganda russa ha già iniziato ad abituare l’opinione… pic.twitter.com/pvZeBQUkUP
Insomma: c'è poco da scherzare. Tra le righe, il post di Orsini, secondo Setaccioli, ci fa capire che la Russia di Putin questa volta si sta preparando a invadere l'Estonia. E per questo già sta avvelenando i pozzi del dibattito pubblico europeo utilizzando i suoi "infiltrati" nel mondo occidentale col compito di iniziare un nuovo ribaltamento delle responsabilità.
In ogni caso: solo qualche giorno fa, il Wall Street Journal ha avvisato che Putin starebbe espandendo le sue basi militari a soli 160 chilometri dalla Finlandia.
E comunque: tempo ventiquattr'ore e Alessandro Orsini ha spiegato sui social che il suo post precedente era solo un "esperimento sociologico":
E insomma: da oggi in avanti, quando parlerà Orsini bisognerà prima chiarire se le sue parole sono una provocazione, una battuta, un colpo di teatro, una boutade, una "segnalazione", un messaggio pubblicitario più o meno occulto o chissà cos'altro. In ogni caso, verrà buono al diretto interessato.