La dichiarazione semplificata 2025 può essere considerata una vera e propria rivoluzione fiscale pensata per alleggerire le incombenze dei contribuenti italiani.
Dopo anni di progressiva digitalizzazione e automatizzazione degli adempimenti tributari, l’Agenzia delle Entrate introduce uno strumento che promette di fare un passo ulteriore verso la semplificazione reale, andando oltre la già conosciuta dichiarazione precompilata. Non cambia il contenuto, cambiano le modalità: meno tecnicismi, più accessibilità.
La nuova modalità, in vigore da quest’anno dopo una fase sperimentale avviata nel 2024, è destinata a modificare in modo sostanziale il modo in cui cittadini e imprese interagiscono con il sistema fiscale. Niente più modelli complicati da comprendere, né righi da interpretare: bastano risposte semplici a un questionario guidato per adempiere all’obbligo dichiarativo in pochi minuti.
Ma cos’è esattamente questa dichiarazione semplificata? In che modo funziona e cosa cambia rispetto alla precompilata? Chi può utilizzarla già nel 2025? Nel corso dei paragrafi cercheremo di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti.
Prima di farlo, però, vi lasciamo al video approfondimento YouTube di Angelo Greco sull'argomento.
Con l’introduzione del 730 precompilato, sembrava che il percorso verso la semplificazione fosse giunto a destinazione. I dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate venivano inseriti automaticamente nei modelli, lasciando al contribuente solo l’onere di verificare, modificare o integrare.
Ma per chi non ha dimestichezza con modelli fiscali, sezioni, quadri e codici, il supporto di un Caf o di un professionista era spesso ancora necessario.
La dichiarazione semplificata 2025 si propone di eliminare proprio quest’ultimo ostacolo. A differenza della precompilata, non richiede che il contribuente operi direttamente sul modello. Utilizza gli stessi dati, ma li presenta attraverso un’interfaccia più accessibile e intuitiva, che consente anche ai meno esperti di adempiere ai propri doveri fiscali in autonomia.
Semplificare davvero, in questo caso, significa eliminare la forma complessa per lasciare spazio alla sostanza, con l’obiettivo di democratizzare l’accesso ai servizi digitali dell’amministrazione finanziaria.
Il cuore operativo della dichiarazione semplificata è un questionario digitale. Non servono competenze tecniche, né è necessario conoscere la struttura del modello 730. Il sistema guida il contribuente passo dopo passo, attraverso domande chiare che riguardano i principali dati reddituali, patrimoniali e di spesa.
Ogni informazione già in possesso dell’Agenzia viene presentata al contribuente. In caso di correttezza, basterà confermare. Se vi sono imprecisioni o mancanze, sarà possibile intervenire per aggiornare o integrare i dati, sempre all’interno della piattaforma, senza mai accedere direttamente al modello.
Una volta completato il questionario, sarà la stessa Agenzia delle Entrate a trasferire i dati nel 730, predisporlo e inviarlo. Il contribuente, di fatto, sarà sollevato dall’intera fase di compilazione, mantenendo comunque il pieno controllo sulle informazioni fornite.
Tale meccanismo, che abbina automazione e trasparenza, rappresenta quindi una tappa importante verso una fiscalità più snella e partecipativa.
Dopo la fase pilota del 2024, riservata a lavoratori dipendenti e pensionati, la dichiarazione semplificata 2025 apre le porte a una platea più ampia. Quest’anno, infatti, potranno utilizzarla anche gli intermediari, come Caf e professionisti abilitati, che avranno accesso alla stessa interfaccia guidata per supportare i contribuenti che lo desiderano.
È importante sottolineare che si tratta di uno strumento alternativo, non obbligatorio. Resta infatti invariata la possibilità di scegliere tra 730 ordinario, 730 precompilato e 730 semplificato. La decisione spetta sempre al contribuente, che potrà valutare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e competenze.
La dichiarazione semplificata rappresenta dunque una scelta in più, pensata per chi cerca semplicità, velocità e autonomia nella gestione fiscale.