04 May, 2025 - 11:35

Controlli su fatture elettroniche di acquisto: chi rischia, conseguenze e come tutelarsi

Controlli su fatture elettroniche di acquisto: chi rischia, conseguenze e come tutelarsi

Dal mese di aprile 2025, sono partiti i nuovi controlli fiscali sulle fatture elettroniche di acquisto emesse.

È un periodo molto intenso di controlli per cercare di stanare chi intende evadere o compiere operazioni illegali. Nel mirino del fisco sono finite le descrizioni dei beni e dei servizi acquistati.

La lente d’ingrandimento è puntata sulle fatture d’acquisto, con l’obiettivo di analizzare la documentazione relativa agli acquisti effettuati dalle imprese.

Chi rischia dai nuovi controlli del Fisco

Dopo le verifiche sui forfettari, i nuovi controlli del fisco si concentrano sulla verifica della coerenza tra l’attività svolta dal contribuente e la natura dell’acquisto indicata nella fattura.

Se il bene o servizio acquistato non è pertinente all'attività svolta, anche a seguito di una semplice valutazione della descrizione, può scattare un allarme che avvia controlli approfonditi.

Questa nuova fase di controllo si rivolge principalmente a:

  • Micro e piccole imprese;
  • Professionisti e lavoratori autonomi che spesso non hanno strutture contabili avanzate o consulenti fiscali esperti.

L'Agenzia delle Entrate ha abbassato la sua soglia di attenzione e ora controlla più da vicino le attività di chi gestisce autonomamente la contabilità o usa software semplici.

Per evitare problemi fiscali, è importante che questi contribuenti prestino attenzione non solo alla forma delle fatture, ma anche alla chiarezza delle descrizioni. 

Quali sono le conseguenze dei controlli fiscali

Le conseguenze alle quasi si può andare incontro sono diverse:

  • L'indetraibilità dell'Iva: si applica sulle fatture che non sono considerate relative all'attività aziendale;
  • Sanzioni amministrative: dal 90% al 180% dell’imposta evasa;
  • Controlli più approfonditi: quando le infrazioni sono particolarmente gravi e ricorrenti.

Perché le fatture elettroniche di acquisto sono nel mirino?

Il fisco sta intensificando i controlli sulle fatture elettroniche di acquisto per individuare possibili discrepanze contabili. 

Per le imprese di dimensioni medie e piccole, la descrizione degli acquisti riportata nelle fatture elettroniche potrebbe attirare l'attenzione dell'Agenzia delle Entrate, soprattutto quando l'acquisto non è pertinente all'attività svolta.

In questi casi, i sistemi di analisi del rischio fiscale selezionano il contribuente per un eventuale controllo. Questa è una delle novità introdotte dalla direttiva sui controlli 2025 dell'Agenzia delle Entrate.

Le anomalie vengono individuate grazie agli avanzati strumenti di data analysis e intelligenza artificiale utilizzati dall'Agenzia delle Entrate.

Si tratta di strumenti che alimentano le piattaforme che selezionano i contribuenti a rischio fiscale. Come risultato, il contribuente potrebbe essere inserito in liste prioritarie per controlli più approfonditi, sia a livello documentale che diretto sul campo.

Come tutelarsi dai controlli

È importante ricordare che la responsabilità fiscale non grava solo sul fornitore che emette la fattura, ma principalmente sul contribuente che la registra e la utilizza per dedurre o detrarre l’imposta.

Quindi, ogni acquisto, anche se di piccolo importo o apparentemente innocuo, deve essere verificato e documentato come pertinente all’attività.

Le imprese e i professionisti devono quindi rivedere le proprie modalità operative, evitando approssimazioni. È fondamentale descrivere in modo chiaro e dettagliato ogni fattura, indicando cosa è stato acquistato, per quale scopo e in quale contesto.

Inoltre, bisogna conservare tutta la documentazione e verificare che ogni spesa sia effettivamente coerente con l’attività, possibilmente con l’aiuto di un consulente.

Inoltre, è consigliabile evitare l’uso condiviso di beni e servizi per scopi aziendali e personali e mantenere ben separati i due ambiti.

Non va dimenticato, infine, che è necessario aggiornare il codice Ateco in caso di ampliamento dell’attività, per evitare incongruenze tra quanto dichiarato al fisco e le reali attività svolte.

In sintesi

  • Controlli fiscali più severi: dal mese di aprile 2025 sono iniziati nuovi controlli fiscali sulle fatture elettroniche, con l'obiettivo di verificare la coerenza tra le spese dichiarate e l'attività effettivamente svolta dalle imprese e dai professionisti.
  • Principali destinatari: i controlli riguardano principalmente micro e piccole imprese, oltre a professionisti e lavoratori autonomi che spesso non dispongono di strutture contabili avanzate.
  • Conseguenze e rischi: le possibili conseguenze dei controlli includono l'indetraibilità dell'Iva, sanzioni amministrative e controlli più approfonditi per le infrazioni gravi o ricorrenti. Per evitare problemi, è fondamentale documentare correttamente gli acquisti e aggiornare il codice Ateco in caso di modifiche all'attività.
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Sara Bellanza
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