Rottamazione Quater ancora protagonista nella primavera fiscale. Con un recente avviso, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha illustrato i risvolti concreti per i contribuenti che hanno presentato istanza di riammissione entro il termine del 30 aprile 2025, fissato dal Decreto Milleproroghe (DL 202/2024).
Una seconda opportunità per chi era decaduto dalla definizione agevolata 2023 e rischiava di perdere tutti i vantaggi ottenuti. L’invio dell’istanza ha fatto scattare immediatamente una serie di benefici, con effetti diretti su pignoramenti, fermi amministrativi, DURC e perfino sui rimborsi fiscali legati al modello 730.
Ma chi poteva effettivamente accedere a questa riammissione? Quali tutele si attivano dopo la presentazione della domanda? E quali altri effetti si produrranno nei prossimi mesi? Scopriamolo insieme nel corso dei paragrafi.
Prima vi consigliamo la visione del video YouTube di Wolters Kluwer Italia sulla convenienza o meno della riammissione.
Partiamo dalle basi per poi approfondire il discorso dal lato contribuente. La riammissione alla Rottamazione Quater 2025 era riservata a un pubblico ben preciso: i contribuenti che avevano aderito alla sanatoria del 2023 ma non avevano rispettato le scadenze previste per il pagamento delle rate entro il 2024.
La finestra per presentare la domanda era disponibile esclusivamente online sul portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con termine ultimo fissato al 30 aprile 2025. Non era possibile includere nuovi carichi, ma solo quelli già compresi nella richiesta originaria.
Due le modalità di pagamento previste:
Sulle somme dovute si applicherà un tasso di interesse annuo del 2%, calcolato a partire dal 1° novembre 2023. Una condizione favorevole rispetto ai tassi ordinari, che offre margini di sostenibilità anche per i debitori con posizioni più critiche.
La presentazione dell’istanza attiva automaticamente una serie di effetti protettivi in favore del contribuente, applicabili esclusivamente ai debiti inclusi nella domanda.
In particolare:
Di rilievo anche gli effetti indiretti, che migliorano la posizione del contribuente nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Per i carichi oggetto della riammissione alla Rottamazione Quater, non si verrà considerati inadempienti:
Ciò significa che l’adesione, anche se parziale, consente al contribuente di tornare in una posizione di piena operatività, sia dal punto di vista fiscale che contributivo.
Il quadro normativo prevede anche ulteriori effetti collaterali favorevoli, legati alla gestione dei termini e delle precedenti rateizzazioni. Andiamo a vedere subito di quali si tratta.
Con la domanda di riammissione alla Rottamazione Quater:
Alla data del primo pagamento utile, le vecchie rateizzazioni verranno automaticamente revocate per i debiti riammessi.
Non meno importante la comunicazione che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2025. Il documento conterrà:
Gli interessi applicati resteranno fissi al 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023. Una soluzione che premia chi sceglie di rimettersi in regola e consente una pianificazione più agevole anche sul medio termine.