“Siamo dei fiori, un po' da innaffiare, ma dei fiori”.
Il cardinale veronese Claudio Gugerotti aveva replicato così – con una metafora che sapeva di rinascita – ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse il clima che si respirava nelle Congregazioni vaticane impegnate a individuare il prossimo Pontefice.
Tra meno di 48 ore, i 133 cardinali elettori si ritireranno nella clausura della Cappella Sistina per eleggere il successore di Papa Francesco, e Gugerotti vi entrerà come uno dei favoriti tra i possibili outsider. Il nome del porporato veronese ha cominciato a circolare con discrezione negli ultimi giorni, insieme a quelli dei più quotati Pietro Parolin, Matteo Zuppi e Gianbattista Pizzaballa.
Questo sarà il suo primo Conclave poiché, come molti dei 133 elettori, è stato nominato cardinale proprio da Papa Bergoglio, di cui era uno stretto collaboratore.
Ma chi è Claudio Gugerotti, cardinale veronese che è stato la 'voce' di Francesco in Siria?
Il cardinale Claudio Gugerotti vanta il primato di essere stato il vescovo più giovane del mondo. Quando nel 2001 Papa Giovanni Paolo II lo nominò arcivescovo di Ravello e Nunzio Apostolico in Georgia e Armenia, aveva da poco compiuto 47 anni.
Gugerotti è nato a Verona nel 1955. A 27 anni è stato ordinato sacerdote. Ha conseguito la laurea in lingue e letterature orientali all'Università Ca' Foscari di Venezia e un dottorato in scienze ecclesiastiche orientali presso il Pontificio istituto orientale di Roma.
Ha ricoperto ruoli significativi come nunzio apostolico in Georgia, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Ucraina e Regno Unito.
La sua carriera ecclesiastica è stata interamente dedicata alla costruzione di ponti tra la chiesa cattolica e le chiese orientali. Quando Papa Francesco lo ha nominato cardinale nel 2023, ha scelto come motto “Per orientalem via”, ovvero “Per la strada orientale”.
Per la sua esperienza e conoscenza delle chiese orientali, Papa Francesco lo ha prima nominato nunzio apostolico in Ucraina nel 2015 e successivamente nel 2022 Prefetto del Dicastero delle Chiese Orientali.
L'ultimo viaggio in Siria risale alla fine di gennaio. Papa Francesco affidò a lui il compito di portare alla minoranza cattolica siriana il suo messaggio di vicinanza e di sostegno, in un momento particolarmente delicato, con la caduta del regime di Assad e la presa del potere dei ribelli siriani.Gugerotti è stato per anni la voce di Papa Francesco nella 'amata e martoriata' Siria.
Il cardinale veronese è entrato nella lista dei possibili successori di Bergoglio, nonostante il suo nome non sia tra i più conosciuti, è molto noto e apprezzato tra le mura vaticane.
Uomo di grande cultura e di grande esperienza diplomatica, molto vicino al papa argentino, è stato però molto apprezzato dai suoi predecessori. Papa Wojtyla lo nominò vescovo giovanissimo avviandolo alla carriera diplomatica per la Santa Sede e Papa Ratzinger nel 2011 lo nominò nunzio apostolico in Bielorussia.
È visto come un uomo colto, concreto e diplomatico, con una forte conoscenza del mondo orientale.
Con il prossimo Conclave in vista, Gugerotti emerge come una figura di equilibrio tra continuità e rinnovamento, con una solida esperienza diplomatica e una profonda conoscenza delle Chiese orientali.