Assegno di Inclusione e ISEE: un binomio che, per molti nuclei familiari in condizioni di disagio economico, può rivelarsi problematico quest'anno.
Il calcolo dell’indicatore 2025 sulla base dei redditi del 2023 penalizza numerosi cittadini che, nel corso del 2024, hanno perso l’occupazione o hanno subito variazioni significative della propria condizione reddituale e patrimoniale.
In questi casi, l’ISEE ordinario non è più rappresentativo della reale capacità economica del nucleo e può escludere dal diritto al beneficio.
Esiste tuttavia uno strumento previsto dalla normativa vigente che consente di aggiornare tempestivamente la propria posizione: si tratta dell’ISEE corrente, un indicatore che fotografa la situazione attuale e permette una rivalutazione dell’accesso alle misure di sostegno, tra cui proprio l’Assegno di Inclusione.
Ma come funziona l’ISEE corrente e in cosa differisce dall’ISEE ordinario? Quali condizioni devono essere rispettate per poterne fare richiesta? In che modo può fare aumentare l'importo dell'ADI? E qual è la procedura per richiederlo?
Prima di rispondere in modo esaustivo alle seguenti domande, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sugli ultimi aggiornamenti che riguardano proprio l'Assegno di Inclusione.
Prima di capire perchè si possono avere più soldi di ADI grazie all'ISEE corrente, è bene dare una definizione dello strumento.
L’ISEE corrente è un’evoluzione dell’indicatore ordinario, pensata per intercettare tempestivamente mutamenti reddituali e patrimoniali rilevanti, intervenuti dopo la data di riferimento dei dati ordinari.
L’ISEE ordinario 2025, ad esempio, si fonda su redditi percepiti nel 2023 e patrimoni detenuti al 31 dicembre 2023.
Tuttavia, in presenza di eventi quali la perdita del lavoro, il venir meno di prestazioni assistenziali, o un cambiamento sostanziale nella condizione economica, l’ISEE corrente consente una rettifica puntuale, calcolando l’indicatore su un arco temporale più breve: gli ultimi 12 mesi, o persino gli ultimi 2 mesi nei casi di variazione lavorativa recente.
Tale versione aggiornata dell’indicatore permette, quindi, di rappresentare in modo più aderente la reale capacità contributiva del nucleo familiare e può consentire l’accesso all’Assegno di Inclusione anche in situazioni inizialmente escluse dal computo ordinario.
La validità dell’ISEE corrente è però limitata: sei mesi se aggiornato solo sul reddito, fino al 31 dicembre dell’anno in corso se include anche variazioni patrimoniali. Eventuali ulteriori modifiche devono essere dichiarate entro due mesi dalla loro insorgenza.
L’accesso all’ISEE corrente non è automatico e presuppone il rispetto di specifiche condizioni da parte dei richiedenti. La normativa consente l’aggiornamento dell’indicatore solo se ricorre almeno una delle seguenti condizioni:
Tutti parametri introdotti per garantire che l’ISEE corrente venga utilizzato in maniera mirata, in presenza di reali situazioni di peggioramento della condizione economica. Qualora i requisiti siano rispettati, si apre la possibilità di presentare un nuovo calcolo ISEE più favorevole ai fini dell’ammissione all’Assegno di Inclusione e di altri sussidi.
L’aggiornamento ISEE corrente non è utile solo ai fini dell’accesso al beneficio. Anche chi già percepisce l’Assegno di Inclusione può trarne vantaggio: l’importo erogato, infatti, è strettamente correlato all’indicatore della situazione economica equivalente.
Un ISEE calcolato su redditi passati, non più presenti, può determinare un importo significativamente inferiore rispetto a quanto realmente spettante.
Attraverso l’ISEE corrente, invece, è possibile segnalare ufficialmente una variazione reddituale e ottenere un ricalcolo dell’importo dell'ADI che così può aumentare.
La richiesta dell’ISEE corrente, non solo per l'Assegno di Inclusione, può essere effettuata in autonomia, tramite i servizi online del portale INPS, oppure con l’assistenza di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o patronato abilitato. La procedura online prevede i seguenti passaggi:
È importante ricordare che, nel caso venga successivamente presentato un nuovo ISEE ordinario, l’ISEE corrente decade automaticamente e dovrà essere nuovamente aggiornato qualora permangano le condizioni straordinarie.