Il 730 precompilato è una forma di dichiarazione molto comoda e vantaggiosa grazie ai dati già precompilati dall’Agenzia delle Entrate.
Dopo aver controllato il modello, però, potrebbe capitare di notare l’assenza di qualche dato. Nulla di irreparabile, considerando che il modello precompilato può essere modificato o rettificato a partire dal 15 maggio 2025.
Non tutte le modifiche sono semplici e intuitive: come comportarsi quando si trovano voci contrassegnate con dato non utilizzato?
Vediamo subito cosa deve fare il contribuente e perché.
Il modello 730 precompilato 2025 è stato reso disponibile ai contribuenti solo per la consultazione a partire dal 30 aprile. Dal 15 maggio, invece, è possibile modificarlo e inviarlo all’Agenzia delle Entrate.
Durante la consultazione, può capitare di trovare alcune spese indicate nel riepilogo dei dati, accompagnati però dalla dicitura non utilizzati. Si tratta di tutti quei dati che, pur essendo stati comunicati, non sono stati considerati nel calcolo delle imposte presenti nella dichiarazione precompilata.
In alcuni casi, per beneficiare di determinate detrazioni fiscali, non è sufficiente aver sostenuto la spesa; è necessario soddisfare anche specifici requisiti. Un esempio frequente riguarda le spese sanitarie per familiari: la detrazione è ammessa solo se il familiare per cui è stata sostenuta la spesa risulta effettivamente a carico del contribuente, secondo i criteri fiscali stabiliti.
Se un dato appare nel modello 730 precompilato ma non viene utilizzato per il calcolo delle imposte, significa che l'Agenzia delle Entrate non è certa che il contribuente abbia diritto alla detrazione.
Come vedremo tra poco, il contribuente può modificare il 730 precompilato prima di inviarlo, a condizione che verifichi di avere i requisiti necessari e la documentazione che conferma la spesa. Controllo e verifica, sono le parole chiave per non avere problemi e inviare la dichiarazione senza commettere errori.
I dati non utilizzati rappresentano alcune voci che, pur essendo state comunicate all’Agenzia delle Entrate, non sono state automaticamente inserite tra quelle che danno diritto a una detrazione fiscale.
Il motivo è chiaro: si tratta di spese o, in generale, di dati per i quali l’Agenzia delle Entrate non ha certezza che il contribuente possieda tutti i requisiti per beneficiare dell’agevolazione.
Se si accerta di avere diritto a una detrazione fiscale e si è in possesso della documentazione necessaria comprovante le spese come fatture o scontrini, il contribuente può modificare il 730 precompilato e inserire questi dati manualmente. La modifica o l’integrazione è possibile solo a partire dal 15 maggio 2025.
La documentazione gioca un ruolo fondamentale: è l’unico strumento valido per dimostrare la legittimità della spesa in caso di controlli.
È importante sapere che eventuali modifiche al modello precompilato espongono il contribuente a controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Infatti, i controlli riguardano esclusivamente le sezioni modificate, corrette o integrate rispetto alla versione proposta inizialmente. Per quanto riguarda, invece, i dati preinseriti dall’Agenzia non sono oggetto di verifica preventiva.
Concludendo, prima di decidere di inserire un dato “non utilizzato”, è bene accertasi di avere sia i requisiti per fruire della detrazione che i documenti che provano la spesa. In mancanza della documentazione, è preferibile non modificare il 730 per evitare complicazioni future.
Il 730 precompilato è un modello comodo che semplifica la dichiarazione dei redditi grazie ai dati già inseriti dall'Agenzia delle Entrate.
Tuttavia, potrebbe capitare che alcuni dati siano contrassegnati come "non utilizzati", indicando che non sono stati inclusi nel calcolo delle imposte. Questo accade quando l'Agenzia non ha certezza che il contribuente soddisfi i requisiti necessari per ottenere la detrazione.
In questi casi, il contribuente può modificare il modello, ma solo a partire dal 15 maggio, a condizione di avere la documentazione che prova la spesa.
Prima di apportare modifiche, è fondamentale accertarsi della legittimità dei dati e conservare i giusti documenti. La modifica espone il contribuente a controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.