Il sostegno militare e umanitario dell’Italia all’Ucraina fa litigare il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, e la deputata del Movimento 5 Stelle, Gilda Sportiello, che questa mattina hanno fatto salire la tensione negli studi di “Agorà”, la trasmissione di approfondimento giornalistico mattutino di RAI Tre.
Non è la prima volta che i due parlamentari si scontrano in diretta TV e anche oggi hanno espresso, in maniera molto decisa, i propri punti di vista, che sono naturalmente agli antipodi.
La discussione è sfociata in un litigio, con parole grosse volate da entrambe le parti, quando si è toccato il tema del conflitto tra Russa e Ucraina. Qualche frecciatina non è mancata neanche quando si è affrontato il tema dei referendum, con l’invito dell’esponente di Forza Italia a non andare a votare e la replica salace della deputata pentastellata.
Ecco cosa è successo e cosa si sono detti in diretta tv Maurizio Gasparri e Gilda Sportiello.
La guerra in Ucraina e l’invio di armi a Kiev fa scoppiare il caos nello studio televisivo di Agorà, dove Maurizio Gasparri e Gilda Sportiello sono stati protagonisti di un acceso botta e risposta, nel corso del quale non sono mancate offese reciproche e battute salaci.
A dare il via al litigio un commento del senatore di Forza Italia.
Si parlava dei negoziati di pace che si apriranno domani a Istanbul e del cosiddetto ‘treno per Kiev’, ovvero, la missione in Ucraina dei ‘volenterosi’ (Francia, Inghilterra, Polonia e Germani) a cui l’Italia ha partecipato solo in video-conferenza, scatenando le polemiche dell’opposizione.
La posizione del Movimento 5 Stelle rispetto al conflitto russo-ucraino è chiara da tempo: critica verso l’Europa e il governo italiano, accusati di non lavorare per la Pace, ma di contribuire all’escalation militare con l’invio di armi al governo di Kiev. Contrario anche all’ipotesi di riarmo degli Stati, previsto dal piano Rearm Eu.
Diversa e più europeista quella di Forza Italia, che sostiene l’impegno dell’Europa e dell’Italia a garantire sostegno anche militare – a scopo difensivo – all’Ucraina ed è favorevole a politiche di riarmo nazionale. Una posizione che vede il partito di Antonio Tajani in contrasto all’interno della maggioranza anche gli alleati della Lega, più vicini alla posizione del M5s.
A dare il via alla discussione un’affermazione del senatore di Forza Italia in cui ha sostenuto che tutti i governi italiani – succedutisi dopo l’invasione russa in Ucraina e quindi anche quello guidato da Giuseppe Conte nel 2022 – hanno inviato aiuti e anche armi a Kiev.
Un’affermazione che ha fatto ‘saltare sulla sedia’ la deputata del Movimento 5 Stelle, che con veemenza ha smentito le parole del forzista.
“Mi devo prendere un minuto necessariamente perché ho sentito dire delle cose… Ho sentito dire che il governo Conte avrebbe mandato delle armi in Ucraina. Non è così, noi abbiamo condannato fin da subito l’aggressione della Russia.”
Gasparri, tuttavia, non ci sta a farsi smentire e ha subito replicato, mentre le voci in studio si alzavano:
"È stato così, si informi.”
E da questo punto in poi la situazione è sfuggita di mano, con i due ospiti che hanno continuato a parlare l’una sull’altro e ha scambiarsi parole non sempre di apprezzamento:
“lo c’ero, forse lei è dal ’92 in Parlamento avrà le idee confuse.”
Ha detto Sportiello a Gasparri che ha replicato:
“No guardi io ci sto e sono anche attento. Il governo Conte ha finanziato l’aiuto dell’Ucraina con l’appoggio dell’opposizione dell’epoca. Se lei si vergogna fa male, abbiamo contribuito a salvare vite”.
E ancora, la deputata M5s:
“Io capisco che lei è in difficoltà e sta provando a interrompermi, ma se mi dà un minuto le spiego come stanno le cose.”
“No non sono in difficoltà, lei non sa le cose.”
Ha chiosato, infine, Gasparri che poi ha aggiunto un invito a chiedere direttamente a Giuseppe Conte:
“Faccia una telefonata a Conte e si faccia dire cosa ha inviato in Ucraina. Vi vergognate di aver fatto una cosa giusta”.
La scaramuccia è continuata ancora per qualche minuto, fino a quando non si è riusciti a riportare la calma in studio e a cambiare argomento.
???? Tensione alle stelle tra il senatore #Gasparri (FI) e la deputata #Sportiello (M5S) che si scontrano duramente sul sostegno italiano all’Ucraina.
— Tag24 (@Tag24news) May 14, 2025
Il dibattito degenera su guerra, referendum e frecciatine personali.
Ecco cosa si sono detti in diretta ???? #Ucraina #agorarai pic.twitter.com/UDZHugVdEt
Si è parlato, dunque, dei cinque Referendum sul Lavoro e sul Jobs Act, in programma l’8 e il 9 giugno, e la tensione in studio è salita nuovamente. Da giorni, infatti, tiene banco nel dibattito politico la polemica tra maggioranza e opposizione sulla partecipazione al voto.
Il centrodestra, e Forza Italia, sta facendo campagna elettorale per l’astensione, invitando gli elettori a non partecipare ai referendum.
Posizione ribadita, anche stamattina, da Maurizio Gasparri che ha sostenuto la tesi del regolamento di conti interno alla sinistra e nello specifico al Partito Democratico.
“E’ un regolamento dei conti all’interno della sinistra che a spese dei cittadini organizza un referendum per un congresso del PD. Legittimo fare i referendum, legittimo non partecipare”.
Ha detto Gasparri riferendosi alla divisione nel Partito Democratico sui referendum per l’abrogazione delle norme sul Jobs Act, evidenziata dalla lettera inviata a Repubblica dagli esponenti della corrente riformista.
All’opposto la posizione del M5s che alla fine ha deciso di fare campagna elettorale per i ‘5 sì’, in accordo con il resto del centrosinistra. Gilda Sportiello ha invitato ad andare a votare e ha accusato il governo di avere paura del voto popolare.
“La verità è che questo governo ha paura del voto dei cittadini. Io invece faccio un appello al voto, perché il governo che tema l’espressione del voto popolare perché vuole che i cittadini non si esprimano.”