14 May, 2025 - 16:41

"Travaglio e Orsini mentono e sono ignoranti": lo sfogo registrato da Calenda in auto

"Travaglio e Orsini mentono e sono ignoranti": lo sfogo registrato da Calenda in auto

Nemmeno durante il tragitto che lo portava in aeroporto è riuscito a rilassarsi. Carlo Calenda, il leader di Azione, ha registrato un video con il quale, per l'ennesima volta, ha accusato il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e uno dei suoi editorialisti di punta, il professor Alessandro Orsini, di diffondere fake news a proposito della guerra in Ucraina.

Alla vigilia dell'incontro che dovrebbe tenersi domani a Istanbul tra Putin e Zelensky, Calenda è tornato sulle trattative di pace saltate già subito dopo l'invasione russa del 24 febbraio 2022 e per le quali la propaganda del Cremlino dà la colpa a Kiev e all'Occidente facendo passare la fake news che la pace era a un passo. Cosa che, in realtà, nemmeno la rivista Foreign Affairs, la fonte citata dai sostenitori di Putin, ha mai sostenuto. Le condizioni dettate da Mosca, del resto, erano oggettivamente inaccettabili. 

Carlo Calenda contro Marco Travaglio e Alessandro Orsini, cosa ha detto

Carlo Calenda, questa mattina, stava raggiungendo l'aeroporto in macchina. Ha acceso la radio e ascoltato un po' la trasmissione di Giorgio Zanchini, "Radio anch'io". Il tema di giornata era l'Ucraina. Del resto, stiamo alla vigilia di un incontro che potrebbe essere decisivo per il conflitto in corso. Zelensky e Trump hanno dato appuntamento a Putin a Istanbul per giungere a un cessate il fuoco e porre le basi per una pace duratura. 

Sennonché, Calenda ha rivelato che Zanchini si è trovato a spiegare che sono ancora tantissime le persone che credono che la pace poteva essere raggiunta nella città turca già nel 2022, quando i leader di Russia e Ucraina avrebbero potuto stringersi la mano proprio evitando mesi e mesi di spargimenti di sangue.

Zanchini ha fatto presente che tantissimi ascoltatori della sua trasmissione sono ancora convinti di questo. Senza convincersi, a tre anni di distanza, che "la pace a portata di mano" era una fake news del Cremlino. Di fatto, si sarebbe trattato di una resa dell'Ucraina. 

La testimonianza di questa mattina

Fatto sta che, nel corso della puntata di Radio Anch'io di questa mattina, è intervenuto anche un ricercatore dell'Iai, l'Istituto Affari Internazionali, Riccardo Alcaro, il quale ha di nuovo fatto presente che nel 2022 raggiungere la pace a Istanbul era stato di fatto impossibile per colpa di Putin: sul tavolo, lo zar aveva messo delle condizioni oggettivamente inaccettabili.

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Ma i messaggi che arrivano in redazione quasi non sembrano scritti da cittadini europei, sono tutti contro l'Europa e indulgenti verso Putin

ha fatto presente Zanchini. Al che Alcaro:

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Putin non ha mai avuto intenzione di negoziare per quanto si sia detto interessato a farlo. E' falsissimo sostenere che nel 2022 si era vicini alla pace. All'epoca, si parlava della non rivendicazione da parte ucraina dei territori perduti (allora erano più di quanti ne sono oggi, ndr), che l'Ucraina non avesse più supporto internazionale, che avesse un esercito ridotto in modo tale da risultare incapace di difendere il Paese. E garante di quell'accordo poi dovevano essere le potenze straniere, compresa la Russia che si dava, quindi, una sorta di potere di veto

Poi il passaggio dell'intervento di Alcaro che ha cavalcato anche Calenda:

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Invito tutti, almeno quelli che leggono l'iglese, ma altrimenti si può utilizzare Google translate, a leggere il testo di quel tentativo di accordo su Foreign Affairs. La rivista che non ha mai scritto, come invece si crede, che la pace era vicina   

Il Calenda fuoriso

Carlo Calenda, quindi, nel video che ha registrato e postato sui social, ha ripreso proprio questo passaggio della discussione:

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La proposta di pace del 2022 avanzata dalla Russia era folle. Ed era noto a tutti coloro che sanno leggere l'inglese, gruppo a cui non appartiene quel simpatico personaggio di Travaglio e quell'altro, Orsini...   

Il direttore del Fatto e il suo editorialista, quindi, rimangono, per il leader di Azione, due degli esempi più fulgidi di disinformazione:

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La gente dice che non legge Foreign Affairs e che bisogna ascoltare solo Orsini e Travaglio. Ma vorrei dire loro: Orsini e Travaglio mentono. Sono ignoranti: non leggono l'inglese. E poi: se volete capire quello che sta succedendo, informatevi direttamente. Altrimenti non vi esprimete. Non è tollerabile questo scempio!

Lo scempio è quello, secondo Calenda, di un'opinione pubblica non informata. Anzi inquinata anche per colpa dei talk show, al di là di quanto gli era capitato di subire l'altro giorno in tabaccheria

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Tutte le sere ripetono bugie senza che un giornalista faccia presente che Foreing Affairs non ha mai sostenuto che la pace fosse vicina. Tutte le sere in televisione va in onda la disfatta del giornalismo italiano

E poi, sempre tenendo in mente Travaglio e Orsini:

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Nessuno ha il coraggio di dire a questi scappati di casa che mentono citando un articolo che sosteneva l'opposto: che non ci poteva essere alcuna pace a quelle condizioni

In conclusione, Calenda si è mostrato avvilito al punto tale da dire:

virgolette
Io credo che sul giornalismo che non informa cadrà la democrazia. Oggi si può dire qualsiasi ca**ata salvo poi scoprire che Travaglio quell'articolo non l'ha mai letto perché non sa l'inglese
AUTORE
foto autore
Giovanni Santaniello
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