Le parole pronunciate, mercoledì 14 maggio al Simposio Cotec Europa a Coimbra, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulla difesa comune stanno dividendo l'opinione pubblica e la politica, tra chi critica il Capo dello Stato e chi plaude alla chiarezza della sua posizione.
Mattarella, citando la celebre aria della Turandot pucciniana 'Nessun dorma', ha bacchettato l'Unione Europea per il ritardo sul tema della difesa comune, invitando a intervenire con urgenza. Non ha parlato di riarmo europeo, ma i due temi sono strettamente collegati.
Parole dirette principalmente a quei governi - Italia compresa - che non hanno ancora assunto una posizione chiara sul riarmo europeo. Da Palazzo Chigi e dalla maggioranza al momento non è arrivato alcun commento.
Il Presidente della Repubblica, però, non è l'unico a temere per la sicurezza dell'Europa. Oggi in un'intervista al Corriere della Sera, il Commissario Europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, ha sollecitato il governo italiano ad abbandonare la linea attendista e a chiarire cosa vuole fare in tema di difesa e riarmo.
Inquietanti le parole del commissario lituano, che ha rivelato che - secondo i rapporti dei servizi di intelligence di Germania, Danimarca e altri Paesi - la Russia potrebbe essere pronta a una nuova aggressione contro gli Stati UE e Nato prima del 2030.
Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sulla necessità dell'Europa di accelerare per la creazione di una difesa unica europea, stanno facendo molto discutere. Soprattutto in Italia, dove le dichiarazioni del Capo dello Stato suonano come una critica all'attendismo e ai tentennamenti del governo sulla questione.
Nel suo applauditissimo intervento, Mattarella ha sferzato l'Unione Europea ad agire per colmare il ritardo accumulato in 70 anni di attendismo e immobilismo. Un ritardo che oggi, alla luce della particolare situazione geopolitica, potrebbe rivelarsi fatale per la sopravvivenza stessa dell'Europa.
Ha detto Sergio Mattarella prima di cominciare a elencare i 'rischi dell'immobilismo' dell'Europa. Cita la Difesa comune europea come esempio delle conseguenze "dell’inazione e delle ingiustificate ritrosie a procedere lungo il cammino dell’integrazione."
L'intervento del presidente #Mattarella in #Portogallo: "L'Unione Europea deve spingere verso l'integrazione", le parole del capo dello Stato. Per #MarioDraghi, dopo i #dazi americani nulla tornerà come prima pic.twitter.com/rIBSTroxTY
— Tg2 (@tg2rai) May 15, 2025
L'intervento di Mattarella non è stato commentato da Palazzo Chigi.
Oggi, però, il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato che l'Italia ha raggiunto il 2% del Pil per la spesa di sicurezza e difesa, e parlando di difesa europea ha detto:
Parole che sembrano andare nella direzione indicata dal Presidente della Repubblica.
Un plauso alle parole del Capo dello Stato dagli europarlamentari del PD, Pina Picierno e Giorgio Gori.
Menomale che Mattarella c’è! https://t.co/sjFosNHT5f
— Pina Picierno (@pinapic) May 15, 2025
Anche l'UE sembra sul punto di perdere la pazienza con il governo italiano. Questa mattina in un'intervista pubblicata dal Corriere della Sera, il Commissario Europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, a Roma per partecipare alla riunione "E5" dei ministri della Difesa di Germania, Francia, Italia, Polonia e Regno Unito, ha dichiarato:
Il commissario lituano, inoltre, ha svelato un inquietante rapporto dei servizi segreti di alcuni Stati UE, secondo i quali, la Russia potrebbe essere pronta a un nuovo atto di aggressione contro gli stati dell'Unione entro il 2030:
"I servizi di intelligence di Germania, Danimarca, di altri Paesi prevedono che la Russia possa essere pronta per una nuova aggressione contro gli Stati membri dell'UE e della Nato prima del 2030. Questo richiede da parte nostra azioni molto urgenti".
Ha dichiarato Kubilius.