15 May, 2025 - 13:02

Arretrati pensione per rinnovi contrattuali: chi li prende? Beneficiari e condizioni

Arretrati pensione per rinnovi contrattuali: chi li prende? Beneficiari e condizioni

Ci sono ancora alcuni comparti in attesa del rinnovo contrattuale precedente: una situazione che genera incertezze e dubbi, soprattutto sulle pensioni.

A partire il rinnovo di contratto delle Funzioni centrali e del comparto Difesa, la situazione restante fotografa uno stallo.

Perché si teme sulle pensioni? Alcuni lavoratori, nel frattempo, sono andati in pensione prima della conclusione del rinnovo. I pensionati meritano l’aumento e gli arretrati perché, in linea di massima, se così non fosse verrebbero discriminati.

Vediamo, allora, quando spettano gli arretrati e quali condizioni rispettare.

Lavoratori in pensione: quando hanno diritto agli arretrati

Il 27 gennaio 2025, è stato firmato il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali per gli anni dal 2022 al 2024. Accanto a questo e alla ripartenza delle trattative per il triennio successivo, appena poche settimane fa, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il contratto per il comparto Difesa.

Tuttavia, mancano ancora molti rinnovi all’appello che stanno generando perplessità e domande nei lavoratori interessati, anche in chi è già andato in pensione.

Infatti, i lavoratori andati in pensione prima del rinnovo continuano ad avere diritto agli arretrati relativi ai mesi interessati dal rinnovo in cui hanno prestato servizio.

Si tratta del principio di equità logica, di cui si è fatta portavoce la stessa Corte di Cassazione in una sentenza del 2021 (sentenza n. 29906). Secondo tale sentenza, i lavoratori che hanno terminato il servizio prima della firma del nuovo contratto hanno diritto agli eventuali aumenti e i benefici concessi.

Tuttavia, le parti sociali possono limitare i vantaggi al solo personale in servizio. Ciò significa che, durante la contrattazione, si possono limitare gli aumenti retroattivi solo ai lavoratori che prestano effettivo servizio alla data del rinnovo.

Invece, anche chi è andato in pensione ha diritto agli arretrati se il rinnovo si limita unicamente a prevedere l’efficacia retroattiva.

Come definire la parità nel rinnovo contrattuale

Orientarsi, però, è sempre molto complesso. Allora, l’interpretazione migliore dipende proprio dagli elementi del rinnovo.

Non ci sono, nello specifico, leggi o norme che prevedano la parità salariale di trattamento sugli incrementi.

In linea di massima, tali aumenti sono riconosciuti ai pensionati con lo stesso sistema previsto per il personale ancora in servizio.

Spettano gli arretrati del rinnovo Funzioni Centrali ai pensionati?

Quello delle Funzioni Centrali è stato un rinnovo contrattuale molto importante e sul quale si è discusso molto.

In questo momento, interessano proprio gli arretrati previsti tra i diritti dei lavoratori andati, nel frattempo, in pensione.

Pertanto, i pensionati che hanno cessato il servizio per andare in pensione, durante gli anni dal 2022 al 2024, hanno diritto agli aumenti tabellari stabiliti proprio dal rinnovo contrattuale.

D’altra parte, nel computo, vengono considerati solo gli aumenti per:

  • Trattamento di fine servizio;

  • Buonauscita;

  • Indennità di anzianità;

  • Indennità sostitutiva del preavviso;

  • Indennità ai superstiti.

Esclusivamente per le suddette indennità e prestazioni si possono considerare gli importi aggiuntivi sulle mensilità dall’entrata in vigore del contratto, ovvero dal 1° gennaio 2022.

Invece, per quanto riguarda gli arretrati relativi al calcolo della pensione, si possono considerare gli incrementi retributivi senza differenza rispetto agli anni in servizio.

In seguito al ricalcolo, i lavoratori interessati potranno ricevere anche gli arretrati a partire dal 1° gennaio 2024, considerando che, il periodo precedente, è stato compensato dall’IVC.

Ricordiamo che, considerazioni (in parte) simili, possono essere fatte anche per gli arretrati in busta paga del contratto delle forze armate

Come calcolare gli arretrati pensionistici dopo il rinnovo

Ricapitolando per avviarci alle conclusioni, i lavoratori interessati potranno ricevere gli arretrati dal 1° gennaio 2024.

Nel caso dell’IVC, l’indennità potrebbe risultare superiore agli arretrati. In questo caso, l’indennità sarà sottratta nell’eccedenza dagli importi maggiorati spettanti.

La conseguenza è che non tutti i pensionati del 2024 riceveranno pari arretrati, ma dipenderanno dagli acconti percepiti da sottrarre.

Per chi è andato in pensione a settembre 2024, l’anticipo contrattuale potrebbe coprire interamente gli arretrati maturati. Al contrario, chi ha cessato il servizio negli ultimi tre mesi del triennio potrebbe avere diritto a ulteriori arretrati.

Rinnovo contrattuale e arretrati sulla pensione: cosa devi sapere

  • Rinnovi contrattuali e pensioni: alcuni comparti del pubblico impiego sono ancora in attesa del rinnovo contrattuale, generando incertezze, soprattutto tra chi è già andato in pensione.

  • Diritto agli arretrati: i pensionati che hanno cessato il servizio durante il periodo coperto dal rinnovo (2022-2024) hanno diritto agli arretrati, salvo diverse previsioni nel contratto.

  • Calcolo e limiti: gli arretrati spettano solo su alcune voci e possono variare in base agli acconti percepiti o all’IVC ricevuta nel frattempo.

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Sara Bellanza
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