Tra le spese che si possono scaricare nella dichiarazione dei redditi c’è anche il bonus affitto.
Uno degli accorgimenti più importanti quando si ha intenzione di fruire di detrazioni o deduzioni fiscale è la conservazione dei documenti.
In questo articolo, faremo chiarezza proprio su questo aspetto, spiegando quali documenti conservare, non prima di aver spiegato come funziona il bonus affitto.
I documenti sono fondamentali per fruire delle detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi, con Modello 730 o Modello Redditi PF, e il bonus affitto non fa eccezione.
Per poter usufruire delle detrazioni fiscali, è importante conservare con attenzione tutta la documentazione necessaria, in quanto potrebbe essere richiesta dall’Agenzia delle Entrate durante eventuali controlli.
Devono essere conservate anche le certificazioni e le autocertificazioni che attestano l'utilizzo dell'immobile come abitazione principale. Infatti, i documenti sono cruciali per dimostrare la residenza effettiva del contribuente e, di conseguenza, per legittimare le detrazioni fiscali richieste.
Tra i documenti da tenere a portata di mano ci sono contratti, fatture, ricevute di pagamento, copie dei bonifici e ogni altro certificato che possa attestare la validità delle spese.
Cosa conservare per ottenere il bonus affitto?
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro, è necessario conservare anche il contratto di lavoro oppure la Certificazione Unica.
Infine, nel caso della detrazione per gli affitti in regime convenzionale, si deve accuratamente conservare anche l’attestazione rilasciata dalle organizzazioni firmatarie dell’accordo, con la quale viene confermata la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto di locazione all’Accordo Territoriale.
Nella sezione V del Quadro E del Modello 730/2025, è possibile portare in detrazione le spese sostenute per l’affitto di immobili.
Il bonus affitto riguarda un serie di detrazioni rivolte proprio a chi vive in affitto e racchiude diverse agevolazioni rivolte a:
Da sottolineare che le suddette detrazioni non sono cumulabili: il contribuente può scegliere quella più conveniente. D’altra parte, se durante l’anno il contribuente si trova in situazioni diverse può beneficiare di più detrazioni.
Abitazione principale (a canone libero) | Detrazione di 300 euro per reddito fino a 15.493,71 euro o 150 euro per reddito fino a 30.987,41 euro |
Abitazione principale (a canone concordato) | Detrazione di 495,80 euro per reddito fino a 15.493,71 euro o 247,90 euro per reddito fino a 30.987,41 euro |
Abitazione principale giovani da 20 a 31 anni non compiuti | Per i primi quattro anni dalla stipula del contratto, abitazione diversa da quella di genitori o affidatari, spetta il 20% del canone di locazione fino a 2.000 euro |
Abitazione principale lavoratori trasferiti fuori regione | Per i primi tre anni spetta la detrazione di 991,60 euro per reddito fino a 15.493,71 o 495,80 euro per reddito fino a 30.987,41 euro |
Studenti universitari fuori sede | Università deve essere distante almeno 100 km dal Comune di residenza e ubicata in provincia diversa, spetta il19% nel limite di 2.633 euro di spesa |
Il bonus affitto consente di detrarre le spese per l'affitto degli immobili nella dichiarazione dei redditi. Possono beneficiarne lavoratori dipendenti, inquilini di abitazioni principali, giovani tra 20 e 31 anni, e studenti universitari fuori sede. Le detrazioni variano in base al tipo di contratto e al reddito del contribuente.
È essenziale conservare documenti come il contratto di locazione, le ricevute di pagamento e, per alcune categorie, il contratto di lavoro o la certificazione dell'accordo territoriale. I documenti sono cruciali per evitare contestazioni in caso di verifiche fiscali.