17 May, 2025 - 11:05

Barbero contro l'Occidente: cosa ha detto al Salone del Libro

Barbero contro l'Occidente: cosa ha detto al Salone del Libro

Ieri, al Salone del Libro di Torino, si sono confrontati due degli storici più popolari d'Italia: si tratta di Anna Foa e Alessandro Barbero. Soprattutto quest'ultimo era molto atteso, sia per la presentazione del suo ultimo libro ("Romanzo russo" edito da Sellerio), sia perché la sua ultima uscita pubblica aveva suscitato un putiferio di polemiche. 

Barbero, infatti, il 5 aprile scorso, tenne una videolezione contro il riarmo europeo in occasione della manifestazione organizzata a Roma dal Movimento Cinque Stelle nel corso della quale le sue parole contro l'Europa non passarono certo inosservate, tant'è che furono motivo di scontro anche con il giornalista Luca Bottura che, fino a quel momento, si era dichiarato suo fan.

In ogni caso, ieri, Barbero è tornato a tuonare contro l'Occidente.

Cosa ha detto Alessandro Barbero contro l'Occidente al Salone di Torino

Sulla Stampa di Torino di oggi c'è un lungo resoconto dell'incontro organizzato al Salone del Libro con gli storici Anna Foa e Alessandro Barbero sul tema "la guerra delle parole". Un tema quanto mai attuale visto che anche il nuovo Papa, Leone XIV, nel corso di un incontro con i giornalisti, ha invitato, per giungere alla pace, prima di tutto a "disarmare le parole". 

Fatto sta che il dibattito si è animato attorno a una delle parole tradizionalmente più animose: identità. Anna Foa ha suggerito di sostituirla con storia; Barbero, invece, ha osservato come in realtà non si può parlare di storia senza parlare della propria identità.

Ma tant'è: l'affermazione di Barbero destinata a riscaldare di nuovo gli animi, l'ex docente dell'Università di Torino l'ha spesa per l'Occidente:

virgolette
Bisogna continuare a studiarlo, prima di ogni cosa per dire che non è la parte più importante del mondo: è, semplicemente, una parte, e non la migliore

Ora: a queste parole riportate dalla cronista Simonetta Sciandivasci, si potrebbe benissimo ribattere così: se non è l'Occidente la parte migliore del mondo, quella in cui, sebbene tra mille limiti e difetti, ci sono istituzioni democratiche che tendono a far rispettare i diritti dell'uomo, quale sarebbe quella in cui si vive meglio?

Il Barbero-pensiero

La risposta, naturalmente, resta inevasa. Ma è indubbio che Alessandro Barbero abbia maturato una visione fortemente antioccidentale. Lo si è capito anche quando, rispondendo a Luca Bottura che lo aveva criticato per il suo intervento contro il riarmo europeo della manifestazione del Movimento Cinque Stelle, ha messo nero su bianco sul Fatto Quotidiano queste parole:

virgolette
Luca Bottura ha ragione: la situazione attuale somiglia molto alla fine degli anni Trenta. Anche allora c'era un leader tedesco che aveva lanciato un grande piano di riarmo con l'intenzione dichiarata di fare la guerra alla Russia

E insomma: siamo al capovolgimento della storia. Paragonare il cancelliere Friedrich Merz ad Adolf Hitler, sostenere che riarma la Germania con "l'intenzione dichiarata di fare la guerra alla Russia", è davvero fuorviante. Il 24 febbraio 2022, la Russia di Putin ha invaso (di nuovo) un Paese sovrano, l'Ucraina, e i Paesi europei, in ambito Nato, anche loro minacciati dal Cremlino, avvertono la necessità di garantire la sicurezza dei confini aumentando le spese militari. Ma all'orizzonte non c'è mai stata da parte loro alcuna invasione di Mosca.

E quindi: è stato notato che Barbero, in pratica, ha abbandonato la storia, ha sconfinato (lui sì) nella demagogia pacifista cavalcata a livello politico italiano dal Movimento Cinque Stelle e ormai è pronto a una sua discesa in campo alle prossime elezioni.

Barbero, l'ultima sull'Ucraina

Ma tant'è: ieri cosa ha detto Barbero a proposito di identità e Ucraina? 

virgolette
L'appartenenza ha a che fare con i concetti di Patria e cittadinanza, che sono diversi ma non del tutto indipendenti dal concetto di nazione e popolo. In Ucraina, vive un popolo che ha una sua lingua, e che nei secoli si è sentito dire due cose diverse: siete russi, anche se un po' diversi dagli altri; non siete russi, siete un popolo a parte. Poi è nato lo stato ucraino indipendente contro l'Unione Sovietica. E in tutto questo ci sono le basi dell'attuale guerra civile, deflagrata dopo l'aggressione putiniana del 2022

Beh, ricordato che la "guerra civile" si combatte tra cittadini della stessa nazione, quello che Barbero non ammette, invece, è che semplicemente in Ucraina, gli ucraini combattono contro gli invasori russi, per la loro libertà, perché non vogliono finire sotto il regime di Putin. E questo, dopo che lo stato ucraino non è nato "contro" l'Unione Sovietica, ma perché l'Unione Sovietica, con il suo sistema di governo illiberale, si è sbriciolata, cessando di esistere con la fine del comunismo. 

 
AUTORE
foto autore
Giovanni Santaniello
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE