19 May, 2025 - 12:57

Festa della Repubblica in busta paga: cosa spetta ai lavoratori il 2 giugno

Festa della Repubblica in busta paga: cosa spetta ai lavoratori il 2 giugno

Il 2 giugno, Festa della Repubblica, segna l'ultima grande ricorrenza nazionale prima dell'inizio dell'estate. Mentre per molti è una giornata di riposo, per altri rappresenta una normale giornata lavorativa, soprattutto in settori come la ristorazione, il turismo e i servizi balneari, che in questo periodo entrano nel vivo della stagione.

Tuttavia, anche quando la festività coincide con un turno di lavoro, la legge e i contratti collettivi tutelano i lavoratori con una retribuzione maggiorata. Una compensazione economica che riconosce il sacrificio di chi presta servizio in una giornata che, in condizioni ordinarie, sarebbe destinata al riposo.

Ma cosa spetta esattamente in busta paga a chi lavora durante la Festa della Repubblica? Ecco cosa prevede la normativa e come viene valorizzato il lavoro festivo nei diversi settori.

Come viene retribuita la Festa della Repubblica in busta paga

I dipendenti con paga oraria che lavorano durante la Festa della Repubblica del 2 giugno hanno diritto a un compenso per la festività. Questo viene calcolato moltiplicando la retribuzione oraria per una quota dell'orario settimanale:

  • Se lavorano con una settimana lunga (sei giorni a settimana), il compenso corrisponde a un sesto dell'orario settimanale;
  • Se hanno una settimana corta (cinque giorni a settimana), il compenso sarà pari a un quinto dell'orario settimanale.

In pratica, il calcolo è semplice: Retribuzione oraria x ore di festività (un sesto o un quinto dell'orario settimanale) = compenso per il lavoro festivo.

Diverso il trattamento per i dipendenti con paga fissa mensile. Per loro, lo stipendio mensile include già il compenso per le festività, e quindi non è previsto un pagamento aggiuntivo per il 2 giugno. Tuttavia, in busta paga apparirà una somma figurativa che indica la festività, ma questa non incide sullo stipendio netto.

Quando spetta il compenso per festività lavorata

Quando si avvicina un giorno festivo, ci si chiede sempre come funziona la retribuzione delle festività in busta paga. Questa è una guida che forniamo sempre, con l'obiettivo di togliere ogni dubbio, come già fatto per le festività di aprile 2025 in busta paga.

Il 2 giugno, festa nazionale, i lavoratori che sono chiamati a prestare servizio durante la giornata festiva possono ricevere una retribuzione maggiorata. Il trattamento dipende dal tipo di contratto e dall’orario di lavoro.

Per i dipendenti con paga oraria, la retribuzione per il lavoro svolto il 2 giugno include una maggiorazione sulla retribuzione oraria o giornaliera, che varia a seconda delle specifiche del contratto collettivo.

In caso di lavoro che supera l'orario settimanale full-time, si applicano le percentuali previste per lo straordinario. Se, invece, si tratta di ore aggiuntive per chi lavora part-time, si parla di lavoro supplementare.

In alcune situazioni, se è previsto un riposo compensativo, si riconoscerà solo la maggiorazione per il lavoro festivo. La scelta su come trattare questa maggiorazione spetta al datore di lavoro, in base alle pratiche aziendali, a meno che non esistano accordi specifici con i sindacati.

La percentuale della maggiorazione è stabilita dai contratti collettivi nazionali di lavoro, che differenziano tra:

  • Straordinario diurno;
  • Straordinario notturno;
  • Straordinario festivo;
  • Straordinario notturno festivo.

Infine, i dipendenti part-time ricevono una maggiorazione del 35% per il lavoro supplementare, che si applica alle ore lavorate oltre il loro orario settimanale, ma senza superare quello di un lavoratore full-time.

Festa della Repubblica: lavoro straordinario o supplementare? I casi

Per i dipendenti part-time, ogni ora lavorata oltre l'orario settimanale stabilito nel contratto rientra nel cosiddetto lavoro supplementare.

Tuttavia, non tutte le ore extra sono uguali: la retribuzione di queste ore dipende dal fatto che vengano o meno superati i limiti previsti per il tempo pieno.

Il lavoro supplementare si applica alle ore lavorate oltre l’orario contrattuale, ma solo fino al raggiungimento di un orario complessivo pari a quello di un lavoratore a tempo pieno. In queste circostanze, la retribuzione sarà maggiorata, come stabilito dal contratto collettivo applicato.

Ma cosa succede quando un dipendente part-time lavora più di quanto previsto da un orario full-time? In questo caso, le ore eccedenti vanno considerate come straordinarie.

Le ore straordinarie, a differenza di quelle supplementari, vanno remunerate con un'ulteriore maggiorazione, generalmente più elevata, a compensare il disagio del lavoratore.

Festa della Repubblica in busta paga: cosa devi sapere

Retribuzione per la Festa della Repubblica: i lavoratori che prestano servizio il 2 giugno, Festa della Repubblica, hanno diritto a una retribuzione maggiorata, che dipende dal tipo di contratto e orario di lavoro. I dipendenti con paga oraria ricevono un compenso per la festività, calcolato in base all'orario settimanale.

Trattamento per i dipendenti a paga fissa: i dipendenti con stipendio mensile già comprendono il compenso per le festività, senza un pagamento aggiuntivo, ma in busta paga appare una somma figurativa per la festività.

Lavoro supplementare e straordinario: per i dipendenti part-time, le ore extra oltre l'orario settimanale sono considerate lavoro supplementare, mentre le ore che superano l'orario di un full-time sono straordinarie e remunerate con una maggiorazione maggiore.

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Sara Bellanza
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