L’addio di Alessandra Mussolini a Forza Italia e l’ufficializzazione del suo passaggio alla Lega sta facendo molto scalpore. La decisione della pasionaria del centrodestra, ex parlamentare ed europarlamentare, fa ancora più rumore perché si inserisce nella crescente rivalità tra Antonio Tajani e Matteo Salvini. Una rivalità che si declina anche a colpi di cambi di casacca che si registrano ormai con cadenza mensile.
Oggi è toccato a Forza Italia perdere due esponenti di spicco, poiché oltre ad Alessandra Mussolini, ha deciso di passare con il Carroccio anche lo storico esponente forzista in Campidoglio, Roberto Cantiani. Uno smacco che arriva a meno di un mese dall’ufficializzazione del passaggio a Forza Italia di due consiglieri del Carroccio alla Regione Lazio, Giuseppe Cangemi e Angelo Tripodi.
Nel panorama politico italiano, dove le alleanze sono in continuo cambiamento e tra i partiti esiste una certa ‘fluidità’ con cambi di casacca frequenti, la crescente rivalità tra Forza Italia e Lega rappresenta uno degli aspetti più interessanti.
Un chiaro esempio di questa dinamica è la recente uscita di Alessandra Mussolini da Forza Italia per aderire alla Lega, una mossa che non è solo il segno di un'insofferenza personale, ma che si inserisce in un contesto politico più ampio, segnato da una precisa dinamica che vede Forza Italia e Lega impegnate in un continuo braccio di ferro all’interno della coalizione di maggioranza.
Attualmente Alessandra Mussolini non riveste nessuna carica istituzionale, dopo la mancata rielezione a Bruxelles, alle Elezioni Europee del giugno 2024. È stata più volte membro del Parlamento italiano ed Europeo. Lunedì 19 maggio 2025 ha ufficializzato la sua adesione alla Lega e l’addio a Forza Italia in cui militava dal 2013.
Il suo ingresso nella Lega è stato commentato dal vicepremier Salvini, che le ha dato il benvenuto a margine di un incontro a Lamezia Terme.
Insieme a Mussolini, il Carroccio ha dato il benvenuto anche al consigliere del comune di Roma, Roberto Cantiani, un nome storico di Forza Italia nella Capitale.
Oggi il punto è stato segnato dal Carroccio, ma in passato Forza Italia ha sottratto alla Lega nomi di peso, in una lotta senza esclusione di colpi. Al momento il conteggio è senza dubbio a favore del partito di Antonio Tajani che negli ultimi tre anni ha portato via all’alleato Matteo Salvini parlamentari ed esponenti territoriali di spicco.
I nomi più noti sono sicuramente quello di Flavio Tosi, ex sindaco di Verona, eletto all’europarlamento nel 2024 tra le file di Forza Italia. Tosi insieme ad altri ex leghisti, come i consiglieri lombardi Gianmarco Senna e Massimiliano Bastoni, l’ex deputato Tony Iwobi (primo esponente di colore eletto con la Lega poi lasciata a inizio 2025), ha lanciato Forza Nord, un comitato interno a Forza Italia che punta a sottrarre preferenze alla Lega nelle regioni del Nord.
Nel 2024 ha aderito a Forza Italia anche Marco Reguzzoni, storico esponente della Lega Lombarda, presidente della provincia di Varese e vicinissimo a Umberto Bossi. Ha fatto molto discutere, infine, nel marzo di quest’anno, la decisione del deputato Davide Bellomo di lasciare la Lega per aderire a Forza Italia.
Anche la Lega, tuttavia, ha qualche punto sul suo tabellone. Oltre ai recenti acquisti, nel gennaio del 2024 ha strappato al partito di Antonio Tajani, l’eurodeputato Aldo Patriciello, poi rieletto nuovamente nel giugno dello stesso anno. Nel 2022 a passare nel partito di Salvini era stato Antonio Angelucci, eletto poi per la quarta volta a Montecitorio.
In conclusione, la crescente rivalità tra Lega e Forza Italia, alimentata da continui cambi di casacca e da un'incessante battaglia per attrarre esponenti politici di spicco, sta modificando radicalmente gli equilibri interni alla coalizione di centrodestra. L’addio di Alessandra Mussolini a Forza Italia e il suo passaggio alla Lega non è solo un episodio isolato, ma l’ennesima dimostrazione di un panorama politico italiano in costante mutamento. Questi continui spostamenti e la rivalità tra i due partiti contribuiscono a creare una situazione di incertezza politica, potrebbe mettere a rischio la stabilità del governo e la coesione del centrodestra.