22 May, 2025 - 12:46

Pensione con 5 anni di contributi: requisiti, come andarci e ottenere più di 700 euro

Pensione con 5 anni di contributi: requisiti, come andarci e ottenere più di 700 euro

Ci sono molte persone che hanno lavorato per pochissimi anni, scrivendo una storia contributiva particolarmente bassa.

Per non far perdere questi pochi anni di versamenti contributivi e per garantire una pensione anche a chi ha lavorato poco, è prevista una formula ad hoc.

In questo articolo, spieghiamo qual è questa formula, a chi è rivolta, come funziona e quanto spetta. Nel frattempo, consiglio la visualizzazione del video YouTube di Insindacabili, utile e completo per avere tutte le informazioni che ti servono in pochi minuti.

 

Come andare in pensione con 5 anni di contributi

Chi ha versato 5 anni di contributi è meno avvantaggiato di chi ha soddisfatto il requisito contributivo della pensione di vecchiaia.

Tuttavia, per non far perdere i pochi versamenti fatti, è prevista una formula per il pensionamento di chi ha prestato comunque qualche anno di lavoro.

Sto parlando della pensione di vecchiaia contributiva, uno strumento che consente di andare in pensione a un’età un po’ avanzata.

Se, da una parte, la legge prevede comunque la possibilità di andare in pensione, pur prendendo un importo basso, dall’altra c’è la nota dolente dell’età. Infatti, non pensate di poter andare in pensione a 67 anni, come previsto dalla pensione di vecchiaia.

Chi può accedere alla pensione di vecchiaia contributiva

La pensione di vecchiaia contributiva è rivolta, in particolare, a chi ha lavorato pochi anni ed è in possesso dei seguenti requisiti:

  • 71 anni d’età;
  • 5 anni di contributi versati (con l’esclusione di quelli figurativi);
  • Assenza di contributi prima del 1° gennaio 1996.

Anche chi ha iniziato a lavorare prima della data stabilita può accedere a questa opzione, purché rispetti i requisiti per il computo nella Gestione Separata.

L’opzione contributiva per la pensione di vecchiaia rappresenta una soluzione utile per molti lavoratori che, altrimenti, rischierebbero di non raggiungere i 20 anni di contributi necessari per accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni.

Pensione di vecchiaia contributiva: come funziona

Questa particolare formula pensionistica consente di andare in pensione con le regole del sistema contributivo, rendendo così possibile il ricorso a questa modalità anche per chi ha una carriera lavorativa iniziata in precedenza.

Tuttavia, è importante fare attenzione a un aspetto fondamentale: in caso di computo, non sono sufficienti i 5 anni di contributi normalmente richiesti per il regime contributivo. Per presentare la domanda, infatti, è necessario aver versato almeno 15 anni di contributi.

Grazie a questo strumento è possibile valorizzare anche brevi carriere lavorative, evitando che i contributi versati vadano persi. Si tratta quindi di un’opportunità importante, soprattutto per chi ha avuto percorsi lavorativi discontinui

Quanto spetta con la pensione di vecchiaia contributiva

L’importo della pensione liquidata con il sistema contributivo puro può risultare molto basso, soprattutto in assenza di una lunga anzianità contributiva o di versamenti consistenti.

Chi va in pensione a 71 anni può trasformare tutti i contributi versati, che, per i lavoratori dipendenti, corrispondono al 33% dello stipendio lordo, in un assegno mensile. Per fare questo si usa un valore fisso chiamato coefficiente di trasformazione, che a 71 anni è pari al 6,510%.

In pratica, più si è guadagnato e più contributi si sono versati, più alta sarà la pensione.

Possiamo fare un esempio. Prendiamo un lavoratore che ha percepito un reddito medio lordo di 20.000 euro. I contributivi versati ogni anno ammontano a 6.600,00 euro e il montante contributivo 33.000,00 euro. La pensione sarà pari a 2.148,30 euro all’anno, ovvero 165,25 euro al mese.

Si può aumentare l’importo della pensione?

L’esempio fatto fa capire come l’importo della pensione di vecchiaia contributiva sia davvero molto basso.

Però, è possibile contare su altri strumenti che potrebbero concorrere all’aumento dell’assegno. Intanto, in attesa di raggiungere l’età di 71 anni, è possibile richiedere l’Assegno Sociale che, nel 2025, prevede un importo pari a 538,68 euro mensili.

Inoltre, al compimento dei 70 anni si aggiunge il cosiddetto incremento al milione, ovvero una maggiorazione sociale che porta la soglia massima complessiva a 739,83 euro.

Conclusioni sulla pensione di vecchiaia contributiva

La pensione di vecchiaia contributiva permette di andare in pensione a 71 anni con almeno 5 anni di contributi effettivi versati dopo il 1° gennaio 1996.

È pensata per chi ha avuto una carriera breve e non raggiunge i 20 anni richiesti per la pensione ordinaria.

L’importo dell’assegno è calcolato con il sistema contributivo e può risultare basso, ma esistono integrazioni come l’Assegno Sociale e l’incremento al milione per aumentarlo.

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Sara Bellanza
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