23 May, 2025 - 21:19

Chi è Giulio Sapelli? Biografia e vita privata dell'economista

Chi è Giulio Sapelli? Biografia e vita privata dell'economista

Giulio Sapelli è una delle voci più originali e poliedriche dell’economia italiana. Storico, economista, dirigente d’azienda, consulente e saggista, Sapelli ha attraversato oltre mezzo secolo di storia industriale, accademica e politica italiana, distinguendosi per la sua capacità di coniugare rigore scientifico, impegno civile e una visione critica e indipendente dei grandi temi economici e sociali.

Il suo pensiero, spesso fuori dagli schemi, lo ha reso un intellettuale di riferimento nel dibattito pubblico, nonché un protagonista di primo piano nei consigli di amministrazione di alcune delle principali aziende italiane.

Giulio Sapelli: età e origini

Giulio Sapelli nasce a Torino l’11 marzo 1947. Cresciuto in una famiglia operaia e sindacale nel cuore della Torino industriale, vive un’infanzia segnata da valori di solidarietà e impegno sociale.

Dopo il diploma tecnico e magistrale, si laurea in Storia economica presso l’Università degli Studi di Torino nel 1971, per poi specializzarsi in Ergonomia nel 1972.

La sua formazione si arricchisce ulteriormente con esperienze di studio e ricerca in prestigiose istituzioni internazionali, tra cui l’Institut für Weltwirtschaft di Kiel, la London School of Economics, l’Università Autonoma di Barcellona e l’Università di Buenos Aires. Queste radici torinesi e il contesto familiare segnano profondamente la sua visione del mondo, improntata a una forte attenzione per le dinamiche sociali e per il ruolo delle classi lavoratrici.

Giulio Sapelli: moglie e figli

La vita privata di Giulio Sapelli è stata segnata da diverse esperienze sentimentali. Sapelli è stato sposato tre volte; la sua attuale moglie è Claudia Sonino, germanista e docente di Letteratura tedesca all’Università di Pavia.

Il matrimonio con Sonino, celebrato a Milano, ha coronato una lunga storia d’amore. Sapelli stesso ha dichiarato che l’Olivetti, l’Eni e Claudia sono state le tre grandi passioni della sua vita. Non sono disponibili informazioni pubbliche dettagliate su eventuali figli, a conferma della sua riservatezza su questo aspetto.

Carriera

La carriera di Giulio Sapelli è ricchissima e multiforme. Dopo la laurea, inizia a lavorare presso gli uffici studi della Cassa di Risparmio di Torino e della Olivetti, dove si occupa di ricerca economica e formazione del personale.

Negli anni successivi svolge incarichi di ricerca, formazione e consulenza per numerose aziende e istituzioni, tra cui Eni, Isvor Fiat, Galbani, Telecom, Tim, AGIP Petroli, Finmeccanica e Barilla. Dal 1996 al 2002 è consigliere di amministrazione dell’Eni, dal 2000 al 2001 presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e dal 2002 al 2009 nel CdA di UniCredit Banca d’Impresa.

Accanto all’attività aziendale, Sapelli sviluppa una brillante carriera accademica: è professore ordinario di Storia economica presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna anche Economia politica e Analisi culturale dei processi organizzativi. Ha insegnato e svolto ricerca anche in molte università estere, tra cui la London School of Economics, l’Università di Barcellona, l’Università di Buenos Aires e l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi.

È autore di oltre 400 pubblicazioni tra libri, saggi e articoli, molti dei quali dedicati all’analisi dei processi storici, economici e politici italiani e internazionali.

Nel 2018 il suo nome è stato proposto come possibile premier da Lega e Movimento 5 Stelle, a testimonianza della sua autorevolezza trasversale nel panorama politico italiano.

Orientamento politico

Il percorso politico e intellettuale di Giulio Sapelli è segnato da una costante indipendenza e da una visione critica rispetto agli schieramenti tradizionali. Da giovane si iscrive al Partito Comunista Italiano, influenzato dall’ambiente operaio torinese e da figure come Gramsci.

Tuttavia, nel corso degli anni si allontana da ogni ortodossia ideologica, mantenendo una posizione di “coscienza critica” e di intellettuale trasversale, come lui stesso si definisce.

Sapelli si è spesso espresso in modo critico verso l’Unione Europea e le sue politiche economiche, sostenendo la necessità di una riforma profonda delle istituzioni europee e difendendo il ruolo della politica nazionale contro il tecnocratismo e l’ordoliberismo.

Allo stesso tempo, ha difeso il Parlamento e le istituzioni rappresentative, opponendosi a campagne demagogiche contro la “casta” e i vitalizi, sottolineando l’importanza di tutelare il diritto alla politica anche per i meno abbienti.

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