02 Sep, 2025 - 12:26

Garlasco, scontro tra avvocati: accuse di slealtà e nuove ombre sulle indagini

Garlasco, scontro tra avvocati: accuse di slealtà e nuove ombre sulle indagini

Nella puntata di “Filo Rosso” andata in onda su Rai Tre il 1° settembre 2025, il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco è tornato a essere protagonista di un dibattito televisivo serrato, segnato da polemiche, nuovi dettagli e scontri tra i principali attori legali e mediatici. Il programma, condotto da Manuela Moreno, ha dedicato l’ultima parte della serata alle novità legate all’indagine, mettendo faccia a faccia gli avvocati coinvolti e alcuni giornalisti esperti di cronaca giudiziaria.

Garlasco: scontri tra avvocati e nuove polemiche sulle indagini

In studio erano presenti Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi, Stefano Zurlo, Ilenia Petracalvina e Rita Cavallaro, mentre in collegamento è intervenuto anche Lovati, l’avvocato di Andrea Sempio, attuale indagato per il delitto Poggi. Un confronto acceso ha coinvolto anche Gianluigi Tizzoni, legale della famiglia della vittima.

De Rensis ha ribadito la fiducia nella Procura di Pavia, sottolineando che l’autunno si preannuncia “molto caldo” per le indagini e che sono attesi nuovi elementi. Il legale ha dichiarato di aver approfondito il caso dopo essere stato coinvolto dalla collega Giada Bocellari, arrivando a convincersi dell’innocenza di Stasi proprio grazie allo studio accurato delle carte processuali. Ha inoltre respinto qualsiasi accanimento su Sempio, sottolineando che l’obiettivo rimane la revisione del processo e la correzione degli errori commessi nelle indagini precedenti.

Le accuse di Lovati: “Indagine insidiosa e sleale”

L’avvocato Lovati ha risposto alle domande di Moreno, dichiarando la sua iniziale diffidenza verso le indagini, soprattutto durante la fase di raccolta delle prove legate ai rifiuti e al materiale biologico. Lovati ha affrontato il tema della presunta “slealtà” delle procedure, denunciando episodi poco chiari come il doppio prelievo delle impronte di Sempio effettuato senza avvisare i legali, un comportamento che ha definito ingiusto e scorretto. Sul contenuto di queste prove, Lovati è stato netto: “L’impronta presa con questo metodo illecito dicono che c’entri con l’impronta 33”.

Non solo: Lovati si è dichiarato fiducioso del proscioglimento del suo assistito, convinto che Andrea Sempio non sarà rinviato a giudizio il 25 ottobre, ma che tutto si concluderà davanti al gip con un provvedimento di archiviazione.

Scambi di accuse e polemiche tra De Rensis e Tizzoni

Il dibattito si è acceso nuovamente sulla possibilità di una riesumazione del corpo di Chiara Poggi. Tizzoni ha affermato che la famiglia della vittima non si oppone a ulteriori accertamenti, ma chiede rispetto per le sentenze passate che hanno portato alla condanna di Stasi e per le conclusioni dell’incidente probatorio, secondo cui Chiara sarebbe stata uccisa da una sola persona.

Nel confronto tra avvocati, De Rensis ha punzecchiato Tizzoni sulle “suggestioni” che circolano attorno al caso e sulla realizzazione di un video ricostruttivo delle tempistiche del delitto: “Magari un giorno queste suggestioni non lo saranno più”, ha affermato il difensore di Stasi. Tizzoni ha risposto che il video non è amatoriale, ma frutto di lavoro tecnico specializzato utile alla ricostruzione dei fatti. Lo scontro si è ulteriormente acceso quando Tizzoni ha precisato che la difesa di Stasi è rappresentata ufficialmente dalla collega Bocellari.

La questione del rito abbreviato e le prospettive future

Moreno ha sollecitato Lovati su eventuali nuove indagini, ottenendo una risposta netta: “La difesa di Stasi, che ritengo innocente, ha scelto all’epoca la via abbreviata e quindi gli atti gli andavano bene così, quindi punto e a capo”. Petracalvina ha stuzzicato l’avvocato, notando che il rito abbreviato è stato proprio una scelta di Stasi, mentre Lovati ha espresso la propria convinzione nell’innocenza sia di Stasi che di Sempio: “Stasi per me è sempre stato innocente, Sempio di più ancora perchè Stasi aveva almeno l’aggancio di essere il fidanzato della vittima, Sempio nulla”.

De Rensis ha concluso con un appello al rispetto delle indagini attuali: “La difesa di Stasi non ha intendimento persecutorio verso nessuno, rispettiamo questa indagine”.

LEGGI ANCHE