Chi non ama lo spritz originale? D’estate, soprattutto, con una bella dose di ghiaccio, per un brindisi con gli amici, ma anche da sorseggiare al tramonto sul mare per un aperitivo indimenticabile.
Ma qual è lo spritz veneto? Quello con l’Aperol? Quello con il Campari? Sbagliato: lo spritz originale è veneto ed è bianco.
Il termine spritz deriva dal tedesco spritzen, spruzzare. Lo spritz originale nasce infatti nel Triveneto durante il dominio Austroungarico. Abituati a bere birra, i soldati austroungarici dovettero infatti trovare una soluzione per allungare le bevute di vino locale senza perdere il senno. Iniziarono così a diluire il vino bianco con l’acqua, dando così vita allo spritz.
Come ci racconta la storia, quindi, lo spritz veneto è quello bianco e consiste esclusivamente di due ingredienti: acqua e vino bianco fermo. Oggi si preferisce usare l’acqua gassata, per regalare un piacevole solletico al palato. Il vino inoltre, in base alla zona e al bar, può essere sia un prosecco, che abbonda sempre nelle cantine venete, che un qualsiasi altro tipo di vino bianco fermo locale. Lo spritz bianco, tra tutti gli spritz, è sicuramente quello più leggero e dissetante, perché mancano i liquori, quindi ulteriori zuccheri I cubetti di ghiaccio e la fettina di limone rinforzano questa sensazione di freschezza, ed oggi sono immancabili compagni dello spritz bianco.
Amatissimo in Italia e all’estero, lo Spritz Aperol viene sempre mixato con vino bianco e selz, con l’aggiunta di ghiaccio, una fetta di arancia e un’oliva.
Oltre allo spritz originale e a quello con l’Aperol, ci sono altri tipi comuni di spritz: come il Campari, scelto da chi preferisce sapori più amari o lo spritz Cynar, ottenuto usando l’omonimo liquore veneziano a base di carciofo.