Cosa mangiare in Croazia? La Croazia è una meta di vacanza particolarmente ambita sicuramente per il suo mare cristallino, la natura incontaminata, le spiagge e le meravigliose città, da Rovigno fino a Dubrovnik. Ma se siete in vacanza in Croazia, o avete intenzione di andarci, non potete perdere anche la bontà della sua cucina tipica, dai piatti più conosciuti a quelli che invece dovrete scoprire.
Ecco quindi i 10 piatti tipici croati che bisogna assolutamente assaggiare.
In qualunque parte del Mediterraneo vi troviate, ci sarà anche lei: la focaccia. In Croazia si chiama pogača ed è a base di pasta lievitata e ripieno salato e aromatico, che di solito comprende cipolle, capperi e acciughe o sardine.
Tre sono le varianti: viška pogača, la più antica, caratterizzata dalla forma triangolare e dall’assenza di pomodoro; Komiška pogača, a forma quadrata e con il pomodoro; Forska pogača, la più ricca, con aggiunta di formaggio caprino o pecorino e olive.
Cosa mangiare in Croazia se non i mitici ćevapi? Diffusissime in tutti i balcani, sono piccole salsicce speziate che in Croazia vengono servite nel panino tipico lepinje, insieme a cipolle e salsa yogurt. Una delizia!
Si tratta di una zuppa leggera di pesce (rana pescatrice, scorfano, cozze, scampi) che in Croazia è caratterizzata in particolare dall’uso della cipolla. Ne esistono diverse versioni: a Zlarin è ancora possibile trovare il brodetto di aragosta, mentre a Skradin la specialità è il brodetto di anguilla. La regione fluviale della Neretva, all’estremo sud, offre sicuramente la versione più bizzarra, a base di rane e anguille.
Gli scampi alla busara sono scampi stufati nel sugo di pomodoro con aglio, vino bianco e pangrattato. Impossibile resistere alla scarpetta!
La poljički soparnik è la sfoglia salata tipica della zona di Spalato, caratterizzata da una sfoglia triangolare ripiena di bietole e cipolle rosse (kapula). Il soparnik viene cotto sulla teglia, uno strato dopo l’altro. Particolare l'uso della cenere, che viene cosparsa generosamente sulla sfoglia, e la cottura diretta sulla brace, che gli conferisce un bel colorito rossastro. Prima di servirlo, viene ripulito dalla cenere e irrorato con olio extravergine e aglio.
Cosa mangiare in Croazia se non i peperoni ripieni? Uno dei piatti più tipici croati, si ottiene farcendo la verdura con carne macinata, riso e spezie, per poi cuocere il tutto con la salsa di pomodoro.
Il nome peka indica una specie di campana di terracotta o ghisa, tradizionalmente ricoperta di braci incandescenti per cuocere il pane o brasare lentamente carne o pesce, facendo diventare la carne tenera e succosa. La peka è indispensabile per il tipico pane di farina integrale cotto alla brace, ma anche per il vitello (teletina ispod peke), l'agnello, il polpo e le braciole di maiale con le patate.
Le fritule (frittelle) sono il più popolare dessert croato. Si preparano con farina, uvetta, grappa locale e scorza di limone.
Si tratta di un delicato dolce di crema e pasta sfoglia che viene servito nella caratteristica forma a cubo. Due strati di pasta croccante racchiudono una generosa dose di crema pasticciera e, nella parte superiore, un velo di panna montata.
Cosa mangiare in Croazia se non questi due dolci che hanno l'ingrediente principale in comune: il succo o mosto di frutta. Il mantala, tipico di Dubrovnik, è un dolcetto a base di mosto di uva Pravac Mali. ll mosto viene bollito con bucce di arancia, successivamente addensato con la farina, e infine speziato con chiodi di garofano, mandorle tritate, cannella, pinoli e coriandolo. La kotonjada, invece, è una gelatina a base di mele cotogne, zucchero e limone, è invece diffusa in tutta la Dalmazia.