Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione, intervistato a UnoMattina in occasione delle aperture scuole di questa mattina, ha dichiarato:
Quindi:
Il nuovo anno scolastico partirà oggi in 7 territori: Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella Provincia di Trento; ha già preso l'avvio, il 5 settembre, nella sola Provincia di Bolzano e vedrà il 13 settembre tornare sui banchi bambini e ragazzi della Campania. Poi, a seguire, il 14 settembre le lezioni prenderanno il via in Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria. Il 15 inizieranno, invece, in Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. In coda, il 19 settembre, Sicilia e Valle d’Aosta.
Quest'anno si torna tutti in classe senza distanziamento, senza personale aggiuntivo Covid, senza mascherine, senza Dad. Per l'aerazione delle classi è indicato aprire le finestre e cambiare l'aria con frequenza. Via libera anche alle gite. Ma se il quadro sanitario dovesse peggiorare le scuole devono essere preparate e pronte a rimettere in piedi le misure assunte negli ultimi tre anni.
Complice il caro-energia, l'anno scolastico che parte domani sarà anche all'insegna dei rincari. Il Codacons ha stimato che per quaderni, diari, astucci, diari, e tutto il materiale legato alla scuola gli incrementi medi dei listini sono del +7% per i costi di produzione in capo alle imprese del settore determinati dal caro-energia e la crisi delle materie.
Anche per l'Unione nazionale dei consumatori i rincari sono del 7,3%. Il ministro Patrizio Bianchi, i sindacati e i partiti assicurano però che il caro energia non avrà comunque ripercussioni sull'andamento dell'anno scolastico, che dovrà essere in presenza e senza giornate in Dad per risparmiare sui termosifoni.