Arretrati contratto sanità: è arrivata il 5 ottobre l'approvazione anche da parte del Consiglio dei Ministri, il quale ha detto sì all'ipotesi di accordo di contratto per il comparto Sanità 2019-2021.
Adesso si aspetta solamente la "certificazione" da parte della Corte dei conti, la quale dovrà arrivare entro 15 giorni e alla quale seguirà la sottoscrizione definitiva del Ccnl.
Perciò, per trovare gli arretrati e gli aumenti nelle buste paga di infermieri, ostetriche ed OSS bisognerà aspettare il mese di novembre.
L'aumento sarà pari all'incirca a 175 euro medi al mese per 13 mensilità:
Antonio Naddeo, il presidente dell'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), esprime la sua sicurezza riguardo all'approvazione finale da parte della Corte dei Conti ed esprime soddisfazione per quella appena ottenuta dal Consiglio dei Ministri.
In particolare, ecco le sue parole:
Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ribadisce l'importanza del rinnovo del contratto del comparto sanità. Ecco le sue parole:
Anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, si dichiara soddisfatto ed orgoglioso "perché si chiude il cerchio rispetto all'importante lavoro che, come ministro del Governo Draghi, ho portato avanti da oltre un anno e mezzo con un unico obiettivo: la valorizzazione e il rilancio del capitale umano e il rinnovo di tutti i contratti di lavoro nella Pubblica amministrazione".
Ecco le sue parole:
"Rispetto al rinnovo del Ccnl del comparto sanità, voglio ricordare che non solo mettiamo più risorse nelle buste paghe di quasi 600mila professionisti sanitari e operatori del Ssn, ma valorizziamo il loro operato e introduciamo innovazioni che il settore aspettava da tempo, riconoscendo anche l’impegno in prima linea durante l’emergenza Covid.
Gli operatori sanitari troveranno nelle buste paga - a decorrere dal 1° gennaio 2021 - un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità.
L’accordo, includendo anche le indennità, permette di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mensili, corrispondenti a una percentuale di rivalutazione del 7,22%".