Si allarga a macchia d'olio la presenza del batterio listeria monocytogenes all'interno della piramide alimentare italiana. Il ministero della Salute ha infatti emanato un nuovo richiamo che riguarda un lotto di gorgonzola commercializzato dalla catena di discount Eurospin Italia Spa dell’azienda Gelmini Carlo srl, venduto in confezione da 300 grammi e con scadenza 8 novembre 2022.
La raccomandazione della Sanità è "di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita per sostituzione o rimborso".
Rispetto ad altre volte per il momento si tratta di una misura precauzionale e non di un caso confermato, come già accaduto con i wurstel circa un mese fa. Alla base della presenza del batterio listeria c'è una cattiva conservazione, dovuta alla mancanza di igiene o alle condizioni sfavorevoli dell'ambiente (troppo sale, temperature basse): si consiglia dunque sempre la cottura dei cibi più a rischio: latticini, carne e pesce crudi, verdure.
Gli altri casi noti alle cronache hanno riguardato i tramezzini al salmone "Allegri Sapori" e i pancake al cioccolato della francese Crepier. Più di recente nel mirino anche la porchetta di Ariccia "Alta Qualità Iperal".
Più defilato ma ugualmente di rilievo il caso di botulino tossico nel pesto al finocchietto della Alicos nel barattolino da 190 grammi (con scadenza nel 2024). In corso i controlli sul territorio regionale e nazionale, tra le possibili cause del batterio la non corretta acidificazione del prodotto e la carenza di ossigeno.
Nel frattempo, a chiarire lo scenario attuale ci ha pensato Umberto Agrimi, direttore del dipartimento sicurezza, nutrizione e sanità pubblica veterinaria dell'Istituto superiore di sanità, che ha dichiarato:
In generale poi sul bilancio annuale di listeriosi, Agrimi ha spiegato:
Infine, una conclusione sulla condizione attuale e le preoccupazioni ad essa legate: