31 Jan, 2023 - 11:25

Record italiano in Antartide: la rompighiaccio "Laura Bassi" raggiunge il punto più estremo

Record italiano in Antartide: la rompighiaccio "Laura Bassi" raggiunge il punto più estremo

La rompighiaccio italiana "Laura Bassi" dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale - OGS ha toccato il punto più meridionale dell’Antartide mai raggiunto da una nave. L'impresa fa parte della campagna oceanografica della 38a spedizione italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). I ricercatori e i tecnici a bordo hanno raggiunto, all'interno della Baia delle Balene, un sito finora inesplorato situato alla latitudine 78° 44.280’ nel Mare di Ross.

Il viaggio della rompighiaccio Laura Bassi

La rompighiaccio Laura Bassi ha lasciato il porto di Trieste lo scorso 17 novembre. La prima tappa è stata Ravenna, dove hanno caricato personale e materiali coinvolti negli studi. In 40 giorni l’imbarcazione ha raggiunto la Nuova Zelanda e il 5 gennaio ha lasciato il porto di Lyttelton alla volta della Stazione Mario Zucchelli e del Mare di Ross.

Il record è stato raggiunto nel corso della prima campagna oceanografica dedicata a sette diversi progetti che prevedevano: attività di lancio e recupero di boe (floating e drifter) per lo studio della circolazione marina; recupero e messa a mare dei "mooring", sistemi di misura ancorati al fondo del mare utilizzati per lo studio di caratteristiche fisico e chimiche della colonna d'acqua; carotaggi tramite "multicorer" o "box corer" e carotaggi per lo studio geologico del fondale marino, attività di pesca scientifica e indagini di laboratorio biologico e chimico fisico. Gli esperti hanno anche condotto un studio legato alla mappatura del fondale marino per la realizzazione di mappe di aree ancora non cartografate in collaborazione con l'Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana.

I primi risultati del progetto

I primi risultati dello studio dei parametri fisici dell'acqua marina (dalla superficie fino alla profondità prossima al fondale di 216 metri) hanno riscontrato la presenza di acqua particolarmente fredda e si confermano di grande importanza per lo studio della dinamica delle correnti nel Mare di Ross. 

Un’altra analisi ha rilevato una densità di stadi larvali e giovanili di specie ittiche, la quale presuppone la presenza di alcune varietà raramente osservate nel Mare di Ross oltre la presenza di elevate masse di alghe unicellulari che denotano un'elevata produzione primaria e incoraggiano ulteriori ricerche.

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Giulia Danielli
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