È ancora caos intorno al caso Cospito, l'anarchico detenuto al 41 bis che da oltre cento giorni sta portando avanti lo sciopero della fame per protestare contro l'imposizione del carcere duro. Tutto ha avuto inizio dalle parole dell’onorevole Giovanni Donzelli che in un suo intervento in aula ha lasciato intendere fatti molto gravi: che una parte politica – quella riconducibile al Pd – avrebbe intrattenuto delle conversazioni segretissime il cui contenuto farebbe dubitare del loro ruolo istituzionale: Il terrorista Cospito sta usando la mafia per far cedere lo stato sul 41 bis – dice Donzelli – il 12 gennaio 2023 Cospito incontrava i parlamentari Serracchiani, Verini, Orlando e Lai. Il deputato di Fratelli d’Italia dice questo sottolineando che quello stesso giorno Cospito aveva incontrato Francesco Di Maio del clan dei casalesi, il quale lo invitava ad andare avanti nella sua battaglia: Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato. Cospito avrebbe risposto: Per me al 41 bis siamo tutti uguali. Non deve essere una lotta solo per me. Donzelli associa le due conversazioni e, molto semplicisticamente, deduce una sorta di silenzio assenso del Pd alla strategia di Cospito tanto da urlare: Da che parte state: quella dello stato o quella della mafia?. È stata una miccia che ha fatto divampare le fiamme, alimentate dalla pronta – ed ovvia – reazione degli esponenti dem che hanno preso parola dopo di lui invitandolo a vergognarsi.
I contenuti della conversazione sono stati forniti a Donzelli dal Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Il quale, visto il polverone, ha immediatamente confessato specificando che si trattava di Informazioni non secretate ma di una semplice relazione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. Delmastro ha spiegato tutto, in esclusiva, ai microfoni di Fanpage. A partire dal ruolo del Pd: Non ritengo che il Pd fiancheggi il terrorismo. Debbo dire, però, che ad oggi una posizione di alleggerimento del 41 Bis arriva solo da loro. C’è una cultura di comprensione dei compagni che sbagliano, ma qui siamo dinanzi ad un criminale. Sulla fornitura delle informazioni dice che: Donzelli mi ha chiesto ed ho risposto. Confermo che a domanda di un deputato su quale sia lo spessore criminale della faccenda io ho risposto. Ho risposto fornendo informazioni non decretate. Sul filo diretto tra Cospito ed il clan dei Casalesi invece precisa: Non ci sono evidenze di trame dirette. C’è la certezza, però, che ci siano delle interlocuzioni. Cospito ci chiede di revocare il 41 Bis che per noi, politicamente, deve essere applicato. Se la magistratura ne farà motivi giuridici sarà un altro discorso.
Le opposizioni sono sul chi va là. Renzi mette pressione a Giorgia Meloni chiedendole di difendere le istituzioni: Volete avere una visione moderna dello Stato, con una giustizia liberale, o volete rincorrere il giustizialismo forcaiolo di Donzelli e di Delmastro? A voi la scelta.
Ancora più duro il Pd che usa anche gli strumenti giuridici e dichiara di aver depositato una mozione di sfiducia verso il Sottosegretario Delmastro:
Lo stesso fa il Movimento 5 Stelle come dichiarato da Giuseppe Conte in un post su Facebook:
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