La polemica nata ieri va avanti ed infiamma la strada che da Roma porta a Parigi. Tutto è nato in seguito ad alcune dichiarazioni di Giorgia Meloni rilasciate, durante il Consiglio Europeo tenutosi delle scorse ore, ad un punto stampa con i cronisti europei. In breve, la premier aveva bacchettato il presidente francese Macron per aver organizzato un trilaterale con Zelensky da cui l’Italia è rimasta esclusa. Meloni, con questa dichiarazione, ha paradossalmente scoperto il fianco e dato adito alle polemiche interne. Le opposizioni, infatti, non hanno perso tempo. I ricordi del Mario Draghi sempre in prima linea, in qualsivoglia vertice europeo o mondiale, sono tornati nella mente di molti che hanno avuto il pretesto di accusare l’attuale governo di non adeguatezza. Reo, evidentemente, di determinare l’isolamento del nostro paese a livello europeo. Emblematica è stata la reazione di Carlo Calenda. Uno che rappresenta uno schieramento politico, il Terzo Polo, che ha basato proprio sul draghisimo la sua campagna elettorale. Così Calenda:
Pd ed M5s non sono stati da meno. Insomma, sono state ore di fuoco subito per l’esecutivo. Il quale, però, ha ben che avviato la sua reazione. Intanto il Premier è andato avanti nella sua spedizione europea e poche ore fa, in una conferenza stampa ad hoc, ha rivendicato i risultati ottenuti in seno alle consultazioni con gli altri leader che si sono tenute in questi giorni. E poi, a fare colpo di reni, è intervenuto anche il Vicepremier Antonio Tajani.
Il Ministro degli Esteri ha preso parola per spiegare e correggere: Nessuno strappo con Parigi, soltanto una gaffe da parte del Presidente Emmanuel Macron. Così Tajani, nel dettaglio, a margine di un convegno all'università Luiss di Roma:
Sempre Tajani spiega che si sia trattato di:
A chi dice che l’Italia sia isolata il Vicepremier risponde nel dettaglio:
Tajani lo ribadisce anche in un’intervista rilasciata al Corriere della sera in cui il vicepremier rimarca che l'Italia non è isolata ma sta costruendo un anche un asse con il Regno Unito. Antonio Tajani, infatti, conferma che si sta concretizzando il nuovo invio di armi all'Ucraina. Le sue parole: "Il decreto c'è già - dice - è stato pubblicato in Gazzetta. Sono invii scaglionati. Ci vorrà qualche settimana. Ma di problemi non ce ne sono.
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