Anche Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, è intervenuto sul caso che ha infiammato la giornata odierna: il botta e risposta tra la Presidente del liceo Da Vinci di Firenze ed il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Bonaccini, che si trovava a Milano per concludere la sua campagna elettorale, ha spiegato:
Bonaccini ritiene il Ministro meritevole di dimissioni: Anche se non sono uno che le chiede ogni giorno solo per fare opposizione, ma se continua così sarebbe opportuno. Poi affonda su Valditara usando queste parole:
Anche l’altra candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein, condanna le parole del Ministro Valditara che: Ha giurato sulla Costituzione antifascista. Non dovrebbe essere Ministro.
Le origini nel caso sono rinvenire in quanto accaduto sabato scorso a Firenze: un’aggressione, violenta e brutale, organizzata da sei ragazzi del collettivo di Azione studentesca, un gruppo politico studentesco di estrema destra. Le persone erano tre minorenni e tre maggiorenni che si sono scagliati, per ragioni ancora da capire, su un ragazzo fuori dalla scuola. Le ricostruzioni la vogliono un’aggressione unilaterale e non una rissa e le cause, per quanto emerso finora, dovrebbero essere politiche. Si sta indagando ma, nel frattempo, torna in auge il tema della violenza politica e delle azioni eversive riconducibili agli estremismi politici. Il caso è tornato sotto l’attenzione nelle scorse ore quando una preside di un’altra scuola di Firenze, Annalisa Savino, ha diffuso una lettera che dice:
La missiva si è diffusa rapidamente ed è stata condivisa da tanti esponenti politici e non. Tra gli altri, dal Sindaco di Firenze Nardella. Il Ministro Valditara è intervenuto ma non per unirsi al grido di condanna verso gli aggressori bensì per richiamare all’ordine la dirigente scolastica rea – secondo lui – di aver proceduto ad un atto improprio. Definendo, poi, ridicola la decisione di parlare di fascismo in una lettera.