L’Italia è alle prese con la partita del PNRR su cui l’Unione Europea conferma i ritardi. La Commissione Europea, in una raccomandazione scritta, fa sapere che: Il Piano per la ripresa e la resilienza comprende un'ampia serie di riforme e investimenti che si rafforzano a vicenda da attuare entro il 2026. L'attuazione del Pnrr dell'Italia è in corso, ma con un rischio crescente di ritardi. Ecco, quindi, cosa fare:
Le raccomandazioni dell’Unione Europea toccano anche l’aspetto economico generale con l’invito a sanare i conti, quindi ad equilibrare il deficit, entro il 2024. Questo quanto si legge nella documentazione inoltrata al nostro paese:
E, una volta giunti ad obiettivo, mantenere il rigore nel periodo successivo. Quindi si chiede di:
L’Ue interviene a gamba testa nel dibattito pubblico sul PNRR e lo fa per confermare i ritardi e, quindi, per sollecitare un cambio di marcia. In un passaggio si legge testualmente: Completare rapidamente il capitolo RepowerEu al fine di avviarne rapidamente l'attuazione. Ma nel documento non si parla solamente di PNRR ma, in generale, di cosa deve fare il nostro paese: dalla modifica delle politiche fiscali, passando per il garantire una governance in grado di garantire capacità amministrativa, fino alle politiche green che devono partire dal disincentivo dell’utilizzo di combustibili fossili. Su quest’ultimo aspetto viene riportato anche un invito a:
A fare da cassa di risonanza ci pensa Paolo Gentiloni. L’ex Premier, oggi Commissario Europeo all’Economia, ha ribadito l’importanza di dare esecuzione al PNRR. Queste le sue parole:
Nel merito della situazione dell’Italia ha sollecitato uno sforzo in più anche a costo di riscrivere parti del piano: Se servono cambiamenti al Pnrr siamo pronti a discuterne in un modo molto costruttivo e con flessibilità ma questo deve avvenire al più presto. Poi ha aggiunto:
La raccomandazione dell’Ue ha messo in allerta le opposizioni che sono intervenute, a più voci, per mettere ulteriore pressione al governo. Il quale, comunque, continua lavorare. Il Ministro Raffaele Fitto, a capo del ministero competente, che ha fatto sapere che nei prossimi giorni inoltrerà una relazione al Parlamento contente: