Anche i dirigenti scolastici denunciano un caro libri ormai fuori controllo, soprattutto negli istituti secondari. A dare l'allarme è l'Associazione nazionale dei presidi, che quantifica un aumento tra il 7 e il 15% nei libri di testo.
Un rincaro frutto soprattutto dei costi lievitati delle materie prime, come la carta. A spiegarlo è Mario Rusconi, membro del Consiglio nazionale dei presidi. In questo quadro drammatico sono chiamati a fare la loro parte sia gli editori che le stesse scuole.
Dal canto loro, gli istituti devono rivedere al rialzo i tetti di spesa per i libri. Anche le Regioni possono contribuire, sottolinea Rusconi, aumentando i bonus per le famiglie meno benestanti.
L'invito agli editori, invece, è quello di fare "libri più spartani". Rusconi cita l'esempio del Giappone, dove si producono libri di testo più modesti, "su carta riciclata".
Se da un lato i manuali costano sempre di più, dall'altro a rivelarsi ancor più caro è il corredo scolastico. Come dimostrato dai dati di Federconsumatori, infatti, tra zaini, astucci e altro materiale si può raggiungere i 1.300 euro di spesa. In tal senso, l'invito ai genitori è di "riequilibrare le manie consumistiche dei ragazzi".