CIGS Alitalia 2024: con la pubblicazione del messaggio n. 1536 del 18 aprile 2024 l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito le istruzioni applicative per quanto riguarda le novità che sono state introdotte in materia da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS).
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Pensioni, dalla Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali, e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle disposizioni legislative che sono contenute all'interno del decreto interministeriale del 5 gennaio 2024, il quale è stato redatto da parte del MLPS di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) dando attuazione alle seguenti normative:
Il messaggio in oggetto, inoltre, si riferisce a quanto è stato comunicato in precedenza sempre da parte dell'Istituto stesso all'interno del paragrafo 2 della circolare n. 32 del 7 febbraio 2024.
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dal sopra citato art. 2, comma 2, del decreto interministeriale del 5 gennaio 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), ha chiarito che l'INPS ha l'obbligo di provvedere alla certificazione del primo diritto utile alla decorrenza della pensione.
Tale certificazione, nello specifico, la quale viene redatta in base alla normativa attualmente vigente in materia di gestione previdenziale in cui viene accertato il primo diritto utile alla decorrenza del trattamento pensionistico, tiene conto di:
Per quanto riguarda i requisiti pensionistici che sono necessari ai fini dell'accertamento del primo diritto utile alla decorrenza della pensione, invece, l'INPS specifica che:
In merito alle modalità attraverso le quali è possibile per l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale procedere entro il 31 ottobre 2024 con la certificazione in questione relativa al primo diritto utile alla decorrenza della pensione, poi, il sopra citato art. 2 del decreto interministeriale del 5 gennaio 2024 richiede al datore di lavoro di inviare all'INPS stesso l'elenco dei dipendenti che sono interessati alla proroga del trattamento di integrazione salariale, nonché i relativi codici fiscali.