A partire dal 30 giugno 2024, sono state introdotte significative modifiche alla Legge 104 attraverso il Decreto Disabilità. Questi cambiamenti mirano a rendere la normativa più inclusiva, aggiornando la definizione di disabilità e introducendo nuovi criteri per la valutazione e il sostegno alle persone con disabilità. Esaminiamo in dettaglio tutte le novità di luglio 2024 sulla Legge 104.
Il Decreto Disabilità ha riformato la terminologia usata nella Legge 104, sostituendo i termini handicappato e portatore di handicap con persona con disabilità. Questo cambiamento vuole rappresentare nelle intenzioni un approccio più rispettoso e inclusivo, eliminando connotazioni discriminatorie.
Secondo l’articolo 3 della Legge 104, infatti, la nuova definizione di disabilità è la seguente: È persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base.
La definizione di disabilità grave è stata aggiornata per enfatizzare la necessità di interventi assistenziali permanenti. La nuova normativa specifica che qualora la compromissione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, il sostegno è intensivo e determina priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.
Questa definizione pone l'accento sulla riduzione dell’autonomia personale come criterio fondamentale per l’assegnazione di supporti intensivi, ponendo in evidenza l’importanza della valutazione medico-legale per determinare il livello di sostegno necessario.
Le persone con disabilità saranno valutate utilizzando strumenti come l’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) e il WHODAS (World Health Organization Disability Assessment Schedule). Questi strumenti aiuteranno a comprendere meglio le necessità quotidiane della persona e a garantire supporti proporzionati al livello di disabilità riscontrato.
Il certificato medico introduttivo resta documento essenziale per attestare la condizione di disabilità, includendo dati personali, accertamenti diagnostici, prognosi e risultati delle terapie specifiche. Questo documento è cruciale per stabilire un percorso di vita personalizzato per la persona con disabilità.
Sono diverse le agevolazioni previste dalla Legge 104. Andiamo a vedere tutte le tipologie.
La Legge 104 prevede tre giorni al mese di permessi retribuiti per i lavoratori che assistono familiari con disabilità, utilizzabili anche in 18 ore dilazionate. Inoltre, sono previsti percorsi scolastici basati sull’integrazione per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità.
Tra le agevolazioni fiscali, vi sono deduzioni sulle spese sanitarie, IVA agevolata al 4% per l’acquisto di mezzi per l’accompagnamento, deambulazione e sollevamento di persone con disabilità, protesi e apparecchi medicali. Per i sussidi tecnici e informatici, è prevista una detrazione IRPEF del 19% oltre all’IVA agevolata al 4%. Sono inoltre previste esenzioni sul bollo auto e agevolazioni per l'acquisto di mezzi di trasporto.
Oltre all’assegno di accompagnamento, è previsto l'assegno unico maggiorato per figli a carico con disabilità. Questi benefici mirano a garantire una vita dignitosa alle persone con disabilità e ai loro familiari.
Le agevolazioni fiscali comprendono anche sgravi per la rimozione delle barriere architettoniche, favorendo la mobilità delle persone con disabilità.
Le aziende che assumono lavoratori con disabilità possono accedere a particolari sgravi fiscali e contributivi. Questi incentivi mirano a promuovere l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, offrendo loro opportunità di impiego e integrazione nel mondo del lavoro.