Dal 1° gennaio 2025, i forfettari dovranno seguire nuove regole per l’invio della fattura elettronica, in relazione al modello semplificato. La modalità semplificata di fatturazione si estende, per via del recepimento della nuova normativa UE in materia di IVA.
Il via libera, atteso ormai da tanto, arriverà a partire dal prossimo anno, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle piccole imprese e dei contribuenti che hanno aderito al regime forfettario.
Vediamo subito come funziona e cosa cambia.
Se già nel 2024 ci sono state novità sulla fatturazione elettronica per i forfettari, la nuova normativa dell’Unione Europea in materia di IVA e recepita dal Governo prevede il via libera all’emissione della fattura semplificata anche per le Partite IVA che hanno aderito al regime forfettario.
Le Partite IVA che applicano la flat tax possono ricorrervi anche per le operazioni di valore superiore a 400 euro.
Recependo la Direttiva UE 2020/285, il Governo estende la possibilità di ricorrere alla fattura semplificata ai forfettari, a partire dal 1° gennaio 2025.
Il testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 agosto. Va a impattare sul fronte degli adempimenti fiscali per le Partite IVA minori, tra cui rientrano anche gli aderenti al regime forfettario.
Uno degli obiettivi principali della Direttiva UE è la semplificazione e, nell’ottica di ridurre gli oneri amministrativi, cambiano anche le regole in materia di fatturazione, con l’estensione della fattura semplificata e senza limiti anche ai forfettari.
A partire dal 1° gennaio 2025, i forfettari potranno emettere la fattura in modalità semplificata, anche per tutte quelle operazioni di valore superiore al limite di 400 euro.
Pertanto, smette di applicarsi la soglia stabilita articolo 21-bis del DPR n. 633/1972. Ovviamente, si fa riferimento solo ai titolari di Partita IVA nei confronti dei quali si applica la flat tax.
I forfettari, da gennaio 2025, potranno emettere fatture contenenti solo i dati minimi, come previsto dall’articolo 21 bis del Decreto IVA.
La fattura semplificata potrà essere adottata per importi superiori, ma a condizione che gli utilizzatori facciano parte del regime agevolato.
Cosa cambia?
Oltre a questi vantaggi, si tratta di uno strumento che può concorrere a contrastare l’evasione fiscale.
La fattura semplificata, che molto presto sarà estesa anche ai forfettari e senza alcun limite, è stata introdotta nell’ormai lontano 1° gennaio 2013. L’importo massimo ammesso è stato innalzato nel 2019 con il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 maggio.
Secondo la legge attualmente in vigore, il documento semplificato può essere utilizzato solo per le operazioni di importo non superiore a 400 euro.
La sua caratteristica principale è proprio la semplificazione delle informazioni: poche ed essenziali. Uno strumento di questo tipo può rivelarsi molto utile e vantaggioso per diverse ragioni: ottimizzare i tempi e poter fruire di una procedura semplificata di emissione.
Tornado ai dati, pochi ed essenziali, ecco quali sono le informazioni da inserire:
Proprio su queste regole arriverà un adeguamento indirizzato ai forfettari. Invece, non è prevista una nuova flessibilità per gli altri contribuenti, per i quali continuerà a essere applicata la soglia dei 400 euro.
Recependo la Direttiva UE in materie di IVA, dal 2025 ci saranno grosse novità per i forfettari. Ecco un breve riassunto in tre punti su come cambierà la fattura elettronica: