In questi giorni, famiglie e contribuenti stanno affrontando uno degli adempimenti fiscali più rilevanti dell'anno: il rinnovo dell'ISEE per ottenere bonus e agevolazioni, come l’Assegno di Inclusione.
Presso i CAF, si registrano lunghe code di persone che si presentano per aggiornare il proprio indicatore. Chi è in grado, invece, rinnova l’ISEE direttamente online oppure utilizzando l’App INPS Mobile.
L’attestazione rappresenta il principale strumento utilizzato per determinare l'accesso a una vasta gamma di prestazioni e bonus. Tra le principali, un ruolo di primo piano viene rivestito dall'Assegno Unico, dal Supporto per la Formazione e il Lavoro e dall'Assegno di Inclusione,
Tuttavia, non sempre il solo aggiornamento dell’attestazione è sufficiente per continuare a beneficiare di alcune misure e tra queste troviamo proprio la new entry dello scorso anno.
Nel testo, ti spiegherò cos’altro serve.
L’anno scorso hai beneficiato dell’Assegno di Inclusione? Non è affatto certo che ti spetti anche quest’anno.
Nel corso di un anno, possono verificarsi molteplici cambiamenti all'interno di una famiglia che possono influenzare il valore dell'ISEE.
L'indicatore è legato alle condizioni economiche e patrimoniali, che possono variare ogni anno.
Molte agevolazioni, come l'Assegno di Inclusione, sono legate al valore dell'ISEE e hanno soglie precise. Infatti, un ISEE troppo elevato rispetto alla reale situazione economica della famiglia potrebbe comportare la perdita di diritto a tali benefici.
Cosa si deve fare? Intanto, è bene informarsi e sapere che ci sono diverse versioni dell'ISEE, alcune delle quali possono risultare più vantaggiose in determinate circostanze.
In alcuni casi, un semplice rinnovo dell'ISEE non è sufficiente perché il modello ordinario si basa sempre sui redditi e sui patrimoni dei due anni precedenti. L'ISEE 2025 prende in esame i redditi e i patrimoni del 2023.
Il cittadino, quindi, può ricorrere all'ISEE corrente che, come spiegherò di seguito, è molto utile quando ci si trova in situazioni in cui si sono verificate variazioni economiche/patrimoniali rilevanti. Solo in questo modo, presentando il modello corrente, non si rischia di perdere l'Assegno di Inclusione (sempre, nel rispetto di tutti i requisiti previsti dalla misura di sostegno).
Una valida soluzione per non rischiare di perdere bonus e agevolazioni, come l’Assegno di Inclusione, nel caso in cui l’ISEE ordinario risultasse troppo alto.
Il modello corrente è strettamente legato alla situazione economico-patrimoniale più recente di un nucleo familiare. Misure di sostegno come l'Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro sono direttamente connesse all'ISEE e il loro importo varia in base al valore dell'indicatore.
Se l'ISEE ordinario, che si calcola in base ai redditi e ai patrimoni del 2023, risulta troppo elevato, le prestazioni potrebbero subire una riduzione o addirittura si rischia di perderne il beneficio.
Lo stesso principio si applica all'Assegno Unico Universale per i figli a carico, il cui importo dipende anch'esso dal valore dell'ISEE, con eventuali modifiche che possono influire significativamente sull'entità dell'assegno.
Per questo non sempre basta solo richiedere l’aggiornamento dell’ISEE, ma è fondamentale mantenere il possesso di tutti i requisiti previsti dall’Assegno di Inclusione e da altri bonus. Da un anno all’altro, molte cose possono cambiare in una famiglia: dalla composizione del nucleo familiare ai redditi che i componenti possiedono.
L’ISEE corrente ha validità di soli sei mesi. Alla sua scadenza, il cittadino deve ripresentare nuovamente la Dichiarazione sostitutiva unica per poterlo richiedere nuovamente. Chi non ricorda di richiederlo nuovamente, rischia di ritrovarsi valido l’ISEE ordinario, con tutte le conseguenze che comporta in termini di bonus e agevolazioni.
Ci sono alcuni casi in cui non è possibile aggiornare l’ISEE corrente. Si tratta di un indicatore che, da una parte rappresenta una valida soluzione per abbassare l’ISEE, ma d’altra, per poterlo utilizzare, occorre trovarsi in particolari situazioni.
Fino ad aprile, è possibile prendere in considerazione solo le variazioni reddituali verificatesi nel 2023. Le modifiche patrimoniali, invece, potranno essere incluse solo a partire dal mese di aprile.
In pratica, è possibile richiedere l'ISEE corrente se, nel corso del 2023, si erano percepiti redditi che oggi sono venuti meno. Tuttavia, per quanto riguarda le modifiche patrimoniali che si sono verificate successivamente, sarà necessario attendere aprile per poterle inserire nella richiesta dell’indicatore.
In questi giorni, famiglie e contribuenti stanno rinnovando l'ISEE per ottenere bonus e agevolazioni, come l'Assegno di Inclusione. Non basta aggiornare l'ISEE ordinario, che si basa sui redditi e patrimoni dei due anni precedenti, quindi è utile richiedere l'ISEE corrente, che considera la situazione economica più recente.
L'ISEE corrente ha validità di sei mesi e può essere fondamentale per non perdere i benefici. Tuttavia, non tutte le modifiche sono subito prese in considerazione: le variazioni patrimoniali, ad esempio, vengono considerate solo dopo aprile. È quindi importante essere informati sui requisiti e sulle scadenze per evitare il rischio di non accedere ai bonus.