23 Jan, 2025 - 16:45

Braccialetto elettronico per Felice Maniero, ex boss della Mala del Brenta: calci e pugni a una parente

Braccialetto elettronico per Felice Maniero, ex boss della Mala del Brenta: calci e pugni a una parente

Felice Maniero torna a far parlare di sè. L'ex boss della Mala del Brenta è accusato di aver picchiato una parente. E' stato denunciato per averla colpita con calci e pugni. Per questo i giudici hanno ordinato il divieto di avvicinamento nei confronti della donna e dovrà indossare il braccialetto elettronico. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Gazzettino. Non è la prima che Felice Maniero si rende protagonista di episodi di violenza contro le donne. E' stato condannato a quattro anni di reclusione per maltrattamenti contro l'ex compagna Marta Bisello e, dopo aver scontato la pena, è uscito dal carcere nel 2023. Era stato arrestato nel 2019 per violenze fisiche e verbali a Brescia dove viveva, con una nuova identità, con la storica compagna. 

Felice Maniero fu l'artefice della creazione e dello scioglimento della Mala del Brenta 

"Faccia d'angelo", così come fu soprannominato, è stato il capo di una delle organizzazioni criminali più spietate e sagnguinarie che nacque in Veneto per poi mettere le mani su su tutto il nord est dell'Italia. La Mala del Brenta fece il bello e cattivo tempo tra gli anni '70 e '80, l'arresto di Felice Maniero e il suo pentimento permisero, a partire dal 1995, lo smantellamento della pericolosa banda. La Mala del Brenta è stata l'unica banda del nord Italia ad esere stata per associazione a delinquere di stampo mafioso

Fu un'ascea incredibile quella di Felice Maniera che in pochi anni da ladro di bestiame insieme allo zio divenne capo indiscusso di un'organizzazione criminale che, in modo spietato e spegiudicato, metteva a segno omicidi, colpi in banche e negli uffici postali, rapinava portavalori, gestiva il traffico di droga, controllava i casinò veneziani e croati, faceva affari con la mafia.

Costrinse i cambisti, cioè coloro che prestavano i soldi a interessi altissimi ai giocatori che nonostante le perdite ingenti al Casinò di Venezia volevano continuare a puntare, a versare una percentuale dei loro facili guadagni alla Mala del Brenta. Chi si rifiutava veniva massacrato di botte. Uno degli episodi più famosi fu quello del 10 ottobre 1980. "Quel raid ci costò due mesi di carcere ma ne è falsa la pane. Mi hanno pagato per 15 anni 2 milioni al giorno. Arrivavano virca 60 milioni di lire al giorno ogni mese in contanti senza fare niente", rivelò Maniero in un'intervista rilasciata a Roberto Saviano. 

Il potere, l'arresto, le evasioni e il pentimento

In poco tempo Felice Maniero da "ladro di polli" divenne l'inesorabile leader della potente organizzazione criminale. Chi si metteva contro di lui faceva una brutta fine. Come i fratelli Massimo e Maurizio Rizzi, detti i giudecchini, dediti allo spaccio di stupefacenti nel centro storico di Venezia, che a un certo punto non vollero più sottostare alle direttive di Faccia d'angelo. L'uccisione del Giancarlo Millo, il pusher del Tronchetto fedele di Maniero, costò loro la vita. 

Felice Maniero fu arrestato per la prima volta nel 1980 ma riusci a scappare dal carcere di Fossombrone, in provincia di Pesaro Urbino. La seconda fu nel 1993 a Capri: fu catturato a bordo dello yacht chiamato come la mamma. Evase anche dal carcere di Vicenza e poi da quello di Padova nel 1994. Nel 1995 fu arrestato a Torino, questa volta però decise di collaborare con lo Stato

Felice Maniero: età, mogli, compagne e figli dell'ex boss della Mala del Brenta

Classe 1954, "Faccia d'Angelo" nacque Campolongo Maggiore, in provincia di Venezia. Ebbe quattro figli nati da quattro madri diverse. Secondo la ricostruzione di un articolo di del 2017 de La Nuova Venezia, sono tre femmine e un maschio.

La più giovane, Carolina, è nata nel 2001 dalla relazione con Marta Bisello, la quale lo ha denunciato per maltrattamenti, portando Felice Maniero dietro le sbarre. 

Alessandro è il figlio di Rossella Bisello, la sorella defunta di Marta.

Elena è la figlia di Agostina Rigato, la prima compagna di Felice, morta nel 2023 a causa di un tumore. I due si conobbero da ragazzina, Maniero non era ancora il boss della Mala del Brenta. Elena morì nel 2006 precipitando dal sesto piano di un palazzo a Pescara. Nonostante le voci che insinuavano che la figlia fosse stata uccisa per vendetta, Maniero confermò più volte il suicidio.

Ci sarebbe un quarto figlio segreto mai riconosciuto per volere della mamma. Pare che la donna non abbia mai permesso che lo vedesse. 

Il 2 settembre 2024 Felice Maniero ha compito 70 anni. Per quel compleanno speciale a Il Gazzettino spiegò come avrebbe festeggiato: "Non mi piace festeggiare, sarà una giornata come le altre. Il futuro? Non ci penso. Anche perché il passato mi pesa troppo. A settant'anni penso solo ai figli. Se potessi tornare indietro? Non farei nulla di quello che ho fatto. Lo so che non mi crederà nessuno, ma oggi scambierei tutti i soldi che ho rubato per una partita a carte con i vecchi amici, nel solito bar di Campolongo Maggiore. Ecco come mi piacerebbe festeggiare il mio compleanno, da pensionato e non da Felice Maniero".

"Faccia d'angelo", il film dedicato alla storia di Felice Maniero 

Alla storia di Felice Maniero è stato dedicato un film. "Faccia d'Angelo" è andato in onda nel 2012 su Sky, uno strepitoso Elio Germano ha interpretato il boss della Mala del Brenta. Si tratta di una miniserie televisiva diretta da Andrea Porporati e tratta dal libro biografia "Una storia criminale" scritta da Andrea Pasqualetto, in collaborazione con lo stesso Felice Maniero. 

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Emanuela Valente
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