14 Feb, 2025 - 16:44

Musk attacca Wikipedia: perché l’”assolutista della libertà di parola” è contro l’enciclopedia online?

Musk attacca Wikipedia: perché l’”assolutista della libertà di parola” è contro l’enciclopedia online?

Elon Musk, noto per la sua rivendicazione della libertà di parola come "principio assoluto", è tornato ad attaccare Wikipedia, accusandola di essere uno strumento di propaganda.

Il magnate della tecnologia ha più volte criticato il modello dell’enciclopedia online, sostenendo che le informazioni riportate siano influenzate da pregiudizi ideologici. L’ultimo scontro tra Musk e Wikipedia si inserisce in un dibattito più ampio sulla libertà di informazione nel web e sul ruolo delle grandi piattaforme digitali nel plasmare la narrazione pubblica.

Musk e Wikipedia ai ferri corti

"Togliere i fondi a Wikipedia finché non verrà ripristinato l'equilibrio!" L'uomo più ricco del mondo ha già avuto piccole dispute con Wikipedia e accusa l’enciclopedia online di essere uno strumento di propaganda.

Nel 2023, dopo aver acquistato X (ex Twitter), Elon Musk aveva puntato il dito contro Wikipedia. 

"Vi siete mai chiesti perché la Wikimedia Foundation vuole così tanti soldi?" chiedeva Musk in un tweet. "Di sicuro non servono per far funzionare Wikipedia. Puoi letteralmente mettere una copia dell'intero testo sul tuo telefono! Quindi, a cosa servono i soldi? Le menti curiose vogliono sapere..."

L'enciclopedia online, fondata nel 2001, è diventata uno strumento fondamentale per la rapida comprensione di numerosi argomenti in varie lingue, consultata ogni giorno da milioni di utenti. Ogni pagina è soggetta a modifiche costanti da parte di migliaia di editor, per lo più volontari, ed è sottoposta a un continuo esame di veridicità e attendibilità.

Il sito è gestito dall’organizzazione non profit Wikimedia Foundation, che si finanzia anche grazie agli appelli per le donazioni degli utenti, con l’idea di mantenere questa risorsa come un bene pubblico.

Cosa c’è dietro la recente disputa Musk-Wikipedia

L’ultimo tentativo di delegittimazione del sito è emerso dopo il gesto molto discusso di Elon Musk durante l'insediamento di Donald Trump. Musk si è scagliato contro Wikipedia dopo che la sua pagina in lingua inglese ha incluso un blocco con il video del gesto, interpretato da molti come un "saluto romano".

Il magnate della tecnologia ha preso di mira anche i cofondatori dell'enciclopedia online, Jimmy Wales e Larry Sanger, accusandoli di aver trasformato Wikipedia in un’estensione dei media di sinistra o dei "media tradizionali" (non particolarmente apprezzati da MAGA).

"Penso che Elon non sia contento che Wikipedia non sia in vendita", ha scritto Wales in risposta ai commenti di Musk.

In passato, Musk aveva già esortato i suoi milioni di follower a smettere di donare alla Wikimedia Foundation. Il motivo? Le spese della fondazione per iniziative legate a diversità, equità e inclusione, che Musk ha apertamente criticato.

Lo scontro Musk-Wikipedia sulla libertà di informazione

Wikipedia resta una delle ultime roccaforti libere (e senza scopo di lucro) del web. Non è certo immune da informazioni errate o discordanti, ma l'impegno profuso nella verifica dei contenuti la rende ancora una fonte affidabile, soprattutto in un'epoca in cui la diffusione delle fake news viene spesso mascherata sotto il concetto di libertà di espressione.

Il proprietario di X si è autoproclamato "assolutista della libertà di parola", ma attacchi come quello a Wikipedia delineano un'immagine ben diversa dalla trasparenza che proclama.

Con l’ingerenza sempre più marcata delle Big Tech nella politica, lo spazio online rischia di diventare sempre più uniforme e controllato, con poche piattaforme dominanti a dettare le regole del dibattito pubblico e a influenzare la percezione della realtà. Questo solleva interrogativi sul futuro della reale indipendenza dell’informazione digitale e sulla possibilità di mantenere spazi veramente liberi e pluralistici nel web.

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Nazlican Cebeci
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