17 Feb, 2025 - 06:05

Sondaggi politici, cambia tutto nella maggioranza: chi sale e chi scende

Sondaggi politici, cambia tutto nella maggioranza: chi sale e chi scende

Crollo nei sondaggi per il partito di Giorgia Meloni. Fino alla scorsa settimana Fratelli d'Italia aveva retto all'urto generato dal caso Almasri ma nelle rilevazioni effettuate dall'Istituto Piepoli alla fine della scorsa settimana, il 15 febbraio 2025, sembra il partito di governo abbia perso un mezzo punto percentuale di consenso. Nella maggioranza perde terreno anche la Lega che viene superata da Forza Italia: "l'ago della bilancia" del governo Meloni riesce a superare il Carroccio divenendo il secondo partito più apprezzato della maggioranza.

Cresce anche il Partito Democratico che ora dista 6,5 punti percentuali dalla testa della classifica che viene fuori dal sondaggio. Stabile il Movimento Cinque Stelle che si attesta all'11,5% ed è la seconda forza del campo largo. Avs ferma al 6%, non registrano variazioni nemmeno i partiti e i movimenti centristi.

Male Fratelli d'Italia, Forza Italia supera la Lega

Fratelli d’Italia scende dello 0,5%, arrivando così al 30%, ma si conferma comunque il primo partito preferito dagli italiani. La perdita, sebbene non trascurabile, non mette in discussione la leadership della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la cui fiducia personale rimane stabile al 43%. Un dato che dimostra che, nonostante il caso Almasri e le tensioni di natura istituzionale, il consenso verso il governo non subisce contraccolpi significativi.

All’interno della coalizione di centrodestra si registrano però diversi segnali contrastanti. Mentre Fratelli d’Italia arretra, Forza Italia avanza guadagnando mezzo punto percentuale, raggiungendo il 9%. Il partito moderato di Antonio Tajani sorpassa così la più radicale Lega, che resta ferma all’8,5%, consolidando il ruolo come secondo alleato della maggioranza. Un dato che potrebbe allarmare Salvini in vista del congresso del partito previsto per aprile. Lo spostamento di consensi potrebbe essere segno di un progressivo riequilibrio interno alla coalizione, con Forza Italia in crescita e il Carroccio fermo.

Il PD cresce, ma il M5S resta fermo

Esulta l'opposizione a questo giro. Il Partito Democratico ottiene un incremento dello 0,5% che lo porta al 23,5%. Si tratta di un recupero di terreno importante nonostante ci sia ancora distanza con il partito di Giorgia Meloni. Il distacco da Fratelli d’Italia si riduce a meno di 7 punti, un segnale incoraggiante per la segretaria Elly Schlein e per l’intera area progressista. Tuttavia, la crescita del Pd sembra quasi essere un caso isolato all'interno del campo largo: il Movimento 5 Stelle rimane stabile all’11,5%, senza segnali di ripresa o declino.

Alleanza Verdi-Sinistra mantiene il 6%, confermando il proprio elettorato ma senza registrare slanci significativi. Tra le altre forze politiche, Italia Viva di Matteo Renzi subisce una battuta d’arresto e perde mezzo punto, scendendo al 2,5%, lo stesso livello di Azione di Carlo Calenda. Entrambi i partiti restano sotto la soglia di sbarramento. Non si registrano situazioni più incoraggianti negli altri partiti moderati: Più Europa è stabile al 2%, mentre Noi Moderati si attesta all’1,5%. Chiudono la classifica Sud Chiama Nord e Pace, Terra, Dignità di Michele Santoro, entrambi all’1%.

Classifica dei partiti

Ecco il quadro aggiornato delle intenzioni di voto:

  1. Fratelli d’Italia: 30% (-0,5)
  2. Partito Democratico: 23,5% (+0,5)
  3. Movimento 5 Stelle: 11,5% (=)
  4. Forza Italia: 9% (+0,5)
  5. Lega: 8,5% (=)
  6. Alleanza Verdi-Sinistra: 6% (=)
  7. Italia Viva: 2,5% (-0,5)
  8. Azione: 2,5% (=)
  9. Più Europa: 2% (=)
  10. Noi Moderati: 1,5% (=)

Riassunto in tre punti

  • Fratelli d’Italia in calo, ma Meloni regge: Fratelli d’Italia perde mezzo punto e scende al 30%, ma rimane saldamente il primo partito d’Italia. Nonostante alcune tensioni, la fiducia in Giorgia Meloni resta stabile al 43%, segno che il governo non subisce particolari contraccolpi. All’interno della coalizione, mentre FdI arretra, Forza Italia cresce e guadagna terreno, portandosi al 9% e superando la Lega, che resta ferma all’8,5%. Questo potrebbe indicare un riequilibrio nei rapporti di forza all’interno del centrodestra.

  • Il Partito Democratico riduce il distacco, ma il centrosinistra non sfonda: Il PD guadagna 0,5 punti e sale al 23,5%, riducendo il distacco da Fratelli d’Italia a meno di sette punti. Tuttavia, la crescita dem non si riflette su tutta l’opposizione: il Movimento 5 Stelle rimane stabile all’11,5%, mentre Alleanza Verdi-Sinistra conferma il 6%. Il centrosinistra avanza, ma manca ancora un’onda lunga capace di cambiare realmente gli equilibri politici.

  • I centristi arrancano, Forza Italia vola e Italia Viva scende: Forza Italia segna un buon recupero e arriva al 9%, superando la Lega e consolidando la propria posizione nel governo. In difficoltà invece i partiti centristi: Italia Viva di Matteo Renzi perde mezzo punto e scende al 2,5%, allineandosi con Azione di Carlo Calenda. Entrambi i partiti restano sotto la soglia di sbarramento, ponendo interrogativi sul loro futuro politico. Più Europa (2%), Noi Moderati (1,5%) e altre formazioni minori rimangono sostanzialmente stabili, senza scosse significative nel panorama politico.

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Francesco Fatone
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