18 Feb, 2025 - 12:09

Silvia Salis, da ex martellista a candidata sindaco di Genova: quando gli sportivi conquistano la politica italiana

Silvia Salis, da ex martellista a candidata sindaco di Genova: quando gli sportivi conquistano la politica italiana

Dallo sport agonistico alla politica, il passo è breve. L'ultimo caso riguarda Silvia Salis, la 39enne ex martellista italiana e, da qualche anno, dirigente sportiva, che sarà candidata a sindaco di Genova a pochi mesi dalle elezioni regionali della Liguria. Scegliere uno sportivo è così anomalo? Non sembra, sono tanti gli esponenti politici che hanno un passato nell'agonismo e che hanno ottenuto risultati invidiabili.

Basti pensare a Damiano Tommasi, ex calciatore della Roma e oggi sindaco di Verona, dopo le elezioni amministrative del 2022. Anche in quel caso il centrosinistra ha voluto puntare sulla popolarità di un ex sportivo per vincere in una città ostica per le forze progressiste come Verona. La scelta si è rivelata vincente e ha portato un sindaco di centrosinistra nel comune veneto dopo più di venti anni.

Non mancano casi nella politica nazionale. Il capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, è anche presidente della Federazione Italiana Nuoto e può vantare diversi successi agonistici nel suo passato da sportivo. Lo stesso si può dire di Fabio Rampelli, che ha rappresentato l'Italia ai Mondiali di Nuoto a Berlino Ovest durante le Olimpiadi del 1978. L'elenco non si ferma qui: sono tanti gli sportivi passati per Palazzo Madama, Montecitorio e diversi ministeri.

Una ex sportiva come sindaca di Genova?

Tutti si aspettavano, dopo la sconfitta dello scorso ottobre alle elezioni regionali in Liguria, un approccio cauto da parte del centrosinistra genovese. La partita per Genova è fondamentale anche per riconquistare consensi nel punto nevralgico della Regione. Molti credevano che il candidato per Palazzo Doria-Tursi sarebbe stato Andrea Orlando, in corsa qualche mese fa per la presidenza della Liguria. Invece, a sorpresa, sarà la 39enne Silvia Salis a candidarsi per diventare la prima cittadina di Genova.

L'ex martellista ha lasciato l'attività agonistica nel 2016 per diventare dirigente sportiva della sua ex squadra, le Fiamme Azzurre. Eletta successivamente nel consiglio della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal) e nel Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) nel giro di un anno, nel 2021 diventa vicepresidente vicario del Coni. E nella giornata di ieri, 17 febbraio 2025, è stata ufficializzata la sua candidatura a sindaco di Genova per le elezioni che dovrebbero tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025.

Il caso di Damiano Tommasi, ex calciatore candidato a Verona

Non è certo la prima volta che il centrosinistra si gioca la carta dello sportivo. Correva l'anno 2022 quando il centrosinistra ha presentato l'ex calciatore della Roma Damiano Tommasi come candidato per le elezioni amministrative nella città di Verona. L'ex presidente dell'Associazione Italiana Calciatori aveva di fronte a sé una sfida ardua: vincere in un comune storicamente considerato una roccaforte della destra.

L'avversario di Tommasi era l'ex sindaco scaligero Federico Sboarina, legato a Fratelli d'Italia. Il primo cittadino era alla fine del suo mandato e cercava una riconferma che ad alcuni sembrava addirittura scontata: i risultati di maggio 2022, tuttavia, raccontano il contrario. L'ex calciatore ha vinto sia il primo che il secondo turno delle elezioni amministrative, staccando in entrambi i casi di 7 punti percentuali il suo avversario.

Due sportivi nel governo Meloni

Anche nell'attuale esecutivo nazionale è possibile trovare alcuni ex sportivi. Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, è stato un nuotatore capace di vincere venti titoli italiani e stabilire 22 record nazionali. Ha rappresentato l'Italia ai Giochi Olimpici di Monaco nel 1972 e a Montreal nel 1976, dove ha raggiunto le finali con le staffette 4x100 mista e 4x200 stile libero, in quei casi ottenendo prima un settimo e poi un ottavo posto.

Barelli ha contribuito alla conquista della prima medaglia mondiale del nuoto maschile italiano, un bronzo nella staffetta 4x100 stile libero ai Mondiali di Cali nel 1975. Dopo il suo ritiro dall'attività agonistica, ha rivestito diversi ruoli nel mondo del nuoto per poi diventare presidente della Federazione Italiana Nuoto e successivamente deputato e senatore di Forza Italia.

Un percorso non troppo diverso da quello del vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, legato a Fratelli d'Italia. L'esponente del governo Meloni è stato un nuotatore di livello nazionale, rappresentando l'Italia ai Campionati Mondiali del 1978 a Berlino Ovest, vincendo titoli nazionali e internazionali nel nuoto.

In passato, anche l'ex schermitrice Valentina Vezzali è stata deputata con Scelta Civica (2013-2018) e nel 2021 è stata nominata sottosegretaria con delega allo Sport. Storia simile per l'ex canoista Josefa Idem, che ha ricoperto il ruolo di ministra per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili nel 2013. Una scelta, quella di scendere in politica, condivisa quindi da tanti ex sportivi.

L'articolo in tre punti

  • Sportivi in politica: Cresce il numero di ex atleti che entrano in politica, come Silvia Salis, candidata a sindaco di Genova, e Damiano Tommasi, che ha vinto le elezioni a Verona nel 2022. La loro popolarità sportiva è un punto di forza.

  • Esempi a livello nazionale: Politici come Paolo Barelli e Fabio Rampelli, entrambi ex nuotatori, hanno portato la loro esperienza sportiva in politica, ricoprendo ruoli rilevanti nel governo Meloni.

  • La forza dell'immagine pubblica: Gli sportivi, grazie alla loro visibilità e integrità, riescono ad attrarre l'elettorato, usando la disciplina sportiva come base per il loro impegno politico.

 

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Francesco Fatone
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