22 Feb, 2025 - 14:53

Trump vs Zelensky, tutte le mosse che hanno fatto infuriare il presidente Usa

Trump vs Zelensky, tutte le mosse che hanno fatto infuriare il presidente Usa

Il conflitto tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky si è intensificato nell’ultima settimana. Dalla critica di Trump nei confronti della gestione della guerra da parte di Zelensky, alle tensioni generate da trattative e accordi su questioni strategiche, il rapporto tra i due leader si è rapidamente deteriorato, dando vita a un duro scontro verbale.

Zelensky e Trump: i momenti chiave di uno scontro sempre più acceso

A circa un mese dall’insediamento di Donald Trump, sono iniziati i primi colloqui volti a porre fine alla guerra in Ucraina. Il primo contatto, però, è stato l’incontro tra i funzionari statunitensi e russi, in Arabia Saudita, senza il coinvolgimento di Kiev. L’incontro “rompighiaccio” tra i due paesi ha sollevato i timori tra gli alleati sulle intenzioni di Trump e su un'eventuale apertura a concedere compromessi a Mosca.

Le tensioni tra Trump e Zelensky si sono trasformate in uno scontro di dichiarazioni dopo l'incontro di Riyadh. Il presidente statunitense ha accusato la sua controparte ucraina di aver iniziato la guerra e di non aver fatto abbastanza per porre fine ai combattimenti. La discussione si è ulteriormente accesa dopo che il tycoon ha attaccato la legittimità di Zelensky come presidente dell’Ucraina, sia dal punto di vista dei consensi, sia per le mancate elezioni nei tempi di guerra. Per Zelensky, invece, Trump è “circondato da disinformazione”.

Anche se lo scontro diretto tra i due leader ora si è interrotto, l’amministrazione Trump ha suscitato ulteriori critiche con il rifiuto dell'utilizzo del termine "aggressione russa" nella dichiarazione del G7 preparata in occasione del terzo anniversario della guerra.

Le mosse dell’Ucraina che irritano Washington

In seguito allo scontro tra Trump e Zelensky, il consigliere per la sicurezza nazionale americano, Mike Waltz, ha affermato infatti che "Il presidente Trump è ovviamente molto frustrato in questo momento con il presidente Zelensky".

Si presume che la relazione tra i due leader risenta della vicenda che ha portato ad essere messo sotto accusa Trump nel 2019 per aver chiesto a Zelensky un'inchiesta sul figlio di Joe Biden, Hunter, per i suoi rapporti con la società energetica ucraina nel cui sedeva nel consiglio di amministrazione.

L’Ucraina, dopo lo scoppio della guerra, ha goduto del sostegno dell’amministrazione Biden e degli alleati occidentali, ma era già atteso un cambio di rotta delle politiche statunitensi con l'arrivo di Trump che sostiene l'isolazionismo nella politica estera americana. Nonostante le ultime tensioni, il presidente statunitense sta portando avanti la sua agenda su un piano di pace e un parallelo accordo sulle terre rare ucraine.

Le tensioni tra Zelensky e Trump spiegate punto per punto

Secondo un’articolo di Axios, diversi funzionari dell’amministrazione Trump hanno individuato cinque recenti episodi chiave che hanno alimentato il risentimento del presidente statunitense nei confronti di Zelensky.

Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, il 12 febbraio, ha avuto un incontro a Kiev con il presidente ucraino. Il meeting aveva l'obiettivo di discutere la proposta che avrebbe concesso agli Stati Uniti l’accesso alle terre rare ucraine in cambio degli aiuti. Il presidente americano ha raccontato ai giornalisti che Zelensky ha tenuto un comportamento “maleducato” presentandosi in ritardo e giustificandosi dicendo di essere andato a letto troppo tardi la sera precedente.

Pochi giorni dopo, durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Vance e Rubio hanno incontrato Zelensky con l’obiettivo di ottenere la sua approvazione sull'accordo relativo ai diritti minerari. Tuttavia, secondo quanto riferito dai funzionari, il leader ucraino ha stupito i rappresentanti statunitensi, dichiarando di non avere l'autorità per approvare da solo la misura senza coinvolgere il parlamento.

Il 15 febbraio, Zelensky ha ufficialmente rifiutato l'offerta durante la Conferenza. Il punto di criticità è proprio il commento di Kiev che afferma che l'accordo "non fosse nell'interesse di un'Ucraina sovrana". La decisione è apparsa in contrasto con i precedenti commenti più positivi.

Zelensky ha infine criticato l'incontro di Riyadh del 18 febbraio. Ha evidenziato, infatti, che si era svolto senza la partecipazione dell'Ucraina. Successivamente, un Trump visibilmente irritato ha attaccato il presidente ucraino, durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago, innescando lo scontro di dichiarazioni.

Questi eventi hanno segnato un netto peggioramento dei rapporti tra i due leader, mettendo in evidenza profonde divergenze su politica, diplomazia e visione del conflitto in Ucraina.

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Nazlican Cebeci
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