E vabbè che l'educazione sessuale nelle scuole italiane rimane una chimera, ma ciò che è avvenuto ieri all'istituto Ponti di Gallarate, in provincia di Varese, è comunque un segno dei tempi.
Già: perché se negli Usa e in mezzo mondo Elon Musk si è elevato a paladino delle "libertà", spesso anche della libertà di diffondere fake news e insulti, qui in Italia, abbiamo un novello martire della stessa causa: Max Felicitas, professione porno-attore, con una spiccata propensione a fare da talent-scout e a lanciare nuove star in quel mondo.
Era atteso a Gallarate per una lezione agli studenti dell'istituto superiore per l'Industria e l'Artigianato sul sesso e sul bullismo. Ma il tutto è stato bloccato dall'Ufficio scolastico regionale lombardo che ha giudicato Max non in grado di impartire lezioni a nessuno.
Fatto sta che lui non l'ha mandata giù. Prima ha manifestato nei pressi della scuola. E oggi si presenterà a Milano al cospetto dell'assessora regionale alla formazione Simona Tironi e al consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Licata dopo che la referente della giunta Fontana alla cultura, Francesca Caruso di Fratelli d'Italia, si è dimostrata anche lei molto critica a proposito dell'iniziativa promossa dalla scuola di Gallarate.
Il tutto, mentre anche l'opposizione incarnata dal Partito Democratico sia a livello comunale che regionale è spaccata sul da farsi. Stasera a Gallarate, il circolo dem si riunirà appositamente per discutere del caso-Felicitas. Ma trovare una sintesi tra le diverse anime del partito sarà un'impresa.
Insomma: le lezioni di sesso del professor Felicitas, al secolo Edoardo Barbares, sono un caso politico.
Il caso-Felicitas è stato ricostruito dall'Ansa con le parole dell'avvocato del porno-attore, Lorenzo Puglisi:
Ma cosa è successo a Gallarate, presso l'istituto Ponti, dove Max era stato invitato a tenere una lezione agli studenti? Quello che molti considerano l'erede di Rocco Siffredi si è presentato ieri, lunedì 3 marzo 2025, puntuale all'ora della prima campanella, alle 7:30, accolto in maniera molto calorosa da circa duecento studenti che non vedevano l'ora di conoscerlo e di ascoltare le sue parole.
Tuttavia, i ben informati dicono che a mettere il bastone tra le ruote e a far saltare l'iniziativa didattica ci avevano pensato già nei giorni scorsi i Pro Vita del gallaratese. Come? Hanno subito informato l'Ufficio scolastico regionale che la scuola avrebbe voluto ospitare una lezione di Felicitas; la massima istituzione scolastica regionale subito ha convenuto con loro che era un'iniziativa inappropriata e ha bloccato tutto: non ci sarebbe stata alcuna lezione del professor Felicitas.
Lui, però, non si è arreso. Ieri si è fatto trovare davanti ai cancelli della scuola con la bocca tappata da un nastro adesivo azzurro, una catena al collo e la scritta "libertà" in bella vista sul suo piumino bianco. Già: perché il novello Musk si sente un martire della libertà di parola.
Ora c'è da verificare se effettivamente il no alle lezioni del professor Felicitas rappresenta un attacco alla libertà di istruzione o piuttosto un attacco sventato della buoncostume, per così dire.
Ma tant'è: le motivazioni con le quali l'Ufficio scolastico regionale ha vietato la lezione di Felicitas sono serie. Felicitas, in passato, avrebbe postato dei video in cui ci sono esplicite allusioni sessuali, derisione della disabilità, denigrazione della figura femminile e volgarità.
Questi contenuti, naturalmente, sono stati giudicati diseducativi per i ragazzi, "in nessun modo in linea con una proposta didattica adatta all'insegnamento dell'educazione sessuale a scuola".
D'altra parte, Lorenzo Puglisi, l'avvocato con il quale Felicitas si è presentato ieri davanti alla scuola, l'ha messa così:
Ma il grido di libertà dell'avvocato del professore (mancato) ha compreso anche queste parole:
E Felicitas si è scagliato contro l'Ufficio scolastico così:
Basterà per convincere la giunta regionale e l'Ufficio scolastico lombardo che la sua è una questione di libertà ingiustamente limitata?