Il conflitto in Ucraina non da segni di attenuarsi. Mentre il presidente russo Vladimir Putin riflette sulla possibilità di un cessate il fuoco, gli scontri sul terreno continuano a intensificarsi.
Nonostante la proposta di tregua che sta occupando i tavoli diplomatici, le tensioni tra Kiev e Mosca rimangono profonde e difficili da superare. Parallelamente, le forze russe intensificano le loro offensive strategiche. Mentre gli Stati Uniti sono coinvolti in negoziati cruciali con la Russia, sul campo di battaglia la violenza non accenna a diminuire mantenendo alta l’incertezza sul futuro della guerra.
Il presidente russo, Vladimir Putin, sta valutando il piano di cessate il fuoco. Kiev ha già accettato i termini a seguito dei colloqui con gli Stati Uniti. Gli occhi del mondo sono nuovamente rivolti a Mosca.
Putin ha dichiarato di essere d'accordo con l'idea di un cessate il fuoco in Ucraina. Tuttavia, queste dichiarazioni non chiariscono quale strada prenderà il leader russo, dato che ha sollevato una serie di "interrogativi" sulla natura di una possibile tregua.
Kiev sostiene che le parole di Putin dimostrano che non sia pronto per la pace. Le divergenze tra le due parti sono ormai evidenti. Kiev spinge per un percorso graduale, con una tregua immediata seguita da trattative per una soluzione stabile nel lungo periodo. Mosca, invece, ritiene che i due aspetti debbano essere affrontati simultaneamente, trovando un'intesa complessiva in un unico accordo.
Right now, we have all heard from Russia Putin’s highly predictable and manipulative words in response to the idea of a ceasefire on the front lines—at this moment he is, in fact, preparing to reject it.
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 13, 2025
Of course, Putin is afraid to tell President Trump directly that he wants… pic.twitter.com/SWbYwMGA46
Washington ha affermato che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, è impegnato in seri colloqui con i russi a Mosca sulla proposta di cessate il fuoco. Mentre proseguono gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti, la guerra infuria su due fronti distinti a Kursk e Pokrovsk.
Dopo lo scontro ripreso in diretta tra il presidente americano, Donald Trump, e il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, e la successiva sospensione degli aiuti militari statunitensi verso Kiev, sono aumentati gli attacchi russi sulle postazioni ucraine. La breve tensione tra Washington e Kiev sembra essersi calmata ma i combattimenti continuano intensi nella regione russa di Kursk.
Kiev ha lanciato un'incursione di terra a Kursk all'inizio di agosto 2024. L'offensiva storica faceva parte di un piano per costringere Mosca a una pace giusta e per creare una zona cuscinetto tra Ucraina e Russia nel nord-est del paese. Mentre una regione è stata occupata dalle forze di Kiev, l’esercito di Mosca ha proseguito l'avanzata nell’Ucraina meridionale durante tutto il 2024.
Gli equilibri sono cambiati con la nuova ondata di attacchi delle forze russe a Kursk, che hanno permesso alla Russia di riconquistare gran parte della regione occupata dall'Ucraina. Kiev ha dichiarato, il 13 marzo, di aver ordinato l'evacuazione obbligatoria di otto villaggi vicino al confine con Kursk.
Sono in corso combattimenti intensi anche sul fronte di Pokrovsk. Le forze russe puntano a conquistare la città che conosciuta come un importante hub logistico e un passaggio strategico verso l’Ucraina occidentale. I media ucraini riportano che il fronte di Pokrovsk è uno dei più attivi con l’esercito di Kiev che continua a mantenere le proprie posizioni, ormai da mesi.
Mentre la comunità internazionale osserva attentamente i movimenti diplomatici e le trattative sul cessate il fuoco, la realtà sul terreno è ben lontana da una tregua imminente. Con i combattimenti che infuriano ancora a Kursk e Pokrovsk, la Russia continua a perseguire i propri obiettivi strategici mentre l'Ucraina resiste con l’obiettivo di raggiungere una pace duratura. Le settimane a venire saranno cruciali per capire se le trattative diplomatiche e le speranze di una tregua possano davvero portare alla fine di un conflitto che ha devastato milioni di vite e segnato profondamente la geopolitica globale.