Il tema della visita di Giorgia Meloni alla Casa Bianca ha monopolizzato i dibattiti e i talk show politici degli ultimi 10 giorni.
Nel primo pomeriggio di oggi – mercoledì 16 aprile – la presidente del Consiglio italiana è partita per Washington, dove domani incontrerà il Presidente Usa Donald Trump, per quello che sarà il primo bilaterale ufficiale tra i due leader.
La domanda che tutti si fanno ormai da giorni è sempre la stessa: in conclusione, cosa dirà Giorgia Meloni al magnate americano?
Sui temi dell'incontro, il Governo non ha voluto sbilanciarsi. Si sa che si parlerà certamente dei dazi imposti dal governo statunitense all'export europeo; si sa che la missione della premier italiana sarà anche con il placet dell'Unione Europea.
A parte questo, però, non si conosce molto altro sull'incontro di domani con Trump.
Per il centrodestra sarà comunque un successo, per il centrosinistra un disastro annunciato.
Quali proposte Meloni metterà sul tavolo nel faccia a faccia nello studio ovale? Ecco quello che sappiamo.
Dato per acquisito che Giorgia Meloni si recherà alla Casa Bianca anche con la benedizione dell'Europa - che ha definito la visita 'molto gradita e strettamente concordata' - resta l'incognita su cosa effettivamente andrà a dire a Donald Trump e con quali margini di trattativa. Finora i tentativi di altri leader europei di influenzare il presidente Usa non hanno portato a nulla, ma i buoni rapporti di Meloni con la nuova amministrazione americana potrebbero fare la differenza.
L'argomento centrale sarà, senza dubbio, quello dei dazi imposti dall'amministrazione americana all'Europa il 2 aprile e successivamente sospesi, dallo stesso Presidente Usa, per 90 giorni.
Trump si diverte a mescolare continuamente le carte sul tavolo e, nelle ultime 24 ore, lo scenario è nuovamente cambiato, costringendo anche i suoi interlocutori a modificare le proprie strategie.
Nelle ultime ore ha annunciato un possibile stop anche ai dazi del 25% sulle automobili, mentre per la stampa statunitense, avrebbe bocciato senza appello la possibilità di 'dazi zero' tra Usa e UE, sfilando dal mazzo delle trattative un possibile asso vincente.
Se la speranza di Meloni e von der Leyen era quella di strappare un 'sì' all'ipotesi di un'area di libero scambio tra Usa e UE, è subito tramontata.
Probabilmente, Giorgia Meloni avrà il compito di iniziare una trattativa (ci sono 90 giorni di tempo) per strappare condizioni migliori. Ma in cambio di cosa? Perché Donald Trump chiederà qualcosa in cambio all'Italia e all'Europa.
Per quanto riguarda l'Italia, è possibile – l'opposizione ne è certa – che sul tavolo ci sia un aumento dell'acquisto di gas americano da parte dell'Italia. È noto, infatti, che il presidente americano sia interessato ad aumentare le esportazioni verso l'Italia.
Altro tema caldo, inoltre, saranno i rapporti con la Cina, Meloni dovrà riuscire a prendere le distanza da Pechino, senza però rischiare di indispettire i cinesi.
Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, l'incontro di domani sarà 'ricco di insidie' e i dazi saranno al centro del vertice che, però, in molti – soprattutto a sinistra – credono si concentrerà anche su un altro tema caldo: l'acquisto di armi da parte del governo italiano.
Giorgia Meloni potrebbe portare sulla scrivania di Trump l'impegno del governo al raggiungimento del 2% della spesa militare entro giugno. In caso di acquisto di nuove armi, gli Stati Uniti sarebbero il partner privilegiato.
Questa mattina, tuttavia, ci ha pensato il ministro della Difesa Guido Crosetto a gettare acqua sul fuoco delle polemiche.
Meloni parlerà a nome dell'Italia o dell'Ue? È questa l'altra questione spinosa, che ha tenuto banco negli ultimi giorni nello scontro verbale tra maggioranza e opposizione.
È il principale timore delle opposizioni, che continuano a chiedere a Giorgia Meloni di non andare in America per siglare accordi bilaterali, che indebolirebbero la posizione dell'Europa, facendo il gioco di Donald Trump. Nella maggioranza, Forza Italia continua a rassicurare che la posizione del governo è in linea con quella europea e che la difesa degli interessi italiani non è in contrasto con quest'ultima. Rassicurazioni che, tuttavia continua a non convincere la sinistra.
Ritornando alla domanda iniziale, ovvero: cosa dirà Giorgia Meloni a Donald Trump, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte sembra sapere la risposta:
Il leader Cinquestelle si augura, con non troppa convinzione, che la premier si occupi di difendere gli interessi nazionali e non si dimostri 'patriota' per gli interessi altrui.
???? Dazi, il timore di #Conte sulla missione di #Meloni negli USA: "Speriamo tuteli l’interesse nazionale ed europeo."
— Tag24 (@Tag24news) April 16, 2025
Le opposizioni temono che la Premier faccia il gioco di #Trump, indebolendo l'UE con accordi bilaterali. Forza Italia rassicura. Cosa succederà davvero? #dazi pic.twitter.com/5Mr2vGx2Am