16 Apr, 2025 - 16:41

Non solo dazi, cosa si diranno Meloni e Trump? Conte non si fida

Non solo dazi, cosa si diranno Meloni e Trump? Conte non si fida

Il tema della visita di Giorgia Meloni alla Casa Bianca ha monopolizzato i dibattiti e i talk show politici degli ultimi 10 giorni.

Nel primo pomeriggio di oggi – mercoledì 16 aprile – la presidente del Consiglio italiana è partita per Washington, dove domani incontrerà il Presidente Usa Donald Trump, per quello che sarà il primo bilaterale ufficiale tra i due leader. 

La domanda che tutti si fanno ormai da giorni è sempre la stessa: in conclusione, cosa dirà Giorgia Meloni al magnate americano?

Sui temi dell'incontro, il Governo non ha voluto sbilanciarsi. Si sa che si parlerà certamente dei dazi imposti dal governo statunitense all'export europeo; si sa che la missione della premier italiana sarà anche con il placet dell'Unione Europea. 
A parte questo, però, non si conosce molto altro sull'incontro di domani con Trump.
Per il centrodestra sarà comunque un successo, per il centrosinistra un disastro annunciato. 

Quali proposte Meloni metterà sul tavolo nel faccia a faccia nello studio ovale? Ecco quello che sappiamo.

Cosa dirà Giorgia Meloni a Trump? 

Dato per acquisito che Giorgia Meloni si recherà alla Casa Bianca anche con la benedizione dell'Europa - che ha definito la visita 'molto gradita e strettamente concordata' - resta l'incognita su cosa effettivamente andrà a dire a Donald Trump e con quali margini di trattativa. Finora i tentativi di altri leader europei di influenzare il presidente Usa non hanno portato a nulla, ma i buoni rapporti di Meloni con la nuova amministrazione americana potrebbero fare la differenza.

L'argomento centrale sarà, senza dubbio, quello dei dazi imposti dall'amministrazione americana all'Europa il 2 aprile e successivamente sospesi, dallo stesso Presidente Usa, per 90 giorni.
Trump si diverte a mescolare continuamente le carte sul tavolo e, nelle ultime 24 ore, lo scenario è nuovamente cambiato, costringendo anche i suoi interlocutori a modificare le proprie strategie.

Nelle ultime ore ha annunciato un possibile stop anche ai dazi del 25% sulle automobili, mentre per la stampa statunitense, avrebbe bocciato senza appello la possibilità di 'dazi zero' tra Usa e UE, sfilando dal mazzo delle trattative un possibile asso vincente. 
Se la speranza di Meloni e von der Leyen era quella di strappare un 'sì' all'ipotesi di un'area di libero scambio tra Usa e UE, è subito tramontata.

Probabilmente, Giorgia Meloni avrà il compito di iniziare una trattativa (ci sono 90 giorni di tempo) per strappare condizioni migliori. Ma in cambio di cosa? Perché Donald Trump chiederà qualcosa in cambio all'Italia e all'Europa.

Per quanto riguarda l'Italia, è possibile – l'opposizione ne è certa – che sul tavolo ci sia un aumento dell'acquisto di gas americano da parte dell'Italia. È noto, infatti, che il presidente americano sia interessato ad aumentare le esportazioni verso l'Italia. 
Altro tema caldo, inoltre, saranno i rapporti con la Cina, Meloni dovrà riuscire a prendere le distanza da Pechino, senza però rischiare di indispettire i cinesi. 

Crosetto: “Armi? Non ne parleranno”

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, l'incontro di domani sarà 'ricco di insidie' e i dazi saranno al centro del vertice che, però, in molti – soprattutto a sinistra – credono si concentrerà anche su un altro tema caldo: l'acquisto di armi da parte del governo italiano.
Giorgia Meloni potrebbe portare sulla scrivania di Trump l'impegno del governo al raggiungimento del 2% della spesa militare entro giugno. In caso di acquisto di nuove  armi, gli Stati Uniti sarebbero il partner privilegiato.

Questa mattina, tuttavia, ci ha pensato il ministro della Difesa Guido Crosetto a gettare acqua sul fuoco delle polemiche.

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“Non credo proprio si parlerà di armi, non penso proprio che il tema centrale in questo momento sia l’acquisto di armi dagli Usa. Parleranno di cose importanti e non banali su gas e le armi. Non capisco perché sia stato banalizzato così sulla stampa italiana. Si parlerà di alleanza atlantica, di dazi, di commercio.”

Il timore di Conte: “Finora sono stati 'patrioti' per altri Paesi”

Meloni parlerà a nome dell'Italia o dell'Ue? È questa l'altra questione spinosa, che ha tenuto banco negli ultimi giorni nello scontro verbale tra maggioranza e opposizione.  

È il principale timore delle opposizioni, che continuano a chiedere a Giorgia Meloni di non andare in America per siglare accordi bilaterali, che indebolirebbero la posizione dell'Europa, facendo il gioco di Donald Trump. Nella maggioranza, Forza Italia continua a rassicurare che la posizione del governo è in linea con quella europea e che la difesa degli interessi italiani non è in contrasto con quest'ultima. Rassicurazioni che, tuttavia continua a non convincere la sinistra.

Ritornando alla domanda iniziale, ovvero: cosa dirà Giorgia Meloni a Donald Trump, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte sembra sapere la risposta:

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“Cosa dirà? Speriamo che tuteli finalmente l'interesse nazionale e europeo. Speriamo che non siano patrioti, nel senso che dimostrino patriottismo per altri paesi, come fino adesso è avvenuto”.

Il leader Cinquestelle si augura, con non troppa convinzione, che la premier si occupi di difendere gli interessi nazionali e non si dimostri 'patriota' per gli interessi altrui.

La missione di Meloni negli Usa in 5 punti:

  1. Incontro Meloni-Trump alla Casa Bianca: Giorgia Meloni è volata a Washington per il primo bilaterale ufficiale con Donald Trump, con la benedizione anche dell’Unione Europea. Il nodo centrale sarà la questione dei dazi USA sull’export europeo, sospesi temporaneamente da Trump.
  2. Obiettivo: trattativa commerciale: Probabilmente Meloni cercherà di avviare una trattativa sui dazi. L’ipotesi di una zona di libero scambio UE-USA sembra però già sfumata.
  3. Cina e armi: Si potrebbe discutere anche dei rapporti con la Cina. Sul fronte armi, nonostante le speculazioni, il ministro Crosetto esclude che l’acquisto di armamenti USA sia al centro del vertice.
  4. Tensione politica in Italia: Il centrosinistra teme che Meloni agisca più da patriota americano che italiano, secondo le parole di Conte. L’opposizione chiede che non vengano firmati accordi bilaterali che possano danneggiare le trattative unitarie dell'Europa.
  5. Incognite e margini di manovra: Il governo italiano tiene riservate le reali proposte dell’incontro. Tuttavia, la visita è considerata un’occasione diplomatica importante per ottenere condizioni migliori nei 90 giorni di sospensione dei dazi.
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Maria Rita Esposito
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