20 Apr, 2025 - 10:27

Ucraina, tregua per Pasqua: gesto sincero o manovra tattica?

Ucraina, tregua per Pasqua: gesto sincero o manovra tattica?

In un momento di crescente frustrazione internazionale per lo stallo nei negoziati e con un conflitto che dura ormai da oltre tre anni, l’annuncio di una tregua, seppur breve, da parte del presidente russo Vladimir Putin ha attirato l’attenzione della comunità internazionale. La coincidenza della Pasqua cattolica e ortodossa, che nel 2025 cade nello stesso giorno, ha offerto l’occasione per un’iniziativa simbolica. Ma dietro il cessate il fuoco pasquale si nasconde forse più tattica politica che reale volontà di pace?

Putin annuncia una “tregua di Pasqua”

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato una “tregua di Pasqua”. Putin ha affermato che tra le ore 18 di sabato 19 aprile e la mezzanotte ora locale di lunedì 21 aprile saranno interrotte "tutte le ostilità". Sebbene questo annuncio di un breve cessate il fuoco abbia dato la speranza per un eventuale accordo più ampio, non sono mancati gli scetticismi.

Per molti, la tempistica dell'annuncio è importante, dato che è arrivato dopo le dichiarazioni dell'amministrazione statunitense che hanno indicato che Trump sta perdendo la pazienza e che potrebbe abbandonare l’iniziativa di pace. Il 2025 è un anno particolare dal punto di vista delle festività, dato che sia cattolici che ortodossi festeggiano la Pasqua lo stesso giorno, domenica 20 aprile. Un gesto simbolico, quindi, che appare più come una manovra politica che un reale passo verso la fine del conflitto.

Parallelamente, continuano gli sforzi di Washington per mediare un accordo di cessate il fuoco tra Mosca e Kiev. Anche se il presidente Trump era fiducioso di poter porre fine alla guerra, che continua da tre anni, in tempi brevissimi (in 24 ore), i negoziati sono in uno stato di stallo. Il conflitto, sempre in evoluzione, mentre procedono i colloqui, sembra essere entrato in una fase cruciale.

Zelensky dubita delle intenzioni del Cremlino

La tregua per l’occasione di Pasqua è stata accolta con favore. Tuttavia, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha messo in discussione “le vere intenzioni” del Cremlino nell’annunciare una cessazione delle ostilità per 30 ore, affermando che “sono sufficienti per i titoli dei giornali, ma non per vere misure di rafforzamento della fiducia”.

Poche ore dopo, Kiev ha accusato le forze russe di continuare gli attacchi. In un post su X, Zelensky ha affermato:

virgolette
Tra le 18:00 ora locale di sabato e mezzanotte, si sono verificati 387 bombardamenti e 19 attacchi da parte delle forze russe.

Le accuse reciproche tra le parti non sono una novità. Gli sforzi diplomatici finora hanno portato diverse possibili soluzioni ai combattimenti sul tavolo. Kiev ha già approvato un accordo di cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni. Ciò, però, non ha ricevuto il via libera da Mosca. Anche se, dopo una telefonata con Trump, il leader russo ha accettato una tregua sulle infrastrutture energetiche per 30 giorni, le parti si sono accusate a vicenda di aver violato la tregua.

Kiev rilancia: “Una tregua di 30 giorni può dare una possibilità alla pace”

Kiev ora spinge per un accordo di tregua di 30 giorni che ritiene possa “dare una possibilità alla pace”. Dall’inizio della guerra, nel febbraio 2022, non ci sono state pause nei combattimenti.
Insieme alla tregua di Pasqua, le due parti hanno condotto uno dei più grandi scambi di prigionieri dell'intero conflitto, con oltre 500 persone liberate.

La tregua pasquale, pur se accolta con favore da alcuni attori internazionali, non sembra aver prodotto un reale cambiamento sul terreno. Le accuse reciproche e la prosecuzione degli attacchi confermano la fragilità di qualsiasi intesa temporanea. Il nuovo scambio di prigionieri e l’insistenza di Kiev su una tregua più lunga indicano che una finestra di dialogo è aperta.

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Nazlican Cebeci
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