Chi svolge lavori usuranti o particolarmente faticosi può accedere alla pensione anticipata grazie alla Quota 97,6.
Per richiederla, sono necessari almeno 35 anni di contributi e un’età minima di 61 anni e 7 mesi (62 anni e 7 mesi per i lavoratori autonomi).
Chi raggiunge i requisiti nel corso del 2026 dovrà presentare domanda all’Inps entro il 1° maggio 2025.
In questo articolo vedremo a chi spetta la Quota 97,6, quali sono tutti i requisiti richiesti e come presentare correttamente la domanda.
Quota 97,6 è stata introdotta per tutelare determinate categorie di lavoratori impegnati in mansioni particolarmente faticose.
Per accedere alla pensione anticipata con Quota 97,6, i requisiti sono chiari: è necessario aver maturato almeno 35 anni di contributi versati e aver compiuto 61 anni e 7 mesi di età.
Questi requisiti si applicano ai lavoratori dipendenti impegnati in mansioni usuranti. Le attività che rientrano nella categoria di lavori gravosi comprendono, ad esempio:
Inoltre, gli stessi requisiti sono validi anche per i lavoratori addetti alla linea catena e per gli autisti del trasporto pubblico locale, che rientrano tra le professioni considerate particolarmente usuranti.
Un’altra importante precisazione riguarda i lavoratori autonomi: per loro l’età minima per accedere alla pensione anticipata è superiore di un anno, indipendentemente dalla categoria di lavoro svolto.
Infine, l’Inps ha chiarito che anche i lavoratori dipendenti del settore privato, che abbiano svolto lavori particolarmente gravosi, possono accedere alla pensione anticipata, se hanno versato i contributi in una delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi. In tal caso, si applicano le regole specifiche di queste gestioni.
Un’altra categoria di lavoratori che può beneficiare della pensione anticipata con Quota 97,6 è quella dei lavoratori notturni a turni.
Chi svolge questa tipologia di lavoro come dipendente per almeno 78 giorni all’anno può accedere alla pensione, rispettando i requisiti già indicati: 35 anni di contributi e un’età minima di 61 anni e 7 mesi.
Tuttavia, i requisiti cambiano in base al numero di giorni di lavoro notturno svolti annualmente. In particolare:
Per quanto riguarda i contributi, il requisito resta invariato, fissato a 35 anni.
Chi svolge lavori usuranti, gravosi o notturni e raggiunge i requisiti per la pensione anticipata con Quota 97,6 entro il 2026 ha tempo fino al 1° maggio 2025 per presentare la domanda all’Inps.
Si tratta di una scadenza importante: presentare la richiesta in ritardo comporta un rinvio nel pagamento dell’assegno pensionistico.
Ecco cosa prevede la normativa in caso di ritardo:
La domanda per accedere a Quota 97,6 deve essere inviata in modalità telematica tramite il sito dell’Inps, utilizzando le credenziali Spid, Cie o Cns.
È necessario allegare il modulo AP45 e tutta la documentazione che attesti lo svolgimento di attività gravose o notturne, come richiesto dalla normativa.
Per i lavoratori del settore privato, è fondamentale presentare documenti originali dell’epoca: non è sufficiente una semplice dichiarazione tardiva del datore di lavoro.
Se la documentazione è incompleta, bisognerà integrare con prove aggiuntive che dimostrino in modo dettagliato le condizioni di lavoro svolte.