22 Apr, 2025 - 21:54

Trump e Papa Francesco: i retroscena della faida tra politica e fede

Trump e Papa Francesco: i retroscena della faida tra politica e fede

Nel panorama globale, Papa Francesco e Donald Trump hanno incarnato visioni divergenti. Il primo simbolo della spiritualità e della giustizia sociale, il secondo emblema di un populismo conservatore che ha segnato profondamente la politica americana. Il loro confronto non è stato solo simbolico ma ha toccato temi fondamentali come l’immigrazione, la solidarietà e la dignità umana.

Papa Francesco e Trump: due visioni contrastanti per il mondo

Papa Francesco e Donald Trump, due figure che hanno portato una nuova visione nel mondo. Uno ha trasformato il mondo cattolico, l’altro sta rivoluzionando la politica americana. Tuttavia, il loro rapporto è segnato da un confronto epocale.

Il Papa, scomparso all'età di 88 anni, ha costantemente evocato la pace e ha esortato a respingere la narrazione anti-immigrazione, sostenuta da numerosi politici negli ultimi anni. Di fronte all’ascesa delle destre e alla costruzione di muri sempre più alti, le posizioni di Bergoglio hanno spesso spinto alla riflessione sull’umanità.

Il pontificato di Bergoglio è iniziato nel 2013, tre anni prima che Trump fosse eletto per la prima volta alla presidenza degli Stati Uniti. Il primo mandato di Trump è stato segnato dalla promessa di costruire un muro tra Stati Uniti e Messico.

La prima rottura tra Trump e il Papa si è verificata infatti durante la campagna elettorale di Trump, quando il Pontefice si espresse contro la proposta di costruire un muro:

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Una persona che pensa solo a costruire muri, ovunque essi siano, e non a costruire ponti, non è cristiana.

Papa Francesco il confronto con Trump 

A distanza di anni, Papa Francesco ha mantenuto fermamente la sua posizione contro la costruzione di muri. Il Pontefice ha parlato spesso degli immigrati, non solo nel Mediterraneo, ma anche in diverse parti del mondo, in cerca di una vita migliore. Al contrario, Trump ha vinto le elezioni per la seconda volta grazie a due temi decisivi: economia e immigrazione. Il presidente americano sta attuando una politica anti-immigrazione sempre più aggressiva, mirando ad arrestare e deportare gli immigrati irregolari.

Nove anni dopo, Bergoglio ha inviato un avvertimento ai vescovi statunitensi in una lettera che citava i piani dell’amministrazione Trump per le deportazioni di massa:

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Ciò che si costruisce sulla base della forza, e non sulla verità della pari dignità di ogni essere umano, comincia male e finirà male.

Papa Francesco sembra aver criticato le dichiarazioni del vicepresidente americano, J.D. Vance, che aveva difeso le deportazioni facendo riferimento a un concetto teologico cattolico antico, l’"ordo amoris" (ordine dell’amore). Vance sosteneva che i cattolici dovrebbero dare priorità ai non immigrati. In risposta, il Papa ha dichiarato:

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Il vero ordo amoris che dobbiamo promuovere è quello che riflette sull’amore che costruisce una fraternità aperta a tutti, senza eccezioni.

Il confronto tra Papa Francesco e Donald Trump

Nonostante le evidenti divergenze di opinioni tra Papa Francesco e Donald Trump, l'incontro del 2017 si è svolto in un clima di cortesia. Tuttavia, a suscitare polemiche sono state le immagini dell’incontro, che sono diventate virali. Le foto mostravano la First Lady Melania e la figlia Ivanka, entrambe vestite completamente di nero, con un Trump sorridente e un Papa Francesco molto serio.

Al di là delle apparenze, il contrasto tra i due leader è radicato nelle loro diverse visioni politiche e ideologiche. Papa Francesco è stato un difensore del progressismo, promuovendo l'inclusione sociale, l'immigrazione e la giustizia sociale, mentre Trump ha rappresentato una visione conservatrice, spesso incentrata sul nazionalismo e sul rifiuto dell'immigrazione.

Il rapporto tra Papa Francesco e Donald Trump è stato il riflesso di due idee opposte di società: da un lato l’universalismo cristiano, dall’altro la chiusura identitaria. Le loro parole e le loro azioni hanno rappresentato più di uno scontro personale. Hanno incarnato un conflitto profondo tra fede e politica, tra accoglienza e esclusione, tra ponti e muri. Un confronto destinato a segnare il dibattito globale per molti anni ancora.

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Nazlican Cebeci
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