Con l’avvicinarsi delle nuove aste di BTP Short Term di aprile 2025, molti risparmiatori si chiedono quanto potrebbero guadagnare investendo 20.000 euro in questi titoli di Stato. Analizziamo insieme le caratteristiche del BTP in emissione, il calcolo dei rendimenti, la tassazione applicata e cosa aspettarsi in termini di guadagno netto fino a scadenza.
Il BTP Short Term in collocamento il 24 aprile 2025 presenta queste principali caratteristiche:
Cedola annuale: 2,55%
Prezzo di emissione: 100 (pari, ovvero senza sovrapprezzo)
Data di emissione: 30 gennaio 2025
Scadenza: 25 febbraio 2027
Pagamento cedola: 25 agosto di ogni anno
Importo minimo sottoscrivibile: 1.000 euro
La durata effettiva dell’investimento, se acquistato ad aprile 2025 e detenuto fino a scadenza, è di circa 1,83 anni (da aprile 2025 a febbraio 2027).
Con un investimento di 20.000 euro, il guadagno deriva principalmente dalle cedole annuali pagate dal titolo. La cedola del 2,55% si applica al capitale investito per ogni anno di detenzione. Considerando la durata residua di 1,83 anni, il calcolo delle cedole lorde è:
Guadagno cedole lordo=20.000×2,55%×1,83≈936,70 euro
Alla scadenza, il capitale investito (20.000 euro) viene restituito per intero, a meno di minuscole variazioni dovute al prezzo di acquisto, che in questo caso è pari a 100, quindi senza premio o sconto.
Le cedole dei BTP sono soggette a una tassazione del 12,5%, ma il calcolo fornito considera una tassazione del 26%, tipica di altri strumenti finanziari. Per i BTP, il calcolo corretto prevede la tassazione agevolata:
Guadagno cedole netto=Guadagno cedole lordo×(1−0,125)Guadagno cedole netto=936,70×0,875≈819,12 euro
Quindi, il guadagno netto effettivo dalle cedole, dopo la tassazione, sarà di circa 819 euro in 1,83 anni.
Alla scadenza del BTP, l’investitore riceve:
Il capitale investito: 20.000 euro
Le cedole maturate: circa 819 euro netti (al netto delle tasse)
Non ci sono altri guadagni o perdite se il titolo è acquistato a 100 e detenuto fino a scadenza. Eventuali guadagni da variazioni di prezzo (plusvalenze) si realizzano solo se il titolo viene rivenduto prima della scadenza a un prezzo superiore a quello di acquisto, ma in questo scenario si considera la detenzione fino a scadenza.
Il rendimento lordo del BTP Short Term aprile 2025 (2,55%) è in linea con quelli offerti da titoli di pari durata nelle ultime aste, dove i rendimenti lordi si sono mossi tra il 2,4% e il 3,3% a seconda della scadenza e della domanda di mercato. Titoli con scadenze più lunghe offrono rendimenti leggermente superiori, ma comportano anche una maggiore esposizione a variazioni dei tassi e dell’inflazione.
Vantaggi:
Rendimento certo: Cedola fissa, nota in anticipo.
Liquidità: Possibilità di vendere il titolo sul mercato secondario.
Rischi:
Rischio tasso: Se i tassi di mercato salgono, il prezzo del BTP può scendere (rilevante solo se si vende prima della scadenza).
Inflazione: Se l’inflazione dovesse aumentare oltre il rendimento lordo, il guadagno reale si riduce.
Rischio emittente: In caso di crisi del debito sovrano italiano, il rischio di credito, seppur basso, non è nullo.
Voce | Importo (€) |
---|---|
Investimento iniziale | 20.000 |
Cedole lorde totali | 936,70 |
Cedole nette (12,5%) | 819,12 |
Capitale a scadenza | 20.000 |
Guadagno netto | 819,12 |
Chi investe 20.000 euro nel BTP Short Term aprile 2025, acquistando il titolo in asta e mantenendolo fino alla scadenza di febbraio 2027, può aspettarsi un guadagno netto di circa 819 euro dalle cedole, oltre alla restituzione integrale del capitale investito. Il rendimento è certo e conosciuto in anticipo, ma va sempre confrontato con l’andamento dell’inflazione e dei tassi di mercato. Per chi cerca sicurezza e una remunerazione modesta ma stabile, il BTP resta una delle scelte più apprezzate tra i risparmiatori italiani.