24 Apr, 2025 - 17:13

Trump perde consensi, l’economia è il suo tallone d’Achille: ecco cosa dicono i sondaggi

Trump perde consensi, l’economia è il suo tallone d’Achille: ecco cosa dicono i sondaggi

A poco più di tre mesi dall’inizio del suo secondo mandato, Donald Trump si trova a fronteggiare una fase cruciale della sua presidenza. Nonostante il ritmo serrato degli ordini esecutivi e le promesse ribadite con forza fin dal giorno dell’insediamento, l’indice di approvazione del presidente americano mostra segni di cedimento. 

L’economia, un tempo punto di forza nella sua narrazione politica, si sta rivelando il terreno più scivoloso, tra dazi, timori di recessione e mercati in allerta. I sondaggi raccontano una realtà più complessa: quella di un presidente che, pur rimanendo protagonista sulla scena internazionale e mediatica, fatica a convincere un elettorato sempre più preoccupato per il futuro.

Trump 2.0: dazi, economia e promesse mantenute

Donald Trump punta in grande in questo secondo mandato presidenziale. A partire dal giorno dell'insediamento, il 20 gennaio, ha firmato diversi ordini esecutivi volti a cambiare diversi aspetti degli Stati Uniti. Le questioni sociali, l’economia, l’immigrazione, i tagli al governo federale, la cittadinanza e numerosi altri temi fanno parte dell’agenda del tycoon, segnata dal protezionismo.

Le mosse del presidente americano hanno una risonanza non solo nei confini nazionali ma anche sulle decisioni mondiali. Sicuramente i temi dell’economia e dell’immigrazione sono di grande rilievo, dato che hanno fatto la differenza durante la campagna elettorale e hanno portato per la seconda volta Trump alla Casa Bianca.

Il presidente americano utilizza, per esempio, la questione dei dazi come un'arma diplomatica. Li ha annunciati contro i due partner commerciali storici, nonché paesi confinanti, Canada e Messico. Le tariffe commerciali sono state uno strumento utile per negoziare altre questioni, come la guerra alla droga e il controllo dell'immigrazione. Similmente, anche i dazi annunciati il 2 aprile per la maggior parte dei Paesi nel mondo saranno soggetti a negoziati.

Il tycoon mette, quindi, in atto le sue promesse elettorali nel campo economico-finanziario: vuole riportare la manifattura nel Paese, aumentare i posti di lavoro e, perché no, incrementare anche i salari.

Le mosse di Trump sui dazi hanno alimentato i timori dei mercati azionari all’indomani dell’annuncio. Anche se per ora sono soggetti a una pausa di 90 giorni, non sono scomparse le preoccupazioni per un eventuale aumento dei prezzi o una possibile recessione. In questo scenario, il presidente non è stato premiato dagli americani.

Trump delude sull’economia

Trump registra un calo del consenso sulle politiche economiche, in un contesto in cui le preoccupazioni sembrano pesare di più. Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos, solo il 37 per cento degli americani approva la gestione dell’economia da parte del tycoon. Questo dato è in calo rispetto al 42 per cento registrato il giorno del suo insediamento. Il messaggio di instaurare un'"età d'oro dell'America" sembra non essere stato percepito. Si tratterebbe, inoltre, del dato più basso tra entrambi i mandati di Trump su questo tema.

Il sondaggio rivela, invece, che la maggioranza degli americani è preoccupata per una possibile recessione e per l'impatto della guerra commerciale sul mercato azionario.

Trump, approvazione in calo 

Il tasso di approvazione del presidente ha registrato un calo, anche se minimo. L'indice di gradimento complessivo di Trump è del 42 per cento. Precedentemente, all’inizio del mese di aprile, Reuters/Ipsos aveva rilevato questo dato pari al 43 per cento che era il livello più basso dall’inizio del secondo mandato.

Trump arriverà alla nota scadenza dei primi 100 giorni, considerata punto di riferimento per la performance del presidente, il 30 aprile. L’attenzione sarà puntata sui risultati concreti ottenuti finora, soprattutto in materia di economia e immigrazione, per capire se le promesse elettorali saranno state percepite come mantenute o solo annunciate.

Nonostante la visibilità mediatica, il gradimento nei confronti della sua leadership sembra rallentare, segno che parte dell’elettorato attende ancora risposte tangibili.

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Nazlican Cebeci
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