10 May, 2025 - 23:27

Tutti gli errori di Papa Francesco, cos'ha sbagliato il precedente pontefice

Tutti gli errori di Papa Francesco, cos'ha sbagliato il precedente pontefice

Il pontificato di Papa Francesco è stato uno dei più carismatici, influenti e divisivi della storia recente della Chiesa.

Amato da molti per la sua apertura e il suo impegno verso i più fragili, i più poveri e i dimenticati, è stato anche criticato per alcune posizioni considerate ambigue, per scelte pastorali controverse e per un approccio ritenuto da alcuni troppo politico.

Esaminiamo gli errori – reali o percepiti – del predecessore di Papa Leone XIV.

Quali errori ha fatto Papa Francesco? La gestione degli abusi

Dodici anni fa, il 13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio veniva eletto Papa Francesco.

L'elezione seguì le sorprendenti dimissioni di Benedetto XVI, sullo sfondo dello scandalo Vatileaks che aveva rivelato corruzione e ricatti all'interno della Curia. Inizialmente, il favorito era il Cardinale Angelo Scola, ma Bergoglio, pur avendo 76 anni, emerse come figura determinata a "ripulire" il Vaticano, forte anche di una sua passata esperienza come buttafuori. Al quinto scrutinio, ottenne 90 voti su 115.

I suoi primi gesti, come pagare di persona il conto dell'albergo e rinunciare alla stola ricamata, rifiutare il baciamano, affascinarono i media che lo dipinsero come un Papa umile e riformatore.

Ma non tutti la pensano così.

Secondo Damian Thompson, giornalista ed ex capo redattore del Catholic Herald  questo entusiasmo iniziale si è scontrato con una realtà ben diversa, e gli anni di pontificato di Francesco sarebbero stati "uno dei periodi più bui" per la Chiesa Cattolica. Thompson sostiene che i cardinali elessero un "politico clericale divisivo e intellettualmente pigro" di cui sapevano poco.

L'accusa principale mossa a Francesco è di aver protetto e promosso chierici predatori e i loro complici. Un esempio citato è la presenza del Cardinale Godfried Danneels sul balcone papale il giorno dell'elezione e la sua successiva partecipazione a un Sinodo sulla famiglia.

Danneels era stato coinvolto nel tentativo di insabbiare un caso di abuso su minore perpetrato dal vescovo Roger Vangheluwe. Secondo il defunto Cardinale Pell, la riabilitazione di Danneels fu una ricompensa per i voti ricevuti, essendo Danneels membro della "Mafia di San Gallo" che appoggiò Bergoglio.

Un altro caso emblematico è quello di Theodore McCarrick, ex arcivescovo di Washington. Nonostante fosse noto per aver adescato seminaristi e fosse stato sanzionato da Benedetto XVI, McCarrick godette del favore di Francesco, e viaggiò come suo emissario.

Solo quando il New York Times rivelò accuse di abusi su minori, Francesco lo privò del titolo cardinalizio, una decisione che, secondo l'articolo, sarebbe dovuta arrivare anni prima, dato che Francesco era stato informato già in precedenza del dossier su McCarrick.

L'articolo menziona anche Gustavo Zanchetta, nominato vescovo da Francesco nonostante gravi accuse di corruzione. Dopo le sue dimissioni per "motivi di salute" (in realtà legate ad accuse di abusi e foto compromettenti), Francesco gli creò un incarico in Vaticano. Zanchetta è stato poi condannato in Argentina per abusi sessuali su seminaristi.

Viene citato anche il tentativo di Bergoglio, da Arcivescovo di Buenos Aires, di scagionare Padre Julio Grassi, condannato per abusi.

Quali altri errori avrebbe fatto Papa Bergoglio?

Secondo Thompson ci sarebbero stati altri errori gravi fatti da Papa Francesco. Eccone alcuni:

1) L'accordo del 2018 con Pechino, che concede al presidente Xi Jinping potere sulla nomina dei vescovi, definito un "grave tradimento" e accompagnato dal silenzio del Papa sulla persecuzione degli Uiguri. Il Cardinale Zen, che criticò l'accordo, non fu ricevuto da Francesco.

2) Il "Sinodo sulla sinodalità", che, nel tentativo di spingere la Chiesa in direzione progressista, ha visto la Chiesa tedesca votare per le benedizioni gay, e McElroy invocare una "inclusione radicale" per le coppie LGBT, mosse non supportate da Francesco ma che generano confusione e accuse di eresia.

3) Il caso di Padre Marko Rupnik, celebre mosaicista gesuita e amico del Papa, a cui è stato permesso di concelebrare pubblicamente nonostante accuse di abusi su donne, per le quali Francesco non avrebbe revocato la prescrizione.

4) L'abolizione della messa in latino.

Francesco, dunque, secondo Thompson, avrebbe fatto perdere alla Chiesa la sua autorità morale.

Riuscirà Papa Leone XIV a recuperare terreno in questo senso? 

Le illusioni di Papa Francesco

Insomma potremmo dire che il papato di Francesco sia stata più una "storia di illusioni" che altro.

La sua prima grande illusione fu la speranza di un rinnovamento missionario della Chiesa, delineato nell'esortazione Evangelii Gaudium. Invece, il suo pontificato ha coinciso con un marcato declino del cattolicesimo in Occidente e in America Latina.

Francesco ha sovvertito le aspettative dei conservatori, abituati a papi che rafforzavano una visione immutabile della Chiesa. Il suo stile "sciolto e impreciso", quasi ambiguo, la sua umanità percepita come fallibilità ("piedi d'argilla"), ha infranto l'idolo di un papato infallibile che molti si erano costruiti.

Questo ha generato una crisi esistenziale, esacerbata dal suo metodo di riforma – spesso attuato tramite note a piè di pagina, lettere private o decisioni dirette – che ha trasformato gli scontri in divisioni profonde. 

Sulla crisi degli abusi, l'eredità di Francesco è complessa. Ha introdotto riforme importanti come il documento Vos estis lux mundi e ha compiuto gesti importanti incontrando le vittime.

Ma, come abbiamo detto sopra, ha protetto i responsabili o i loro collaboratori (come nel caso McCarrick), contribuendo al crollo della fiducia istituzionale.

I suoi appelli più appassionati – per i rifugiati, contro le ingiustizie del capitalismo, per la pace – sono apparsi spesso vani in un mondo sempre più indurito e in guerra. Ci chiediamo, quindi, se il potere papale è una forza concreta o una bellissima illusione? Ed è meglio restare nella propria illusione o perderla?

Citando Joseph Ratzinger, la perdita delle illusioni è dolorosa, ma Dio parla attraverso ogni cosa; attraverso le nostre sconfitte, forse, soprattutto. Una lezione, se la cerchiamo, è scritta nella polvere: alla fine, solo la luce è reale.

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Immacolata Duni
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