Le ombre attorno alla figura di Davide Barzan si infittiscono, soprattutto grazie al giornalismo investigativo de Le Iene.
Dopo le prime denunce (per esercizio abusivo della professione legale) che lo hanno portato al centro dell’attenzione mediatica, ora nuove probabili vittime si fanno avanti sostenendo di essere state raggirate da lui con modalità anche diverse: promesse mai mantenute, investimenti fantasma, relazioni personali usate per ottenere fiducia e denaro.
Il numero delle presunte vittime cresce e il quadro si fa sempre più preoccupante. Scopriamo i dettagli.
Davide Barzan, criminalista e consulente legale di Manuela e Loris Bianchi nel contesto delle indagini sull'omicidio di Pierina Paganelli, si trova da più di un mese al centro di una tempesta legale e mediatica con implicazioni potenzialmente gravi.
L'Ordine degli Avvocati di Rimini ha presentato infatti una denuncia formale contro di lui. Le accuse sono pesanti: si ipotizza che egli abbia esercitato abusivamente la professione forense e usurpato il titolo di avvocato, presentandosi come tale senza averne i requisiti legali.
A dare peso a questa segnalazione contribuiscono diverse testimonianze, molte delle quali emerse attraverso servizi televisivi, in particolare quelli realizzati da "Le Iene".
Questi reportage non solo hanno toccato la questione dell'abusivismo professionale (anche Valeria moglie di Luis Dassilva lo ha denunciato per questo) ma hanno anche sollevato il velo su presunti episodi di truffa che vedrebbero Barzan come protagonista.
Secondo i racconti raccolti, diverse persone si dicono ingannate da lui. Le accuse comprendono l'apertura di conti bancari all'estero, forse per occultare fondi o eludere controlli, e l'utilizzo di assegni scoperti per l'acquisto di beni di lusso, come automobili.
Un caso particolarmente eclatante è quello di un uomo di 57 anni che sostiene di essere stato raggirato per una cifra considerevole, pari a 150mila euro.
Un aggravante è che il consulente si sarebbe finto avvocato proprio per carpirgli tale somma.
Nonostante la denuncia formale dell'Ordine degli Avvocati, è importante sottolineare che, al momento attuale, non risulta alcuna iscrizione formale a carico di Barzan presso la Procura della Repubblica di Rimini per il reato specifico di esercizio abusivo della professione.
A difendere Barzan c'è l'avvocato Marlon Lepera, il quale ha fornito precisazioni sulla posizione del suo assistito.
Secondo Lepera, per configurare il reato di esercizio abusivo della professione forense, è indispensabile che il soggetto compia un "atto tipico" della professione, ovvero un'azione che per legge può essere svolta esclusivamente da un avvocato iscritto all'albo.
Le testimonianze raccolte dalla televisione, per quanto suggestive, non sarebbero di per sé sufficienti a integrare gli estremi di questo reato. L'avvocato Lepera ha sottolineato che sarebbe stato più opportuno, ai fini di una denuncia fondata, indicare almeno un atto specifico che Barzan avrebbe compiuto all'interno di un procedimento penale.
Secondo il legale, Barzan si è limitato ad esercitare il suo ruolo di criminalista e consulente, senza sconfinare in compiti prettamente legali.
Ecco un riassunto della puntata fatta da Marco Puggini:
Davide Barzan, ovviamente, non sta con le mani in mano e ha a sua volta querelato per diffamazione aggravata e stalking il giornalista autore dei servizi televisivi che lo riguardano e di Valeria Bartolucci.
La Bartolucci veva dichiarato alla trasmissione "Le Iene" di aver sentito Barzan presentarsi in più occasioni come avvocato, un dettaglio che ha certamente contribuito ad alimentare i sospetti.
Oltre alle questioni strettamente legate alla professione forense, Barzan è quindi bersaglio di una serie di segnalazioni per presunte truffe. Le puntate della trasmissione Mediaset hanno dato voce a diverse persone che si ritengono vittime di raggiri, e che parlano di presunti conti bancari privi di fondi e assegni a vuoto utilizzati per transazioni economiche.
Il caso dell'uomo che denuncia una truffa da 150mila euro, con l'aggravante che Barzan si sarebbe presentato come avvocato per ottenere il denaro, pesa ulteriormente sul quadro accusatorio.
Ovviamente sarà compito delle autorità competenti, attraverso indagini ufficiali, stabilire se le denunce dell'Ordine degli Avvocati e le testimonianze delle presunte vittime troveranno effettivo riscontro.